venerdì 28 gennaio 2011

Come recuperare i bagagli smarriti

valigia
Secondo l'annuale Baggage Report, sono stati oltre 25 milioni i bagagli smarriti nel mondo nel 2009, 850mila dei quali svaniti nel nulla. Sembra che la situazione sia migliorata rispetto agli anni precedenti, ma comunque si parla di cifre altissime. Tra le ragioni più frequenti per cui si perde il bagaglio al 1° posto è quando ci si trasferisce da un aereo a un altro.
Cosa fare quando vi perdono o vi danneggiano la valigia, quindi? Ecco quattro cose da sapere: 1) recarsi all'ufficio oggetti smarriti dell'aeroporto, presentare il biglietto, il tagliando del bagaglio e compilare un modulo detto PIR (Property Irregularity Report); 2) entro 21 giorni dalla denuncia spedire una richiesta di risarcimento alla compagnia aerea quantificando e documentando il danno (allegando scontrini, ricevute ecc); 3) se la valigia è arrivata ma è danneggiata, entro 7 giorni dalla consegna della prima denuncia, inviare una richiesta di risarcimento alla compagnia aerea quantificando e documentando il danno; 4) si ha diritto a un risarcimento fino a circa 1.134 euro, se la compagnia aderisce alla Convenzione di Montreal (praticamente tutte), altrimenti si calcola circa 19 euro al kg.

Ma i motivi dello smarrimento del bagaglio possono essere anche altri. Al 2° posto, per esempio, c'è il mancato carico del 'collo' nella stiva per via di un errore nel biglietto aereo o per uno scambio del bagaglio o per questioni di sicurezza. Al 3° posto, la perdita del bagaglio è riconducibile alla dogana, alla situazione meteo o alla restrizione di volume e peso. Infine, al 4° posto è dovuto a un errore nel carico e scarico o a un'errata gestione all'aeroporto di arrivo o ancora a un errore di etichettatura. Avete capito bene? In bocca al lupo!

Come recuperare i bagagli smarriti

valigia
Secondo l'annuale Baggage Report, sono stati oltre 25 milioni i bagagli smarriti nel mondo nel 2009, 850mila dei quali svaniti nel nulla. Sembra che la situazione sia migliorata rispetto agli anni precedenti, ma comunque si parla di cifre altissime. Tra le ragioni più frequenti per cui si perde il bagaglio al 1° posto è quando ci si trasferisce da un aereo a un altro.
Cosa fare quando vi perdono o vi danneggiano la valigia, quindi? Ecco quattro cose da sapere: 1) recarsi all'ufficio oggetti smarriti dell'aeroporto, presentare il biglietto, il tagliando del bagaglio e compilare un modulo detto PIR (Property Irregularity Report); 2) entro 21 giorni dalla denuncia spedire una richiesta di risarcimento alla compagnia aerea quantificando e documentando il danno (allegando scontrini, ricevute ecc); 3) se la valigia è arrivata ma è danneggiata, entro 7 giorni dalla consegna della prima denuncia, inviare una richiesta di risarcimento alla compagnia aerea quantificando e documentando il danno; 4) si ha diritto a un risarcimento fino a circa 1.134 euro, se la compagnia aderisce alla Convenzione di Montreal (praticamente tutte), altrimenti si calcola circa 19 euro al kg.

Ma i motivi dello smarrimento del bagaglio possono essere anche altri. Al 2° posto, per esempio, c'è il mancato carico del 'collo' nella stiva per via di un errore nel biglietto aereo o per uno scambio del bagaglio o per questioni di sicurezza. Al 3° posto, la perdita del bagaglio è riconducibile alla dogana, alla situazione meteo o alla restrizione di volume e peso. Infine, al 4° posto è dovuto a un errore nel carico e scarico o a un'errata gestione all'aeroporto di arrivo o ancora a un errore di etichettatura. Avete capito bene? In bocca al lupo!

giovedì 27 gennaio 2011

Quali sono gli hotel più sporchi al mondo?

hotel-sporchi
Quali sono gli hotel da evitare? Questa particolare classifica stilata da TripAdvisor ha assegnato la maglia nera a 10 hotel. A guidare la classifica ci sono due hotel turchi, ma anche l'Inghilterra e i Paesi Bassi sono ben rappresentati. Perciò leggete attentamente la classifica e cercate di evitare questi hotel per evitare di incorrere in spiacevole sorprese durante le vostre vacanze


1. Club Aqua Gumbet, Mugla Province, Turchia
“Stanze luride con escrementi sul pavimento: la camera è stata pulita una sola volta in dieci giorni” e ancora: “Ho rivoltato il lenzuolo e ho trovato dell’urina”

2. Altin Orfe Hotel, Mugla Province, Turchia
“C’erano buchi nel muro e la doccia perdeva acqua continuamente” e poi “La stanza puzzava di urina”

3. Cromwell Crown, Londra, Gran Bretagna
“Un hotel davvero sporco, stanze piene di insetti”

4. Corbigoe Hotel, Londra, Gran Bretagna
“Moquette staccata dal pavimento con sassi e terra a vista, bagno terrificante”

5. Park Hotel, Londra, Gran Bretagna
“Hotel orribile. Stanza singola piccolissima. Bagno microscopico e vecchio”

6. Hotel de Lantaerne, Amsterdam, Paesi Bassi
“La moquettes è lurida e gli infissi cadono a pezzi” e come ciliegina sulla torta: “Stanza, lenzuola e asciugamani sporchi”

7. Hotel Y Boulevard, Amsterdam, Paesi Bassi
“Abbiamo trovato dei topi nella stanza”

8. Blair Victoria & Tudor Inn Hotel, Londra, Gran Bretagna
“Coperte lacere e unte, camere sporchissime e puzzolenti”

9. Hotel Manofa, Amsterdam, Paesi Bassi
“Le camere sono molto sporche, fatiscenti e assolutamente prive di qualsiasi comfort”

10. Hotel The Globe, Amsterdam, Paesi Bassi
“Odore insopportabile per tutto il giorno, macchie dappertutto, lenzuola sporche” in più “Hotel sporco, serrature non sicure, bagni disgustosi”

Quali sono gli hotel più sporchi al mondo?

