lunedì 31 maggio 2010

Sono i parchi la meta principale in Calabria

Un indagine dell’Osservatorio turistico regionale nei Parchi Nazionali della Calabria, con 604 visitatori intervistati, ha definito il target del turista nei Parchi Nazionali Calabresi. La fruizione degli ambienti naturali con finalità ricreative, di svago e di scoperta, costituisce una modalità che incontra sempre di più il gradimento dei turisti, che scelgono di visitare i parchi nazionali. Il “turismo nei parchi” costituisce il segmento più importante tra quelle forma di turismo che hanno come motivazione prevalente la fruizione dell’ambiente naturale, con un peso sempre crescente per l’economia locale.
I parchi presenti in Calabria, sono facilmente raggiungibili dalla costa; sono facilmente raggiungibili dalle aree urbane meridionali; possono assicurare una offerta turistica all’interno di ogni Parco (parco - parco) o fra i Parchi (parco - parchi), capace di attirare l’attenzione del segmento specializzato di “turismo natura” a livello nazionale e internazionale. Il 75,5% dei visitatori sono turisti, che pernottano in strutture ricettive o case vacanza, il 24,5% sono escursionisti di passaggio. Il visitatore del Parco è prevalentemente un maschio (56,0%), di età compresa tra i 36 e i 50 anni (34,3%), anche se l’età compresa fra i 26 e i 35 anni è rappresentata molto bene (29,0%). Il livello culturale del visitatore del Parco è medio - alto con la presenza di un 58,5% di diplomati e un 25,6% di laureati. Nella maggior parte dei casi il turista dei parchi proviene da una regione prossima alla Calabria e viaggia in compagnia della famiglia o di amici. In prevalenza sono le qualità ambientali e paesaggistiche che colpiscono il visitatore in positivo, mentre fra gli impatti negativi prevalentemente, vengono segnalate le strade (14,2%), l’organizzazione (7,1%), la sporcizia (5,4%) e la mancanza di promozione (4,6%).

sabato 29 maggio 2010

Torna Cantine aperte, in tour tra i migliori vini d'Italia

In tutta Italia, oltre 900 cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino si preparano ad ospitare gli enonauti, desiderosi di conoscere il vino ed il suo territorio. La manifestazione giunge quest’anno alla sua diciottesima edizione e festeggia la maggiore età con un’edizione tutta incentrata sul tema del rispetto dell’ambiente. Lo slogan di quest’anno “Naturalmente… Cantine aperte” in poche e semplici parole vuol richiamare la naturalità di una giornata all’aperto, la naturalezza di un gesto come bere un buon bicchiere di vino, il rispetto per la natura che tutti i soci MTV fanno proprio da sempre e la genuinità dei prodotti della terra. Senza dimenticare l’invito al bere consapevole rivolto a tutti gli appassionati, soprattutto al pubblico più giovane. Tante le possibilità di visita, ecco di seguito una selezione di idee.