hotel-sporchi
Quali sono gli hotel da evitare? Questa particolare classifica stilata da TripAdvisor ha assegnato la maglia nera a 10 hotel. A guidare la classifica ci sono due hotel turchi, ma anche l'Inghilterra e i Paesi Bassi sono ben rappresentati. Perciò leggete attentamente la classifica e cercate di evitare questi hotel per evitare di incorrere in spiacevole sorprese durante le vostre vacanze


1. Club Aqua Gumbet, Mugla Province, Turchia
“Stanze luride con escrementi sul pavimento: la camera è stata pulita una sola volta in dieci giorni” e ancora: “Ho rivoltato il lenzuolo e ho trovato dell’urina”

2. Altin Orfe Hotel, Mugla Province, Turchia
“C’erano buchi nel muro e la doccia perdeva acqua continuamente” e poi “La stanza puzzava di urina”

3. Cromwell Crown, Londra, Gran Bretagna
“Un hotel davvero sporco, stanze piene di insetti”

4. Corbigoe Hotel, Londra, Gran Bretagna
“Moquette staccata dal pavimento con sassi e terra a vista, bagno terrificante”

5. Park Hotel, Londra, Gran Bretagna
“Hotel orribile. Stanza singola piccolissima. Bagno microscopico e vecchio”

6. Hotel de Lantaerne, Amsterdam, Paesi Bassi
“La moquettes è lurida e gli infissi cadono a pezzi” e come ciliegina sulla torta: “Stanza, lenzuola e asciugamani sporchi”

7. Hotel Y Boulevard, Amsterdam, Paesi Bassi
“Abbiamo trovato dei topi nella stanza”

8. Blair Victoria & Tudor Inn Hotel, Londra, Gran Bretagna
“Coperte lacere e unte, camere sporchissime e puzzolenti”

9. Hotel Manofa, Amsterdam, Paesi Bassi
“Le camere sono molto sporche, fatiscenti e assolutamente prive di qualsiasi comfort”

10. Hotel The Globe, Amsterdam, Paesi Bassi
“Odore insopportabile per tutto il giorno, macchie dappertutto, lenzuola sporche” in più “Hotel sporco, serrature non sicure, bagni disgustosi”

martedì 25 gennaio 2011

Dal Tirreno allo Jonio

capo vaticano
Entusiasmante per gli amanti del mare, attraente per gli appassionati dei paesaggi rurali, questo itinerario riunisce una grande varietà di luoghi incantevoli, posti lungo l’arco del crinale che separa il Tirreno dallo Ionio.
Tropea, splendido e rinomato centro turistico che sorge su un promontorio di arenaria, è una sintesi di arte, storia e natura. Località già frequentata in era preistorica, fu città greca, poi romana e infine fiorente centro in epoca medievale. A quel tempo, risale la cattedrale, con un porticato che la unisce al palazzo Vescovile, nella cui cappella si ammirano affreschi trecenteschi. Con una piacevole passeggiata per le vie del paese, si arriva al belvedere, per ammirare la piccola cala, chiusa dal promontorio della chiesa di Santa Maria dell’Isola e il panorama della riviera.
Da Tropea, seguendo la litoranea verso sud, tra giardini e agrumeti profumatissimi, si giunge a Capo Vaticano. Da qui, si ammirano paesaggi di incomparabile bellezza. Il promontorio, proteso in un mare dalla limpidezza cristallina, digrada verso la spiaggia, e nelle serate estive, il profilo delle Eolie, ritagliato nel cielo rosso del tramonto, offre uno spettacolo indimenticabile.
Rientrando a Tropea, seguendo sempre la strada costiera, si incontrano tre rinomate stazioni balneari: Parghelia e Zambrone, con ampie spiagge sabbiose, e Briatico, con la bella scogliera e splendidi fondali.
Da Vibo Marina, si va verso l’interno, a Vibo Valentia, su di un altopiano coltivato ad agrumeti. Le sue origini sono antichissime. Appena fuori la città, sono visibili le rovine della greca Hipponion, i cui reperti sono esposti nel Museo Archeologico Nazionale. La mole del castello aragonese si staglia nel cielo e dal belvedere, si ammira un panorama che spazia dall’Etna alle Eolie.
Ultimo centro costiero sul golfo di Sant’Eufemia, è Pizzo. In posizione suggestiva, con le abitazioni a picco sul mare.
Si lascia il mare con i vivaci paesaggi costieri, per addentrarsi verso l’interno, dove una sensazione di quiete e serenità avvolge il visitatore che si inoltra in queste conche verdeggianti. Si giunge a San Nicola di Crissa, si passa per Vallelonga, Simbario e Spadola, fino ad arrivare a Serra San Bruno, noto luogo di villeggiatura, immerso in una natura genuina.
Il viaggio continua per altri luoghi bellissimi, dai colori e sapori intensi, verso il paesaggio costiero ionico, tra suggestive dune ricoperte di macchia mediterranea, davanti al blu intenso dello Ionio.
Si può soggiornare in uno dei tanti alloggi sulla costa come gli Hotel Genova.

Di Silvia Buono

Dal Tirreno allo Jonio

capo vaticano
Entusiasmante per gli amanti del mare, attraente per gli appassionati dei paesaggi rurali, questo itinerario riunisce una grande varietà di luoghi incantevoli, posti lungo l’arco del crinale che separa il Tirreno dallo Ionio.
Tropea, splendido e rinomato centro turistico che sorge su un promontorio di arenaria, è una sintesi di arte, storia e natura. Località già frequentata in era preistorica, fu città greca, poi romana e infine fiorente centro in epoca medievale. A quel tempo, risale la cattedrale, con un porticato che la unisce al palazzo Vescovile, nella cui cappella si ammirano affreschi trecenteschi. Con una piacevole passeggiata per le vie del paese, si arriva al belvedere, per ammirare la piccola cala, chiusa dal promontorio della chiesa di Santa Maria dell’Isola e il panorama della riviera.
Da Tropea, seguendo la litoranea verso sud, tra giardini e agrumeti profumatissimi, si giunge a Capo Vaticano. Da qui, si ammirano paesaggi di incomparabile bellezza. Il promontorio, proteso in un mare dalla limpidezza cristallina, digrada verso la spiaggia, e nelle serate estive, il profilo delle Eolie, ritagliato nel cielo rosso del tramonto, offre uno spettacolo indimenticabile.
Rientrando a Tropea, seguendo sempre la strada costiera, si incontrano tre rinomate stazioni balneari: Parghelia e Zambrone, con ampie spiagge sabbiose, e Briatico, con la bella scogliera e splendidi fondali.
Da Vibo Marina, si va verso l’interno, a Vibo Valentia, su di un altopiano coltivato ad agrumeti. Le sue origini sono antichissime. Appena fuori la città, sono visibili le rovine della greca Hipponion, i cui reperti sono esposti nel Museo Archeologico Nazionale. La mole del castello aragonese si staglia nel cielo e dal belvedere, si ammira un panorama che spazia dall’Etna alle Eolie.
Ultimo centro costiero sul golfo di Sant’Eufemia, è Pizzo. In posizione suggestiva, con le abitazioni a picco sul mare.
Si lascia il mare con i vivaci paesaggi costieri, per addentrarsi verso l’interno, dove una sensazione di quiete e serenità avvolge il visitatore che si inoltra in queste conche verdeggianti. Si giunge a San Nicola di Crissa, si passa per Vallelonga, Simbario e Spadola, fino ad arrivare a Serra San Bruno, noto luogo di villeggiatura, immerso in una natura genuina.
Il viaggio continua per altri luoghi bellissimi, dai colori e sapori intensi, verso il paesaggio costiero ionico, tra suggestive dune ricoperte di macchia mediterranea, davanti al blu intenso dello Ionio.
Si può soggiornare in uno dei tanti alloggi sulla costa come gli Hotel Genova.

Di Silvia Buono

lunedì 17 gennaio 2011

L’Isola di Dino continua a stupire con una meravigliosa risorsa… IL MIRTO

mirto
<< “il Mirto dell’Isola di Dino”  oltre ad essere unico nel suo genere per le sue rare e particolari proprietà è un’altra importante risorsa che l’Isola di Dino offre per la sua promozione e quella dell’intero comprensorio circostante>>
Iniziativa fortemente voluta da Matteo Cassiano amministratore unico dell’Isola di Dino club s.r.l., che, grazie alla collaborazione di professionisti, commercianti e artigiani locali ha personalmente studiato e pianificato una serie di trasformazioni del frutto che da millenni nasce spontaneamente sull’isola di fronte lo spettacolare scenario di Praia a Mare.
Grazie all’accordo reso disponibile dall’isola di dino club, i trasformatori locali del prodotto sono già a lavoro per la realizzazione del liquore al mirto dell’Isola di Dino e dei biscotti ripieni di marmellata, che da quest’anno si potranno apprezzare in tutte le iniziative promosse dell’isola di dino club che attraverso una campagna di comunicazione dedicata al comprensorio, continuerà a far conoscere questa importante risorsa con numerose degustazioni già in programma per tutto il 2011.
 Alcuni esclusivi prodotti derivati dal mirto dell’Isola di Dino saranno ufficialmente pronti per il mese prossimo e sarà possibile degustarli in occasione della Borsa Internazione del Turismo che si terrà a Milano dal 17 febbraio p.v. Inoltre, attraverso delle proiezioni audio/visive sarà possibile visionare tutte le fasi di raccolta e produzione.  
<< L’isola di Dino dunque, oltre alle sue bellezze di incommensurabile valore ambientale, attraverso la produzione di diversi prodotti particolarmente tipici e caratteristici  offre la possibilità di essere protagonista con un risultato di altissima qualità e pregio>>
La missione è quella di sfruttare le ottime proprietà e potenzialità di questo frutto, noto sin dall’antichità, e nel contempo studiare nuovi modelli di business e comunicazione attraverso un preventivo studio di marketing.
<< Il Liquore e i biscotti sono soltanto l’inizio verso una serie di Trasformazioni del frutto, infatti, dopo uno studio effettuato presso l’università Tor Vergata di Roma, sono fermamente convinto che le straordinarie e particolari proprietà del frutto possono essere utilizzate nella cosmetica, nello studio di medicine officinali e terapie omeopatiche a base di Mirto>>
<< L’esposizione dell’Isola, le peculiarità del terreno, l’assoluta mancanza di influenza di traffico e  l’assoluta assenza di trattamenti alle piante, permette alla bacca isolana una migliore resa dal punto di vista della raccolta ed una particolare grandezza e rotondità della bacca, questi sono alcuni dei tanti motivi che caratterizzano l’originalità e la purezza del frutto con un risultato assolutamente genuino >>
Inoltre, per garantire un assoluto rispetto della pianta ed un sicuro rinnovo del frutto, la bacca è stata raccolta con metodi non intensivi ma con una paziente raccolta a mano bacca per bacca.
“Isola di Dino – mirto” è un abbinamento storico e compare in numerose leggende, infatti il nome “Dino” dato all’isola sin dall’antichità, è presumibilmente derivato dal nome “Aedine”, tempio dedicato alla dea Venere che si presuppone si trovasse sulla sommità dell’isola, ed infatti fin dall'antichità il mirto è stato consacrato alle divinità dell'amore e della bellezza. La pianta di Mirto era considerata sacra a Venere, forse per il candido colore dei suoi fiori, simbolo della verginità, bellezza ed amore puro;
<< Sono fermamente convinto che “il mirto dell’Isola di Dino” ha tutti i requisiti per essere riconosciuto come prodotto tipico del luogo e grazie a questa nuova fase di produzione e promozione può rappresentare uno dei tanti elementi propulsori che necessariamente devono essere sviluppati