LAZIO - Saranno 19 le cantine aperte nel Lazio, un bel numero, intorno al quale può essere costruito davvero un itinerario su misura per riempire d’interesse e di qualità tutta la giornata. Tante le manifestazioni che coinvolgeranno gli appassionati, accolti nelle aziende come veri protagonisti dell’evento e guidati dai produttori associati, tra botti e bottiglie, e pronti a degustare i vini abbinati, come vuole la tradizione, ai prodotti tipici dell’agricoltura locale all’interno di un vero e proprio “Angolo dei Sapori”, ricco di olio extravergine di oliva, pane, salumi, formaggi, porchetta, prodotti biologici, sottoli, dolci, miele, marmellate e tante altre golosità di tutta le regione.
A Zagarolo la Cantina del Tufaio propone la degustazione di vini e dello spumante fiore all’occhiello dell’azienda, e la visita guidata dei vigneti e della grotta (, tel. 069524502). Ad Ardea l’azienda Donnardea offre agli enoturisti visite guidate in vigna, nei giardini e in cantina con degustazione di prodotti tipici. Sabato “Fattoria Didattica” dedicata ai bambini. Domenica pranzo nei giardini, (info 3349863161 www.donnardea.it). L’azienda Castello di Torre in Pietra a Torrimpietra (RM) propone in degustazione ai propri vini, ricette a base di prodotti dell’azienda (ceci, farro, etc); scelta di formaggi di pecora dell’Isola del formaggio di Sergio Pitzalis, gli ortaggi biologici dell’Azienda Caramadre e la mostra di rose antiche “Rose & Rose Emporium”. Durante la giornata di domenica visita guidata all’interno delle antiche cantine e la tradizionale passeggiata in bici fuoristrada (Info 0661697070).
L’azienda Cavalieri a Genzano di Roma offre la degustazione vini abbinata a prodotti tipici del territorio (info 069375807). La Vinicola Casale Cento Corvi Menadi a Cerveteri propone la visita all’azienda, la degustazione guidata dei vini, con abbinamento a prodotti tipici del territorio ed il “Fagotto Ceretano” (info 069903902). Domenica visita guidata all’Antiquarium di Pyrgi, antico porto etrusco e il Castello di Santa Severa e del Museo del Mare e della Navigazione Etrusca (ore 10), (info 069903902, ). La Cantina Villafranca a Cecchina d’Albano degustazione guidata di vini, oli e spumanti abbinati a prodotti tipici territoriali e visita all’azienda (museo, grotte di invecchiamento ecc.). Domenica alle ore 13, “A pranzo con il Vignaiolo” (info 069344277).
La Tenuta di Pietra Porzia a Frascati (RM) l’azienda apre le porte agli entoturisti con visita ai vigneti, alla cantina, degustazione dei vini dell’azienda abbinati ai prodotti tipici dei castelli e bruschette con olio aziendale (info 069464392). A Colonna, la Tenuta Le Quinte propone la degustazione guidata dei vini in abbinamento a prodotti tipici del luogo (info 069438756). L’azienda Terre del Veio, a La Storta, degustazione vini dell’azienda con assaggio di prodotti locali. Domenica 30 maggio, ore 13.00, “A Pranzo con il Vignaiolo”, cucina casareccia (info 0630888470). Per i due giorni sarà possibile visitare la tomba etrusca dei “Leoni Ruggenti”, adiacente ai vigneti aziendali. La Cantina Sant’Andrea a Sabaudia alla visita ai vigneti e alla cantina, unisce la degustazione guidata dei vini con prodotti tipici locali. Sia il 29 che il 30 maggio l’azienda organizza a “Pranzo con il vignaiolo”, un menù con prodotti del territorio in abbinamento ai vini aziendali (info 0773755028).
Stesso appuntamento all’azienda Ganci e Milone a Borgo Grappa: visita in cantina e ai vigneti, degustazioni di vini e prodotti con specialità tipiche pontine e delle tradizioni familiari sicilane. Sabato “A pranzo con il Vignaiolo”, domenica “Caccia al Tesoro” per grandi e piccini (info 0773208219). La Cantina Casale del Giglio a Le Ferriere visita alla filiera di produzione (cantina, vigneti etc.), degustazioni guidate dei vini prodotti dall’azienda con abbinamento di pane casereccio, pecorino romano (Brunelli), porchetta di Ariccia. Ci sarà la possibilità di visitare il Tempio di Mater Matuta sull'Acropoli di Satricum presso Borgo Le Ferriere (info 0692902530). Da Marco Carpineti a Cori porte aperte agli enoturisti con visita ai vigneti, alla cantina, degustazione dei vini dell’azienda abbinati ai prodotti tipici del territorio locale (info 069679860). Sempre a Cori la tenuta Pietra Pinta visita ai vigneti e alla cantina, degustazione di vini abbinati a prodotti tipici e domenica pranzo a base di prodotti tipici (info 069677151 ). Nell’Antica Cantina Leonardi a Montefiascone visita guidata ai vigneti e alla cantina con degustazioni di vino con prodotti tipici dell’alta Tuscia: olio extravergine di oliva, salumi e tozzetti con nocciole (info 0761826028). A Nepi, nella Tenuta Ronci di Nepi l’azienda apre le porte agli entoturisti con visita ai vigneti, alla cantina, per degustare i vini e i prodotti della gastronomia locale (info 0761555125). L’azienda Casale della Ioria ad Anagni visita ai vigneti, alla cantina, degustazione dei vini dell’azienda abbinati ai prodotti tipici della provincia di Frosinone (info 077556031).

UMBRIA In Umbria saranno 55 le cantine del Movimento Turismo del Vino che dall’Alto Tevere alla provincia di Terni, domenica prossima apriranno le porte per accogliere enoturisti da tutta Italia. Ce ne sarà davvero per tutti i gusti. Safari, voli in mongolfiera, tour in fuoristrada, concerti e mostre d’arte, sono solo alcune delle moltissime iniziative messe in campo dalle cantine umbre per domenica 30 maggio. Per gustare i piaceri della buona tavola locale c’è ancora la possibilità di prenotare la Cena col Vignaiolo sabato 29 in 15 delle 55 cantine partecipanti. Immancabili le degustazioni guidate dei vini ed abbinamento ai piatti della ricca cucina, visite ai vigneti e in cantina per conoscere dove e come nasce il vino. Per i più avventurosi,Lungarotti a Torgiano propone safari tra i vigneti, oltre all’imperdibile visita al Museo del Vino; Roccafiore (Chioano di Todi) voli in mongolfiera per scoprire la campagna umbra dall’alto, oltre a “Degustarte 10”, mostra d’arte contemporanea con opere di Dominique Cotton, Francesca Napoletano, Carla Ceccobelli e Benjamin Curtin. Romantiche passeggiate a cavallo da Terre Margaritelli (Torgiano) e l’originale la degustazione sensoriale-olfattiva “Sense of Wine”, viaggio alla scoperta degli aromi del vino, da Arnaldo Caprai a Montefalco. Sempre per gli appassionati del Sagrantino, Cantine Novelli propone il Sagrantino Pic-Nic Day, una scampagnata con ricco cestino e tante animazioni per grandi e piccini. Vino e arte alle Cantine Scacciadiavoli, a Montefalco, con l’Atelier creativo, in cui il pubblico può dare libero sfogo alla propria creatività dipingendo con acquerelli e vino. Atmosfere d’altri tempi quelle che si potranno respirare all’interno del Castello dei Cavalieri di Malta a Magione, sulle rive del Trasimeno, o alle Cantine Goretti, a Perugia, dove le degustazioni si terranno all’interno della torre medioevale ed a bordo di un autobus d’epoca. Vino e Musica Anche la musica sarà protagonista del programma: il jazz del giovane musicista umbro Marco Marconi da Arnaldo Caprai o, sempre a Montefalco quello dei Four-B presso le cantine Antonelli San Marco o, ancora, Discocantina Wine & Music, la proposta delle Cantine Donini di Umbertide per avvicinare i giovani al vino attraverso la musica che amano.

TENUTA MARCHESI FEZIA - Vino e non solo Cantine Aperte è anche l’occasione per scoprire tesori dell’agricoltura vera. E’ il caso della Tenuta del Marchesi Fezia, azienda agricola di 300 ettari che si trova tra i comuni di Narni e Sangemini, ad un passo da Terni. In degustazione i vini prodotti dai trenta ettari di vigneto, accompagnate dai prodotti tipici del territorio e dall’olio extravergine di oliva ottenuto dalle olive dell’oliveto aziendale, Frantoio, Leccino e Moraiolo. I grandi spazi girano intorno all’agriturismo che domina dalla collinaed offrono suggestivi itinerari da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo. C’è anche la possibilità di rafting nel vicino fiume Corno. L’azienda è all’avanguardia nel campo dell’allevamento zootecnico, con un allevamento di oltre 400 bovini di razza Chinina, bovini alimentati con prodotti coltivati ricavati dai terreni di proprietà e nell’assoluto rispetto del disciplinare di produzione dell’IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale.

A GUBBIO Il Palio della balestra Il Palio della Balestra si disputa da più di 6 secoli nell’ultima domenica di maggio, tra le città di Gubbio e Sansepolcro. In onore del Santo protettore Ubaldo, il Palio testimonia la grandezza di un popolo che, senza soluzione di continuità, offre a tutti la sua cultura e la sua storia più autentica e genuina. Il Palio della Balestra si svolge nel pomeriggio in piazza della Signoria a Gubbio e vi partecipano la Società dei Balestrieri Eugubina e quella di San Sepolcro. Al vincitore viene assegnato in premio il Palio e fino a sera si festeggia lungo le vie cittadine illuminate da fiaccole, rivivendo in un giorno, le antiche emozioni dei tornei medievali.

TOSCANA In Toscana Castello Banfi, a Montalcino (Siena), nel territorio del Brunello, apre alle visite il suo Museo del vetro e della bottiglia, oltre che alla degustazione di Brunello. Sempre a Montalcino, da visitare è ilCasato Prime Donne di Donatella Cinelli Colombini , per assaggiare 10 grandi formaggi in abbinamento a 10 grandi vini dell’azienda. I visitatori avranno guide esperte che li accompagneranno nelle cantine, dove le botti di Brunello si alternano a dipinti sulla storia di Montalcino, e nelle due tinaie soffermandosi nell’ultima nata, la “Tinaia del vento” sorta per vinificare il Brunello con lieviti autoctoni selezionati. Prima di rimettersi alla guida i wine lovers potranno percorrere il trekking nei vigneti, si tratta di Landscape art e consiste nel combinare paesaggio ed arte al fine di dare ai luoghi significati nuovi. Vari artisti toscani hanno istallato le loro opere d’arte, a formare un percorso artistico e meditativo che ha per scenario un pezzo del patrimonio dell’umanità: la Val d’Orcia. A Montepulciano gli amanti del vino Nobile percorreranno un itinerario lungo le 16 cantine del Movimento Turismo del Vino proposte nel tour organizzato dalla Strada del Vino, con visita anche alla Mostra dei Macchiaioli al Museo Civico Pinacoteca Crociani. Non poteva mancare il Chianti: vale la pena una capatina alla Rocca delle Macìe. Alla cantina Il Borro (www.ilborro.it) di San Giustino Valdarno (Arezzo), storica proprietà della famiglia Ferragamo, assaggi di prodotti tipici, degustazioni-emozionali con Luca Martini, miglior sommelier d’Italia, e possibilità di provare i migliori sigari toscani.

venerdì 28 maggio 2010

Spiaggia calabrese ideale per i bambini: lo rivela studio dell'Università Bicocca

 Piu' Tirreno che Adriatico, piu' Sud che centro Nord, meglio Sicilia, Calabria e Sardegna:sono le spiagge del Sud le piu' adatte ai bambini.
In particolare per i piccoli al di sotto dei sei anni. A consigliarle una ricerca condotta dall'Universita' Bicocca di Milano che ha consultato 115 pediatri.

Lo studio ha preso in esame le 25 spiagge naturali ideali per l'infanzia.Lidi caratterizzati da sabbia, mare pulito con acqua bassa, luoghi ombreggiati per affrontare le ore piu' calde della giornata.

Nel dettaglio, tra le localita' individuate dalla ricerca 6 sono sarde (Bari Sardo, Cala Domestica, Is Aruttas e Mari Ermi,Isola di San Pietro, Marina di Orosei e Capo Coda Cavallo); 6 siciliane (Casuzze, Granitola Torrette, Porto Palo di Menfi, Scoglitti, Tre Fontane e Vendicari); 5 calabresi (Bovalino, Bova Marina, Cariati, Mirto Crosia-Pietropaola e Santa Caterina dello Ionio) e 2 pugliesi (Marina di Pescoluse e Marina di Lizzano).

Una localita' a testa, infine, per Basilicata (Marina di Pisticci), Veneto (Cavallino-Jesolo Pineta), Toscana (Marina di Grosseto), Lazio (Lido latina), Marche (Porto san Giorgio) e Abruzzo (Vasto Marina).
inserito da Angela Mendicino
www.calabriaonline.com 

giovedì 27 maggio 2010

Grand Canyon e la Death Valley

Gli Stati Uniti non sono soltanto grandi metropoli piene di grattacieli, sono anche grandi praterie e meravigliosi parchi naturali. Un viaggio negli stati del sud-ovest non può prescindere da un'escursione al Grand Canyon e nella Death Valley.