L’Isola di Dino continua a stupire con una meravigliosa risorsa… IL MIRTO

mirto
<< “il Mirto dell’Isola di Dino”  oltre ad essere unico nel suo genere per le sue rare e particolari proprietà è un’altra importante risorsa che l’Isola di Dino offre per la sua promozione e quella dell’intero comprensorio circostante>>
Iniziativa fortemente voluta da Matteo Cassiano amministratore unico dell’Isola di Dino club s.r.l., che, grazie alla collaborazione di professionisti, commercianti e artigiani locali ha personalmente studiato e pianificato una serie di trasformazioni del frutto che da millenni nasce spontaneamente sull’isola di fronte lo spettacolare scenario di Praia a Mare.
Grazie all’accordo reso disponibile dall’isola di dino club, i trasformatori locali del prodotto sono già a lavoro per la realizzazione del liquore al mirto dell’Isola di Dino e dei biscotti ripieni di marmellata, che da quest’anno si potranno apprezzare in tutte le iniziative promosse dell’isola di dino club che attraverso una campagna di comunicazione dedicata al comprensorio, continuerà a far conoscere questa importante risorsa con numerose degustazioni già in programma per tutto il 2011.
 Alcuni esclusivi prodotti derivati dal mirto dell’Isola di Dino saranno ufficialmente pronti per il mese prossimo e sarà possibile degustarli in occasione della Borsa Internazione del Turismo che si terrà a Milano dal 17 febbraio p.v. Inoltre, attraverso delle proiezioni audio/visive sarà possibile visionare tutte le fasi di raccolta e produzione.  
<< L’isola di Dino dunque, oltre alle sue bellezze di incommensurabile valore ambientale, attraverso la produzione di diversi prodotti particolarmente tipici e caratteristici  offre la possibilità di essere protagonista con un risultato di altissima qualità e pregio>>
La missione è quella di sfruttare le ottime proprietà e potenzialità di questo frutto, noto sin dall’antichità, e nel contempo studiare nuovi modelli di business e comunicazione attraverso un preventivo studio di marketing.
<< Il Liquore e i biscotti sono soltanto l’inizio verso una serie di Trasformazioni del frutto, infatti, dopo uno studio effettuato presso l’università Tor Vergata di Roma, sono fermamente convinto che le straordinarie e particolari proprietà del frutto possono essere utilizzate nella cosmetica, nello studio di medicine officinali e terapie omeopatiche a base di Mirto>>
<< L’esposizione dell’Isola, le peculiarità del terreno, l’assoluta mancanza di influenza di traffico e  l’assoluta assenza di trattamenti alle piante, permette alla bacca isolana una migliore resa dal punto di vista della raccolta ed una particolare grandezza e rotondità della bacca, questi sono alcuni dei tanti motivi che caratterizzano l’originalità e la purezza del frutto con un risultato assolutamente genuino >>
Inoltre, per garantire un assoluto rispetto della pianta ed un sicuro rinnovo del frutto, la bacca è stata raccolta con metodi non intensivi ma con una paziente raccolta a mano bacca per bacca.
“Isola di Dino – mirto” è un abbinamento storico e compare in numerose leggende, infatti il nome “Dino” dato all’isola sin dall’antichità, è presumibilmente derivato dal nome “Aedine”, tempio dedicato alla dea Venere che si presuppone si trovasse sulla sommità dell’isola, ed infatti fin dall'antichità il mirto è stato consacrato alle divinità dell'amore e della bellezza. La pianta di Mirto era considerata sacra a Venere, forse per il candido colore dei suoi fiori, simbolo della verginità, bellezza ed amore puro;
<< Sono fermamente convinto che “il mirto dell’Isola di Dino” ha tutti i requisiti per essere riconosciuto come prodotto tipico del luogo e grazie a questa nuova fase di produzione e promozione può rappresentare uno dei tanti elementi propulsori che necessariamente devono essere sviluppati

venerdì 14 gennaio 2011

Norvegia: Festival dell'aurora boreale : Viaggiatori e turisti

norvegia-aurora-boreale-470.jpgL'Aurora boreale è uno dei fenomeni naturali che più mi affascinano. Ecco perché ne parlo spesso nel mio blog. Se siete appassionati come me, sarete felici di sapere che dal 28 gennaio al 5 febbraio nella cittadina di Tromsø, in Norvegia, si svolge l'annuale Northern Light Festival, un festival dedicato all'aurora boreale, che ormai si festeggia da 24 anni. Tromsø è uno dei luoghi migliori in Europa dove è possibile ammirare gli affascinanti lampi di luce colorati che illuminano la buia notte artica. E più precisamente tra il 65° e il 72° parallelo di latitudine, in prossimità del polo geomagnetico.

Il festival è un'occasione anche per visitare la città che ha mantenuto la propria architettura storica. Si possono visitare la cattedrale e l'università più a nord del mondo, oltre all'Osservatorio, al Planetarium e ai tanti musei che la città norvegese negli anni ha dedicato al Polo Nord e alle sue esplorazioni. Il grande spettacolo celeste si osserva molto bene proprio in queste settimane fino al mese di marzo. Se non temete le temperature polari, ecco un viaggio da fare almeno una volta nella vita. "

Norvegia: Festival dell'aurora boreale : Viaggiatori e turisti

norvegia-aurora-boreale-470.jpgL'Aurora boreale è uno dei fenomeni naturali che più mi affascinano. Ecco perché ne parlo spesso nel mio blog. Se siete appassionati come me, sarete felici di sapere che dal 28 gennaio al 5 febbraio nella cittadina di Tromsø, in Norvegia, si svolge l'annuale Northern Light Festival, un festival dedicato all'aurora boreale, che ormai si festeggia da 24 anni. Tromsø è uno dei luoghi migliori in Europa dove è possibile ammirare gli affascinanti lampi di luce colorati che illuminano la buia notte artica. E più precisamente tra il 65° e il 72° parallelo di latitudine, in prossimità del polo geomagnetico.