Il Grand Canyon si trova nel nord dell'Arizona, all'interno del Grand Canyon National Park, uno dei primi parchi naturali creati negli USA. E' una gola gigantesca, creata dal fiume Colorado in oltre 5 milioni di anni e profonda fino a 1600 metri per una lunghezza di quasi 450 chilometri. I punti più stretti sono larghi circa 500 metri, mentre la massima apertura arriva a 27 chilometri.

Gli scenari sono spettacolari e indimenticabili, grazie agli innumerevoli colori delle rocce e alle intricate spaccature che si sono formate nel corso degli anni. Per visitarlo, l'ideale è prenotare un'escursione in elicottero o con un piccolo aereo per poter ammirarne la maestosità dall'alto e volare tra le pareti scoscese. Poi è obbligatorio scendere in uno dei numerosi punti di osservazione per rendersi conto dal vivo dell'immensità del canyon, magari sullo Skywalk, l'anello di ferro sospeso nel vuoto.

La Death Valley, invece, si trova sul confine tra Nevada e California, a sud-ovest della Sierra Nevada. Si tratta di un deserto con numerosi punti al di sotto del livello del mare (85,5 metri il punto massimo) ed uno dei luoghi più caldi e secchi del pianeta. Nel 1913, nella Gola della Fornace, si sono raggiunti i 56,5 gradi centigradi, record per l'emisfero occidentale.

Il paesaggio è lunare, arido e cangiante a seconda delle ore del giorno, con rocce multicolore, distese di sabbia e dune con piante e animali unici al mondo. Un contrasto incredibile con le montagne innevate che si innalzano ai lati.

martedì 25 maggio 2010

La valorizzazione dei sistemi turistico-culturali: un input per lo sviluppo turistico locale

L’Ateneo di Arcavacata ha ospitato giovedì 20 maggio un convegno organizzato dai Corsi di Laurea in Scienze Turistiche e Valorizzazione dei Sistemi Turistico-Culturali, presieduti da Sonia Ferrari, per affrontare il più che mai innovativo tema dei nuovi approcci alla gestione ed alla fruizione dei beni culturali, evidenziandone le potenzialità per lo sviluppo turistico. Dopo i saluti delle Autorità, fra cui Gianni Latorre, Franco Rubino, Raffaele Perrelli, Mario Caligiuri, Pietro Lecce, Francesco Napoli, si è dato il via al convegno, che ha esaltato il ruolo del patrimonio culturale come risorsa del territorio, affrontando anche il tema delle nuove politiche per la gestione e la valorizzazione dei beni culturali.

Nel dare inizio ai lavori, Francesco Prosperetti, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici, ha sottolineato il potenziale del patrimonio culturale come fattore di sviluppo per il territorio, superando la visione del passato, esclusivamente incentrata sull’aspetto della conservazione. Successivamente Alessandro Bollo della Fondazione Fitzcarraldo di Torino ha illustrato le prospettive per la valorizzazione dei centri minori e la centralità da essi oggi acquisita come risorse turistiche. Paolo Dalla Sega, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si è soffermato, invece, sull’importanza dell’eredità culturale e della comunicazione come strumento di valorizzazione del patrimonio culturale. Lucio Argano, organizzatore del Festival Internazionale del Film di Roma, ha evidenziato come molti eventi culturali e spettacolari, ma anche avvenimenti a vocazione più prettamente commerciale o di comunicazione, siano ormai sempre più frequentemente ospitati all’interno di siti di interesse storico, artistico, archeologico ed architettonico, illustrando aspetti positivi e negativi di tali scelte.
Fra i relatori anche Maurizio Barracco della Fondazione Napoli Novantanove, che ha parlato dell’altopiano silano quale bene culturale di immenso valore ed ha sottolineato la necessità che un unico soggetto si faccia carico della redazione di un piano coordinato e condiviso di sviluppo per dare corso ad uno sviluppo programmato del territorio. Anche Luca Sbrilli, presidente della Parchi Val di Cornia spa, ha affrontato il tema della programmazione strategica per lo sviluppo di un territorio, soffermandosi sull’esperienza dell’area in cui opera, che è un caso di successo di intesa fra istituzioni finalizzata a realizzare un’offerta territoriale completa, in cui sono presenti componenti culturali, naturalistiche, didattiche, ludiche. Il tema delle professionalità e della didattica è stato affrontato da Giuseppina de Marco dell’Università di Reggio Calabria.
La seconda parte del convegno è stata dedicata ad aspetti relativi ad un approccio maggiormente coinvolgente alla fruizione dei beni culturali, che punti su elementi polisensoriali ed esperienziali, coniugando il piacere estetico con il divertimento, la socializzazione e la didattica. Sonia Ferrari ed Anna Rita Veltri hanno trattato tale tema, illustrando il caso di Palazzo Vecchio e sottolineando come “a seguito dell'evoluzione dei consumi di beni artistici e culturali verso mercati di massa, i fruitori di tali beni ricercano oggi sempre più frequentemente innovazioni e adattamenti dell'offerta finalizzati a far vivere, al posto delle esperienze passive del passato, eventi unici e significativi in termini personali”. Anche lo storytelling, ossia la narrazione teatralizzata, è un modo nuovo e coinvolgente per avvicinare il pubblico alla cultura. Ne ha parlato William Gatto del Parco Letterario Tommaso Campanella. Infine, Stefania Mancuso, Antonio La Marca, Domenico Barbuto docenti di Scienze Turistiche all’Unical si sono soffermati su aspetti relativi ai beni archeologici ed all’offerta museale calabrese, mentre di musei di altri territori ha parlato Anna Cipparrone, avanzando proposte e suggerimenti per rendere più competitiva l’offerta museale regionale.

domenica 23 maggio 2010

Roma 2020?! Perché No!!

di Letizia Cugnetto
E’ Roma la città italiana candidata ad ospitare le Olimpiadi del 2020: la notizia è di pochi giorni fa, dopo la competizione a due con Venezia. Il voto espresso presso il Salone d’onore del Coni, l’ha decretata vincitrice con 9,2 voti contro i soli 5,3 di Venezia.