Il festival è un'occasione anche per visitare la città che ha mantenuto la propria architettura storica. Si possono visitare la cattedrale e l'università più a nord del mondo, oltre all'Osservatorio, al Planetarium e ai tanti musei che la città norvegese negli anni ha dedicato al Polo Nord e alle sue esplorazioni. Il grande spettacolo celeste si osserva molto bene proprio in queste settimane fino al mese di marzo. Se non temete le temperature polari, ecco un viaggio da fare almeno una volta nella vita. "

mercoledì 12 gennaio 2011

Qual'è la nuova meta vip? Jupiter Island

Jupiter Island
Se siete alla ricerca di una nuova destinazione esclusiva, ho una dritta da darvi. Prenotate subito a Jupiter Island, in Florida. L'hanno già scelta come meta delle vacanze molte celebrity, da Celine Dion a Tiger Woods, da Michael Jordan a Olivia Newton John.
Le star si sono fatte costruire splendide ville affacciate sul mare cristallino dei Caraibi, con vista sulle isole Bahamas. Jupiter Island si trova a nord di West Palm Beach, altra meta esclusiva frequentata dai vip negli Anni '90, ma ormai divenuta troppo 'popolare'. Questa località turistica offre splendide e infinite spiagge di sabbia bianca, circondate da una fitta foresta tropicale.
Il bello è che ci si può andare in qualunque stagione dell'anno, dato che la Florida è soprannominata The Sunny State, lo Stato del sole. Se siete stanchi di farvi rosolare dal sole a picco e volete sgranchirvi le gambe, potete fare il tour delle ville delle star proprio come si fa a Hollywood. Approfittate delle offerte dei voli e prenotate subito il vostro prossimo viaggio in Florida.

Qual'è la nuova meta vip? Jupiter Island

Jupiter Island
Se siete alla ricerca di una nuova destinazione esclusiva, ho una dritta da darvi. Prenotate subito a Jupiter Island, in Florida. L'hanno già scelta come meta delle vacanze molte celebrity, da Celine Dion a Tiger Woods, da Michael Jordan a Olivia Newton John.
Le star si sono fatte costruire splendide ville affacciate sul mare cristallino dei Caraibi, con vista sulle isole Bahamas. Jupiter Island si trova a nord di West Palm Beach, altra meta esclusiva frequentata dai vip negli Anni '90, ma ormai divenuta troppo 'popolare'. Questa località turistica offre splendide e infinite spiagge di sabbia bianca, circondate da una fitta foresta tropicale.
Il bello è che ci si può andare in qualunque stagione dell'anno, dato che la Florida è soprannominata The Sunny State, lo Stato del sole. Se siete stanchi di farvi rosolare dal sole a picco e volete sgranchirvi le gambe, potete fare il tour delle ville delle star proprio come si fa a Hollywood. Approfittate delle offerte dei voli e prenotate subito il vostro prossimo viaggio in Florida.

Quali sono le meraviglie architettoniche del 2011?

meraviglie-architettoniche
Se avete in programma un viaggio nel 2011, sappiate che alcune città stanno per cambiare il loro skyline, con lo zampino di alcuni architetti di fama mondiale, i cosiddetti archistar. Secondo una classifica pubblicata dal Corriere della Sera, sono ben sette le meraviglie architettoniche che sorgeranno quest'anno.
Opere mastodontiche, che potrebbero anche cambiare in peggio il look di alcune metropoli. Solo a Londra ne sorgeranno quattro: un nuovo grattacielo-cetriolo, il Cucumber, ideato dall'architetto inglese Robin Partington; il palazzo UBS a Broadgate, opera di Ken Shuttleworth; il condominio extralusso One Hyde Park, di Richard Rogers; la nuova hall della stazione di King's Cross del gruppo McAslan. E tutto questo senza contare che molte strutture sportive sono in fase di realizzazione e saranno terminate entro il 2012, anno delle Olimpiadi che si svolgeranno proprio nella capitale britannica.
Nel 2011 sorgerà anche il nuovo centro nello Stato del Nuovo Messico, Stati Uniti, adibito ai primi viaggi turistici nello spazio, realizzato da Norman Foster. Nella metropoli di Guangzhou, in Cina, si innalzerà il grattacielo che ospiterà l'International Finance Center, mentre a San Pietroburgo dovrebbe sorgere la torre Gazprom, la cui costruzione è stata molto contestata. Se siete appassionati di grattacieli ed edifici futuristici, restate connessi, di novità ce ne sono sempre tantissime.

Quali sono le meraviglie architettoniche del 2011?

meraviglie-architettoniche
Se avete in programma un viaggio nel 2011, sappiate che alcune città stanno per cambiare il loro skyline, con lo zampino di alcuni architetti di fama mondiale, i cosiddetti archistar. Secondo una classifica pubblicata dal Corriere della Sera, sono ben sette le meraviglie architettoniche che sorgeranno quest'anno.
Opere mastodontiche, che potrebbero anche cambiare in peggio il look di alcune metropoli. Solo a Londra ne sorgeranno quattro: un nuovo grattacielo-cetriolo, il Cucumber, ideato dall'architetto inglese Robin Partington; il palazzo UBS a Broadgate, opera di Ken Shuttleworth; il condominio extralusso One Hyde Park, di Richard Rogers; la nuova hall della stazione di King's Cross del gruppo McAslan. E tutto questo senza contare che molte strutture sportive sono in fase di realizzazione e saranno terminate entro il 2012, anno delle Olimpiadi che si svolgeranno proprio nella capitale britannica.
Nel 2011 sorgerà anche il nuovo centro nello Stato del Nuovo Messico, Stati Uniti, adibito ai primi viaggi turistici nello spazio, realizzato da Norman Foster. Nella metropoli di Guangzhou, in Cina, si innalzerà il grattacielo che ospiterà l'International Finance Center, mentre a San Pietroburgo dovrebbe sorgere la torre Gazprom, la cui costruzione è stata molto contestata. Se siete appassionati di grattacieli ed edifici futuristici, restate connessi, di novità ce ne sono sempre tantissime.

La nave di Minni e Topolino

nave-disney
Ha fatto il suo ingresso trionfale, accolta da meravigliosi fuochi d'artificio nel porto di Port Canaveral, in Florida, la nuova ammiraglia della Disney Cruise, la Disney Dream, una nave da 130mila tonnellate che può ospitare 4000 passeggeri e mille membri d'equipaggio. Ha viaggiato per oltre 6.500 miglia marine attraverso l'Oceano Atlantico lasciando il porto di Bremerhaven, in Germania, dove è stata costruita.
La nave vanta le prime montagne russe sull'acqua (le 'water coaster') e speciali oblò per osservare la vita sottomarina durante tutto il viaggio. Ci sono tre ristoranti, piscine (una apposita per i bambini gemelli e una per i teenager), sale giochi e quant'altro. Non mancano i divertimenti anche per i genitori, a partire dalla Spa. Naturalmente tutto all'interno della nave è ispirato al mondo delle favole e dei cartoon. L'ambiente è decisamente magico!
La Disney Dream è già la terza nave della compagnia, ma la prima degli ultimi dieci anni e, soprattutto, la più grande nel suo genere. Ne arriverà un'altra il prossimo mese di aprile, la Disney Fantasy. La nave farà rotta nei Caraibi alla volta delle isole Bahamas e le crociere dureranno dai due ai cinque giorni. Giusto per intenderci, il costo di una crociera di tre giorni per una famiglia di quattro persone si aggirerà intorno ai 1500 euro, ai quali, però, bisognerà aggiungere i voli. Cercate le offerte, ne vale davvero la pena!

La nave di Minni e Topolino

nave-disney
Ha fatto il suo ingresso trionfale, accolta da meravigliosi fuochi d'artificio nel porto di Port Canaveral, in Florida, la nuova ammiraglia della Disney Cruise, la Disney Dream, una nave da 130mila tonnellate che può ospitare 4000 passeggeri e mille membri d'equipaggio. Ha viaggiato per oltre 6.500 miglia marine attraverso l'Oceano Atlantico lasciando il porto di Bremerhaven, in Germania, dove è stata costruita.
La nave vanta le prime montagne russe sull'acqua (le 'water coaster') e speciali oblò per osservare la vita sottomarina durante tutto il viaggio. Ci sono tre ristoranti, piscine (una apposita per i bambini gemelli e una per i teenager), sale giochi e quant'altro. Non mancano i divertimenti anche per i genitori, a partire dalla Spa. Naturalmente tutto all'interno della nave è ispirato al mondo delle favole e dei cartoon. L'ambiente è decisamente magico!
La Disney Dream è già la terza nave della compagnia, ma la prima degli ultimi dieci anni e, soprattutto, la più grande nel suo genere. Ne arriverà un'altra il prossimo mese di aprile, la Disney Fantasy. La nave farà rotta nei Caraibi alla volta delle isole Bahamas e le crociere dureranno dai due ai cinque giorni. Giusto per intenderci, il costo di una crociera di tre giorni per una famiglia di quattro persone si aggirerà intorno ai 1500 euro, ai quali, però, bisognerà aggiungere i voli. Cercate le offerte, ne vale davvero la pena!

Mosca: aperto museo-bunker sovietico

mosca-bunker
Si trova a Mosca, 18 piani sotto terra, il segretissimo Bunker 42, oggi trasformato in museo. Fu costruito ai tempi della Guerra Fredda per l'uso militare sovietico, ma, poiché non veniva più usato, venne messo all'asta. Si trova nei pressi della fermata della metropolitana di Taganskaya (a meno di 4 km dalla celebre Piazza Rossa), alla quale è collegata da svariati tunnel.
All'interno dell'ex bunker, rivestito di pareti a prova di bomba, si snodano chilometri e chilometri di corridoi collegati tra loro a destra e sinistra ma anche sopra e sotto tramite scalinate. Non mancano gli uffici del KGB, le prigioni in cui venivano rinchiuse le spie e sirene in ogni tunnel per dare l'allarme.
Il museo oggi è aperto a tutti coloro che desiderano approfondire le proprie conoscenze relative alla Guerra Fredda e alla storia in generale (sconsigliato a chi soffre di claustrofobia!). L'ingresso per gli stranieri costa tra 1200 e i 2000 Rubli (pari a 29 e 50 Euro), mentre ai russi costa la metà. Si organizzano solo visite guidate in inglese, francese, spagnolo e tedesco, ma non ancora in italiano. Se ci andiamo tutti magari aggiungono anche la nostra bellissima lingua, no?

Mosca: aperto museo-bunker sovietico

mosca-bunker
Si trova a Mosca, 18 piani sotto terra, il segretissimo Bunker 42, oggi trasformato in museo. Fu costruito ai tempi della Guerra Fredda per l'uso militare sovietico, ma, poiché non veniva più usato, venne messo all'asta. Si trova nei pressi della fermata della metropolitana di Taganskaya (a meno di 4 km dalla celebre Piazza Rossa), alla quale è collegata da svariati tunnel.
All'interno dell'ex bunker, rivestito di pareti a prova di bomba, si snodano chilometri e chilometri di corridoi collegati tra loro a destra e sinistra ma anche sopra e sotto tramite scalinate. Non mancano gli uffici del KGB, le prigioni in cui venivano rinchiuse le spie e sirene in ogni tunnel per dare l'allarme.
Il museo oggi è aperto a tutti coloro che desiderano approfondire le proprie conoscenze relative alla Guerra Fredda e alla storia in generale (sconsigliato a chi soffre di claustrofobia!). L'ingresso per gli stranieri costa tra 1200 e i 2000 Rubli (pari a 29 e 50 Euro), mentre ai russi costa la metà. Si organizzano solo visite guidate in inglese, francese, spagnolo e tedesco, ma non ancora in italiano. Se ci andiamo tutti magari aggiungono anche la nostra bellissima lingua, no?

domenica 9 gennaio 2011

Quali sono le migliori offerte di viaggio del 2011?

barcellona-fontana-magica
Finite le feste, fioccano le offerte low cost. Le compagnie aeree (e non solo le cosiddette no frills ma anche le compagnie di bandiera) hanno dato il via a promozioni speciali, forse le più convenienti dell’anno. E’ il mese di gennaio, infatti, il periodo migliore per partire, se potete permettervelo ovviamente. Oltre ai prezzi stracciati, i turisti che visitano le capitali europee si riducono drasticamente ed è più piacevole girare.