Un giudizio che ha dato adito a diverse polemiche, soprattutto politiche, ma proprio nel 150° dell’Unità d’Italia, è doveroso rimanere compatti, giacchè l’eventuale vittoria di Roma nel 2013, sarebbe un successo per tutti. Del resto la città eterna vanta un patrimonio artistico e naturale unico al mondo, ma al tempo stesso è una città moderna da vivere in ogni angolo.
Fra tre anni - dopo una prima scrematura nel 2011 ­ a Buenos Aires, Roma dovrà vedersela con rivali del calibro di Mosca, Madrid, Istanbul e ultima non per importanza Tokyo: tutte città dotate di un forte potenziale.
La strada per ospitare la 32° edizione dei Giochi Olimpici e la 16° di quelli Paraolimpici, è un’occasione ghiotta, così com’è accaduto per i Giochi Invernali di Torino 2006 e come sarà per l’Expo di Milano del 2015, per citare solo due delle città Italia, che sono riuscite ad aggiudicarsi l’ambito traguardo e che hanno mutato il loro volto per offrire un ambiente accogliente e adatto.
Ogni luogo, ogni città ha la possibilità di rendersi visibile, di mettersi in vetrina, di cambiare la propria immagine e quale momento migliore se non un Grande evento? Come sappiamo, ospitare una manifestazione di portata internazionale è un momento importante per acquisire visibilità e per ottenere capitali con cui mutare il proprio territorio e offrire un ambiente che risponda alle esigenze non solo dei turisti, ma in particolare che sia vicino ai bisogni dei propri residenti: queste celebrazioni sono portatrici di nuovi slanci a livello comunicativo e relazionale, al punto da essere definiti “progetti innovatori”.
Le Olimpiadi al pari degli Expo stanno, infatti, assumendo un ruolo rilevante, per la loro capacità sia di raggiungere un ampio pubblico, sia di coinvolgere emotivamente le persone e di creare un legame forte e unico fra queste e il luogo in cui si svolgono.
La sfida potrebbe presentarsi, magari, più facile per chi gode già di fama acquisita, ma non è priva di insidie: il mercato è altamente competitivo e bisogna tirar fuori la parte migliore di sé e giocare le carte giuste. E Roma ha un bel poker d’assi per farcela!

mercoledì 19 maggio 2010

Mare e motocicletta

Se gli aerei possono lasciarci a terra, se le autostrade e gli esodi si annunciano più congestionati del solito, giugno sarà il mese delle due route. L'isola d'Elba, ma anche la Camargue e la Sardegna sono ideali per un weekend o una vacanza all'avventura, lungo strade deserte, con curve che si affacciano sul Mediterraneo, punteggiate di osterie e locande. E per chi non ha la moto, gli indirizzi e i prezzi per noleggiarla sul posto.

Vicina, ma geograficamente appartata, l’Elba fra maggio e giugno è come in stand by. Un’ora di traghetto da Piombino (nel weekend meglio prenotare: www.visitelba.com) e si sbarca a Portoferraio, dove un giro in centro basta per entrare nel clima di stagione, accentuato dai sapori schietti delle tipicità elbane. Dopo un buon sonno a Le Stanze del Casale, b&b a 200 metri dal mare in un casale dell’Ottocento con arredi d’epoca (località San Giovanni, tel. 0565.944340, www.lestanze delcasale.com, doppia b&b da 120 €), o all’Hotel Mare, albergo pied dans l’eau nell’antico borgo di Magazzini (tel. 0565.933069, www.hotelmare.org, doppia b&b da 86 €), il mattino è il momento ideale per dare un’occhiata alla Torre e al museo Archeologico della Linguella (info tel. 0565 914671). Poi si sale tra vie antiche alla Chiesa della Misericordia, quindi a Forte Stella e Villa dei Mulini, residenza di Napoleone durante il suo esilio (1814-1815). Ecco, qui, la prima visione d’insieme di una serie di prospettive "mari e monti" che saranno il fil rouge di tutto il tracciato. Un periplo lungo meno di 100 km (godibilissimo anche in auto) che inanella i golfi di Biodola e Procchio, baie appartate, paesini che si parano improvvisi a ogni curva, incorniciati da ginestre selvatiche e cisto rosso.

Marciana Marina, con la Torre Saracena e il quartiere Cotone, è una delle perle isolane. A due passi dal porticciolo c’è l’Hotel Yacht Club, con soluzioni b&b o in appartamenti ( tel. 0565.904422, www.hotelyachtclub.it, doppia da 78 €, appartamenti da 220 a settimana). È la porta dell’entroterra elbano che, a Poggio, invita a lasciare la moto e a salire a piedi fra pini e castagni del Monte Perone (630 m). La ricompensa, al ritorno, sono carni e pesci alla griglia di Publius, tempio gastronomico locale (tel. 0565.99208, www.ristorante publius.it, sui 30 €). Nuovamente in strada, si fa sosta alla Fonte di Napoleone prima di ripartire alla volta di Marciana, base per le gite al Monte Capanne (1.018 m) fra boschi da cui si gode la vista sulle isole di Capraia e Pianosa. L’aria quasi alpestre è la buona scusa per un crostone rustico o un piatto ligure-toscano all'Osteria del Noce (tel. 0565.901284, www.osteriadelnoce.it, sui 35 €).