Abbiamo selezionato dieci mete imperdibili a meno di 100 euro. Mete vicine, per trascorrere anche solo un weekend d’inverno.
1. Barcellona. Si vola a partire da 6 euro. Se siete già stati decine di volte a Barça, forse non avete mai avuto occasione di vedere la ‘fontana magica’. Si trova sulla Collina del Montjüc, in Avenida de la Reina Maria Cristina. Ma la città catalana è anche la meta ideale per i divertimenti notturni.
2. Marrakech. Si vola in Marocco con 10 euro. Un weekend è l’ideale per visitare una delle quattro città imperiali del Marocco. Non perdetevi un giro nel suq e un trattamento relax in un hammam.
3. Lione. A partire 19,99 euro. La piccola Parigi è ancora più vicina con le nuove tratte da Milano Malpensa e Roma Ciampino. Salite sulle colline della Fourvière e della Croix-Rousse e fate tappa in un tipico bouchon per assaggiare le specialità di Lione, capitale della gastronomia francese.
4. Madrid. I voli partono da 33 euro. La capitale della Spagna è sempre uno spettacolo da vedere. Se non avete fatto in tempo a visitare il museo del Prado l’ultima volta che ci siete stati, ecco l’occasione giusta per farlo. Fino al 13 febbraio è in calendario una mostra su Renoir. Da non perdere.
5. Londra. Le offerte partono da 57 euro. Con l’annuncio del fidanzamento tra William e Kate la capitale britannica s’è data una sferzata. I negozi si souvenir sono già zeppi di gadget con le immagini dei promessi sposi. Non potete andare a Londra senza tornare con un oggetto di porcellana fine.
6. Stoccolma. Si può viaggiare con 68 euro. Se siete filo-ecologisti, questa è la vostra città. Stoccolma, infatti, è stata nominata la prima capitale verde d’Europa. Anche con il gelo invernale, potete girarla in bicicletta lungo le numerose piste ciclabili.
7. Copenhagen. Le offerte partono da 69 euro. E’ stata una delle mete più gettonate dello scorso anno e, se ancora non siete stati, non potete farvela sfuggire. Una carezza alla Sirenetta vi porterà fortuna lungo tutto l’arco dell’anno. Non ne avete bisogno?
8. Oslo. Le offerte partono da 71 euro. Forse non tutti sanno che Oslo è una delle città più trasgressive d’Europa. Se è questo ciò che cercate, fate la valigia e partite subito.
9. Göteborg. Si vola da 79 euro. Nella Svezia meridionale, è uno dei porti più importanti del continente. Molti turisti italiani l’hanno scoperta recentemente e di cose da vedere ce ne sono parecchie: dai teatri ai musei ai parchi.
10. Francoforte. A partire da 99 euro. E’ una delle destinazioni più amate dagli italiani. Se decidete di trascorrerci un weekend, una delle prime cose da fare è salire sul Duomo. Chi riesce a scalare i suoi 325 gradini viene premiato con un panorama incantevole sul centro della città e sul suo skyline

Quali sono le migliori offerte di viaggio del 2011?

barcellona-fontana-magica
Finite le feste, fioccano le offerte low cost. Le compagnie aeree (e non solo le cosiddette no frills ma anche le compagnie di bandiera) hanno dato il via a promozioni speciali, forse le più convenienti dell’anno. E’ il mese di gennaio, infatti, il periodo migliore per partire, se potete permettervelo ovviamente. Oltre ai prezzi stracciati, i turisti che visitano le capitali europee si riducono drasticamente ed è più piacevole girare.

Abbiamo selezionato dieci mete imperdibili a meno di 100 euro. Mete vicine, per trascorrere anche solo un weekend d’inverno.
1. Barcellona. Si vola a partire da 6 euro. Se siete già stati decine di volte a Barça, forse non avete mai avuto occasione di vedere la ‘fontana magica’. Si trova sulla Collina del Montjüc, in Avenida de la Reina Maria Cristina. Ma la città catalana è anche la meta ideale per i divertimenti notturni.
2. Marrakech. Si vola in Marocco con 10 euro. Un weekend è l’ideale per visitare una delle quattro città imperiali del Marocco. Non perdetevi un giro nel suq e un trattamento relax in un hammam.
3. Lione. A partire 19,99 euro. La piccola Parigi è ancora più vicina con le nuove tratte da Milano Malpensa e Roma Ciampino. Salite sulle colline della Fourvière e della Croix-Rousse e fate tappa in un tipico bouchon per assaggiare le specialità di Lione, capitale della gastronomia francese.
4. Madrid. I voli partono da 33 euro. La capitale della Spagna è sempre uno spettacolo da vedere. Se non avete fatto in tempo a visitare il museo del Prado l’ultima volta che ci siete stati, ecco l’occasione giusta per farlo. Fino al 13 febbraio è in calendario una mostra su Renoir. Da non perdere.
5. Londra. Le offerte partono da 57 euro. Con l’annuncio del fidanzamento tra William e Kate la capitale britannica s’è data una sferzata. I negozi si souvenir sono già zeppi di gadget con le immagini dei promessi sposi. Non potete andare a Londra senza tornare con un oggetto di porcellana fine.
6. Stoccolma. Si può viaggiare con 68 euro. Se siete filo-ecologisti, questa è la vostra città. Stoccolma, infatti, è stata nominata la prima capitale verde d’Europa. Anche con il gelo invernale, potete girarla in bicicletta lungo le numerose piste ciclabili.
7. Copenhagen. Le offerte partono da 69 euro. E’ stata una delle mete più gettonate dello scorso anno e, se ancora non siete stati, non potete farvela sfuggire. Una carezza alla Sirenetta vi porterà fortuna lungo tutto l’arco dell’anno. Non ne avete bisogno?
8. Oslo. Le offerte partono da 71 euro. Forse non tutti sanno che Oslo è una delle città più trasgressive d’Europa. Se è questo ciò che cercate, fate la valigia e partite subito.
9. Göteborg. Si vola da 79 euro. Nella Svezia meridionale, è uno dei porti più importanti del continente. Molti turisti italiani l’hanno scoperta recentemente e di cose da vedere ce ne sono parecchie: dai teatri ai musei ai parchi.
10. Francoforte. A partire da 99 euro. E’ una delle destinazioni più amate dagli italiani. Se decidete di trascorrerci un weekend, una delle prime cose da fare è salire sul Duomo. Chi riesce a scalare i suoi 325 gradini viene premiato con un panorama incantevole sul centro della città e sul suo skyline