Dal monte, poi, si scende fino a Capo Sant’Andrea . Una baia racchiusa in un saliscendi di sentieri fra rocce lisce di granito che al tramonto si tingono di rosa: portano alla punta del Cotoncello e in altre cale solitarie. Qua e là appaiono alberghetti intimi, fra cui l’Ilio, boutique-hotel con 20 stanze (località Sant’Andrea Marciana, tel. 0565.908018,www.hotelilio.com, doppia b&b da 110 €). Paesaggi unici attendono chi aggira la costa occidentale, superando il faro dipunta Polveraia e la spiaggia di Patresi, fino allo strapiombo da cui si scorge lo scoglio noto come la "Sedia di Napoleone", e la distesa del Tirreno fino al profilo della Corsica. La mezzaluna candida di Fetovaia, una delle spiagge "in" dell’estate sul versante Sud, è a pochi chilometri. Tagliando, in quota, per i borghi di San Piero e Sant’Ilario in Campo, si ripiega sul litorale Nord e Portoferraio da dove ci si rimbarca per la terraferma.

martedì 11 maggio 2010

Solo 4 bandiere blu per la Calabria

Dove si fanno i tuffi migliori nel mare italiano? Acque limpide e, una volta superata la battigia, i migliori servizi amici dell'ambiente: questo il binomio del mare a "cinque stelle" per l'edizione 2010 di cui la Liguria è la regina con 17 località e dove la siciliana Menfi, in provincia di Agrigento, detiene il record per 13 bandiere ottenute di fila ogni anno dal 1998, per un totale di 14 vessilli (il primo nel '92).

LA SARDEGNA CONTESTA - Ma le sole due Bandiere Blu nella classifica generale assegnate alla Sardegna fanno insorgere la Regione: contesta i criteri utilizzati dalla Fondazione per l'educazione ambientale (Fee), sottolinea che l'appeal turistico dell'Isola «è assolutamente fuori discussione» e ricorda che su 560 spiagge sarde quelle accessibili da tutti sono 143. Vanno all'attacco gli assessori regionali dell'Ambiente e del Turismo, Giuliano Uras e Sebastiano Sannitu, esprimendo «stupore ma anche disincanto verso un'iniziativa - spiegano - che ogni anno si ripete con un copione già scritto» e della quale disconoscono «l'autorevolezza e la scientificità delle scelte in quanto - dicono - non basata su criteri oggettivi».
LIGURIA PRIMA DELLA CLASSE - Per l'edizione 2010 la Liguria è la regina. La suddivisione geografica delle 117 Bandiere Blu viene vinta dal Sud con 39, poi il Centro con 37, il Nord con 35 e le Isole con 6. Da Jesolo, in Veneto, a Pollica, in Campania, dalla new-entry Anzio nel Lazio, l'unica in provincia di Roma, al rientro storico dopo 18 anni di Loano (Savona), le spiagge doc di questa estate sono 231, 4 in più rispetto all'anno scorso, rappresentative di 117 comuni (115 rivieraschi e 2 lacustri) pari a circa il 10% di quelle premiate a livello internazionale. Mentre gli approdi turistici premiati sono 61. In particolare, la Liguria con 17 località (una in più dello scorso anno) guida la speciale classifica regionale. A pari merito con 16, seguono Marche e Toscana, che si distaccano dall'Abruzzo, quarto classificato con 13 bandiere. Stabile a quota 12 la Campania, che conferma le località della precedente edizione; molto bene la Puglia, ne guadagna una arrivando così ad eguagliare a quota 8 l'Emilia-Romagna. Nessuna novità per il Veneto (6), mentre il Lazio arriva a quota 5 con l'ingresso di Anzio che, dice il sindaco Luciano Bruschini, è «frutto di sacrifici, di un mare pulitissimo, dei depuratori che funzionano, del verde pubblico e dei servizi. Questo tanto per rispondere a Legambiente che qualche mese fa voleva darci la bandiera nera». Il Lazio supera così in classifica la Sicilia e la Calabria che sono stabili a 4; il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna riconfermano le 2 dell'anno scorso, e vengono raggiunte dal Piemonte, che giunge a quota 2 bandiere (ma per i laghi); per finire con Molise e Basilicata, con una sola.
LE 15 SPIAGGE MIGLIORI - Tra le 117 località premiate, ce ne sono 15 a "cinque stelle": si tratta di vere e proprie eccellenze dove l' educazione ambientale, la raccolta differenziata e la qualità delle spiagge, le piste ciclabili, l'accessibilità per tutti, e la comunicazione e informazione sono all'ordine del giorno. I tuffi d'autore si potranno fare a Jesolo (Ve), seguita da Celle Ligure e Varazze (Sv), Moneglia (Ge), e Lerici. Poi Cesenatico (Fc), Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci (Li), Castiglione della Pescaia (Gr), Potenza Picena e Civitanova Marche (Mc), Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto (Ap), Pollica (Sa).
GLI STABILIMENTI - Le spiagge che vincono la speciale classifica "lo stabilimento" sono a Varazze, Savona, Bibbone, Ostuni, Grosseto, Viareggio e Finale Ligure. Tra le Bandiere Blu storiche ci sono Grado e Lignano Sabbiadoro, Santa Teresa di Gallura, Cesenatico, Gabbicce mare, Forte dei Marmi. E anche un rientro importante dopo 18 anni, Loano (Savona).

Federturismo, con la nube tornano costi per operatori turistici

Torna la nube vulcanica e con essa i costi che gli operatori turistici si trovano a sostenere, spesso in luogo delle istituzioni pubbliche, per assistere i turisti bloccati dal fermo dei voli. La denuncia arriva da Federturismo Confindustria.


Ai 30 mln di euro di danno immediato, subìto e documentato dai nostri tour operator e agenzie di viaggio come conseguenza della crisi di aprile - si legge in una nota - si aggiungono i nuovi oneri di queste ore. L'Italia sembra molto solerte nell'adottare le cautele del caso, il che è certamente giusto se questo corrisponde davvero alle esigenze di sicurezza.

Tuttavia, mentre apprezziamo le iniziative del Commissario Ue Antonio Tajani, che ha chiamato a raccolta i ministri del turismo e si è espresso per estendere al settore il sostegno a favore delle compagnie aeree, non possiamo non esprimere sconcerto per il totale silenzio del governo, che, dopo aver ripetuto fino alla noia di voler fare del turismo un traino fondamentale dello sviluppo, lascia che costi ed oneri per funzioni di assistenza dovuti all'emergenza cadano sulle spalle delle imprese turistiche, già messe in gravi difficoltà dalla crisi economica.

A distanza di un mese, ci troviamo a dover sostenere una nuova emergenza senza che le imprese siano state ancora chiamate a nessun tavolo di consultazione con il governo, come avvenuto negli altri paesi esposti alle conseguenze del blocco. Ripagare l'industria turistica dei costi che essa sostiene per intero e da sola, non sarebbe solo un segno concreto, per una volta, di attenzione vera al turismo come fonte di sviluppo, ma un elementare atto di equità. Infatti, non si tratta di incentivi, ma di semplici coperture di costi straordinari sostenuti per assicurare assistenza ai cittadini italiani, anche a causa dell'assenza di iniziative pubbliche a supporto dei viaggiatori.

venerdì 7 maggio 2010

Seborga : un principato che non fa parte dell’Italia!

Di Letizia Cugnetto 
Seborga è una località di poco più di 300 abitanti situato nell’entroterra ligure, sulle Alpi Marittime, in provincia di Imperia, vicino alla meravigliosa Riviera dei Fiori e a due passi dalla Francia.
Il piccolo borgo ha una particolarità unica: è un principato, ma non fa parte dell’Italia. Seborga, infatti, rivestì notevole importanza storica tra  il 954 e il 1729, periodo in cui era un vero e proprio Principato, conosciuto per la bellezza dei suoi fiori, specialmente per le mimose e per la ginestra seborghina.
Allora il suo territorio occupava quelli delle attuali Bordighera, Vallebona, Vallecrosia, mentre oggi ricopre circa 15 Kmq, cinque dei quali sono occupati dalla su capitale, Seborga appunto.
Ancora oggi, però, si dichiara un principato indipendente e ha il suo re, le sue leggi e conia perfino la sua moneta, il “luigino”, che non ha valore legale, ma è una sorta di buono utilizzabile in città, oltreché bandiera, francobolli e targhe automobilistiche proprie annesse a quelle italiane. È provvista, inoltre, anche di una propria polizia municipale, dotata di poteri identici a quelli delle altre località italiane, ma viene detta guardia e indossa pittoresche uniformi.
Secondo molti, l’indipendenza e la condizione di principato sarebbe una trovata pubblicitaria per attirare turisti e investitori. Di fatto, però,  gode di un passato illustre e i diversi documenti storici successivi al Congresso di Vienna, del 1815, relativi alla ridistribuzione dei territori, non annoverano Seborga né come appartenente al regno d’Italia, né al regno di Sardegna, motivo per cui essa rivendica la sua indipendenza. Per di più la Repubblica Italiana non emanò mai un trattato di annessione del piccolo principato, permettendole di avere un proprio governo e di intrattenere rapporti con diversi stati esteri, tra i quali il Burkina Faso,con cui è gemellata, che fu il primo straniero a riconoscere, dal punto di vista amministrativo, l’indipendenza del Principato di Seborga e ad istituire un proprio consolato in loco. Secondo la Gran Bretagna, poi, sarebbe stata la prima monarchia costituzionale del mondo.
Fa parte dei 170 comuni italiani, che godono della bandiera arancione, requisito di qualità turistico ambientale, istituito e certificato dal Touring Club Italiano, nel 1998, che spetta alle località inferiori ai 15 mila abitanti, che vantano un’indiscutibile dotazione di risorse storiche culturali ambientali e conservano intatti nel tempo tradizioni e usi del territorio. Il marchio è un’opportunità importante dunque, perché permette ai comuni di uscire dall’isolamento e dalla marginalità in cui sono relegati e, seppure in misura differente rispetto alle grandi città, aumentano la loro competitività.
Il centro storico è molto suggestivo, dotato di vicoli stretti, in cui si ritrovano tipiche botteghe artigiane e proseguendo lungo le stradine il Palazzo dei Monaci, antica sede della Zecca, e la Chiesa di san Bernardo, patrono della cittadina che lo festeggia il 20 Agosto. Interessanti sono il Museo della Civiltà Contadina e l’ Esposizione Permanente di Strumenti Musicali Antichi, in cui troviamo circa un centinaio di pregiati strumenti di varie epoche.
Gode di un clima confortevole, adatto a gite fuoriporta per gran parte dell’anno, immersi nella natura e in un capitolo di storia.

giovedì 6 maggio 2010

Arte e cucina: alla Toscana l'Oscar del turismo

La bellezza, a volte, è dietro l'angolo: basta aprire gli occhi. Si sa che l'Italia è uno dei Paesi più amati dai turisti stranieri. La consacrazione arriva adesso con i Traveller's Choice Destinations Awards 2010, gli Oscar del turismo assegnati da TripAdvisor, la più autorevole web-community di viaggiatori.
Tra le migliori destinazioni di viaggio del pianeta, secondo il portale, figurano ben trenta mete turistiche del Belpaese.


Nella classifica, basata su milioni di recensioni e commenti da parte degli utenti, sono entrate tutte (o quasi) le punte di diamante del turismo made in Italy, tra cui Firenze, Siena, Roma, Venezia, Pantelleria, il Lago Maggiore, Reggio Calabria, Matera, le Cinque Terre, Positano, Verona, Ravenna e Perugia.

La regina del turismo tricolore è Firenze, che si piazza al quarto posto della Top 25 Mondo e della Top 25 Europa, a breve distanza dalla capolista indiscussa di entrambe le graduatorie: Montecarlo, la stella del Principato di Monaco. Battendo città come New York, Gerusalemme e la stessa Roma, la culla del Rinascimento si aggiudica inoltre il primato mondiale tra le mete artistico-culturali da non perdere. Un successo prevedibile, quello del capoluogo toscano, dal momento che il 60 per cento delle opere d'arte più importanti del mondo, secondo le statistiche dell'Unesco, si trova in Italia e circa la metà di queste è proprio nei musei fiorentini.

Tra i vincitori italiani presenti nella Top 25 Mondo, Firenze è seguita da Venezia, (settima classificata), che però raggiunge il secondo posto tra le destinazioni europee più romantiche lasciandosi alle spalle anche Parigi; da Siena (ottava), la meta italiana preferita dai viaggiatori europei, e da Roma (nona).

Lo Stivale è sul gradino più alto del podio anche a tavola. La regione che ottiene più riconoscimenti tra le destinazioni europee eccellenti per l'enogastronomia è la Toscana, che grazie a squisitezze come la ribollita e a vini pregiati come il Chianti e il Brunello, riesce a piazzare quattro città nella top ten: Firenze ancora una volta davanti a tutte, ma anche Siena (seconda), Montepulciano (quarta) e San Gimignano (quinta).

Se Roma non è la palma d'oro di nessuna categoria forse è anche perché la Basilica di San Pietro e la Cappella Sistina vengono conteggiate come patrimonio della Città del Vaticano, che si aggiudica la quarta posizione all'interno della Top 25 Italia. Nella stessa graduatoria, ma un po' più in basso, entrano anche altre due perle del turismo nostrano che conservano intatto il proprio fascino: Pompei, con i suoi scavi archeologici e Catania, che grazie alla sua movida notturna sta attraendo sempre più turisti del Vecchio Continente.

Sorridono all'Italia infine anche i risultati della categoria Destinazioni emergenti per il 2010 a livello mondiale (dove l'Oscar va a Garmisch-Partenkirtchen, la stazione sciistica sulle Alpi Bavaresi), perché Reggio Calabria riesce a vincere il quinto posto e Porto Cervo guadagna l'ottava posizione.

Se si dà un'occhiata ai vincitori delle altre categorie, si scopre che la più eccitante destinazione del mondo per la vita notturna è la patria del blues, New Orleans, e che in Europa i luoghi migliori per divertirsi sono i pub e i night club di Londra.
Chi invece vuole rilassarsi dovrebbe andare, secondo TripAdvisor, nella desertica Arizona, a Sedona, oppure fare un salto alle terme di Bath, in Inghilterra, eletta migliore località europea per il relax.

Nella categoria Sole e Mare trionfano i Caraibi con Providenciales, un'isola dell'arcipelago corallino di Turks e Caicos. In Europa invece è la Turchia a fare incetta di premi riguardo a mare e spiagge.
Queenstown, in Nuova Zelanda, è il top per i viaggiatori che amano Vita all'aperto e Avventura, ma non è da meno Interlaken, tra le Alpi Svizzere, scelta come migliore destinazione europea nella stessa categoria.

mercoledì 5 maggio 2010

ROMA E LAZIO ALL'ARABIAN TRAVEL MARKET DI DUBAI

Un'offerta turistica ricca di suggestioni e di fascino legati al patrimonio storico, artistico e culturale della Capitale ma anche le eccellenze nel campo dell'industria nautica, dell'oreficeria, della lavorazione dei marmi e dello shopping, con lo sguardo proteso al futuro, all'insegna delle novità che il settore turistico offre nella nostra città e nella sua regione. Roma e il Lazio sono presenti all'Arabian Travel Market (Atm) di Dubai, il principale appuntamento dell'industria turistica del Medio Oriente, che si svolge nella città più importante degli Emirati Arabi dal 4 al 7 maggio. Lo rende noto l'Agenzia Regionale per la Promozione Turistica di Roma e del Lazio.

martedì 4 maggio 2010

Turismo-cultura, binomio piace a giovani

Turismo e cultura, binomio vincente per i giovani che durante i loro viaggi spesso hanno tra le mete musei e monumento. A rilevarlo e' il Cts. Secondo un sondaggio realizzato dal centro turistico studentesco e giovanile in collaborazione con il ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, il 53,6% visita sempre un museo o un monumento durante un viaggio e il 59,1% di essi lo fa in compagnia di amici. La ricerca e' stata condotta su 900 giovani fino a 29 anni, 43,1% diplomati, 52,2% laueati.