martedì 4 gennaio 2011

Nel 2011 non ci saranno "ponti" per le vacanze

Ci sono notizie che non vorremmo mai ricevere. Specialmente in questo rimasuglio di vacanza, di struscio in centro, con il cotechino e le lenticchie che ancora fanno la rumba nello stomaco e il ricordo delle feste che diventa nostalgia. Ecco, a proposito di feste, il drammatico dispaccio dell'Ansa delle 13.06: «Turismo: 2011, ponti, all'asciutto mini-vacanzieri».
Il problema è che il 2011, pur non essendo bisesto, è comunque funesto e colpisce l'usanza tutta italiana del gioco a scacchi delle vacanze: piazzo un giorno di ferie al punto giusto e scacco: sto in vacanza quattro giorni. Un ponte, appunto. Invece il 2011 è un anno avaro: in dodici mesi solo sette festività fuori dal weekend e tre di queste di lunedì. Il 25 aprile, tanto per capirci, è il Lunedì dell'Angelo, già festa di suo. E il primo maggio, domenica, la gita fuori porta si divora quella già prevista dal dì di festa.

Rimane da sfruttare giovedì 2 giugno, ma la Festa della Repubblica, come spinta per il ponte non ha lo stesso fascino del 25 aprile e del primo maggio. Anche come festa in sé, veramente, infatti l'avevano degradata fino all'intervento del presidente Ciampi, una decina d'anni fa. Sarà che giugno ha già il sapore dell'estate e le vacanze a questo punto la gente le vuole lunghe. Ferragosto è un lunedì e normalmente, quella, è l'unica settimana in cui quasi tutti abbassano la saracinesca. Ci si riprende un po' con il 1 novembre martedì e l'8 dicembre giovedì: a Milano, con il 7 Sant'Ambrogio si può organizzare una bella sciata. Però, nel finale, l'avaro di ponti 2011 si riprende tutto con gli interessi: Natale è domenica, il 31 è sabato, l'1 gennaio 2012 è di nuovo domenica. Secondo i sondaggi, il 49 per cento degli italiani utilizza lo strumento delle vacanze ridotte per via del poco tempo libero a disposizione dal lavoro 86 per cento; perché con questi brevi blitz si possono vedere posti diversi 73 per cento; perché in questo modo si risparmia 71 per cento. C'è chi si abbandona a un momento romantico con il marito o fidanzato 26 per cento, magari lasciando a qualcuno i figli o semplicemente se la spassa con amici e/o colleghi 29 per cento.

L'eclissi del ponte nel 2011, però, non colpisce solo un modello di comportamento. Il ponte non è solo l'esaltazione della civiltà italiana dell'arrangiarsi, dell'antica arte del massimo risultato più giorni di vacanza con il minimo sforzo un giorno di ferie. Non è solo il deleterio sistema per lavorare di meno. No, è anche qualcosa di diverso. Discende dall'antico lunario delle nostre feste, dalla tradizione delle ricorrenze religiose o laiche che fossero che riunivano le famiglie e spesso coincidevano con grandi tavolate di piatti tipici del periodo. O altre usanze. In Liguria, con l'arrivo della primavera, il 25 aprile e il primo maggio, si saliva in collina a raccogliere i narcisi. Più avanti il ponte è diventato il simbolo dell'industrializzazione del nostro Paese, dell'auto, del boom, della gita fuori porta, della casa al mare, al lago, in montagna, della breve ma intensa vacanza figlia di un benessere conquistato con molti sacrifici. E ora mentre la crisi non ci lascia, un anno avaro e disparo ce li riduce all'osso, quasi suggerendoci, se non ce ne fossimo già accorti, che non c'è più nulla per cui divertirsi. E invece no, ribelliamoci: sfruttiamo al massimo i ponti disponibili, facciamo finta di partire, anche se non ci muoviamo, stiamo a casa ma come se andassimo fuori città: scopriamo chi ci vive accanto e di cui magari ignoriamo l'esistenza, diventiamo turisti nelle nostre strade. Insomma, facciamo il ponte anche se non c'è. Inganniamo il 2011, tanto dura solo un anno. Poi arriverà il 2012 e sarà di nuovo sciambola speriamo.

Nel 2011 non ci saranno "ponti" per le vacanze

Ci sono notizie che non vorremmo mai ricevere. Specialmente in questo rimasuglio di vacanza, di struscio in centro, con il cotechino e le lenticchie che ancora fanno la rumba nello stomaco e il ricordo delle feste che diventa nostalgia. Ecco, a proposito di feste, il drammatico dispaccio dell'Ansa delle 13.06: «Turismo: 2011, ponti, all'asciutto mini-vacanzieri».
Il problema è che il 2011, pur non essendo bisesto, è comunque funesto e colpisce l'usanza tutta italiana del gioco a scacchi delle vacanze: piazzo un giorno di ferie al punto giusto e scacco: sto in vacanza quattro giorni. Un ponte, appunto. Invece il 2011 è un anno avaro: in dodici mesi solo sette festività fuori dal weekend e tre di queste di lunedì. Il 25 aprile, tanto per capirci, è il Lunedì dell'Angelo, già festa di suo. E il primo maggio, domenica, la gita fuori porta si divora quella già prevista dal dì di festa.

Rimane da sfruttare giovedì 2 giugno, ma la Festa della Repubblica, come spinta per il ponte non ha lo stesso fascino del 25 aprile e del primo maggio. Anche come festa in sé, veramente, infatti l'avevano degradata fino all'intervento del presidente Ciampi, una decina d'anni fa. Sarà che giugno ha già il sapore dell'estate e le vacanze a questo punto la gente le vuole lunghe. Ferragosto è un lunedì e normalmente, quella, è l'unica settimana in cui quasi tutti abbassano la saracinesca. Ci si riprende un po' con il 1 novembre martedì e l'8 dicembre giovedì: a Milano, con il 7 Sant'Ambrogio si può organizzare una bella sciata. Però, nel finale, l'avaro di ponti 2011 si riprende tutto con gli interessi: Natale è domenica, il 31 è sabato, l'1 gennaio 2012 è di nuovo domenica. Secondo i sondaggi, il 49 per cento degli italiani utilizza lo strumento delle vacanze ridotte per via del poco tempo libero a disposizione dal lavoro 86 per cento; perché con questi brevi blitz si possono vedere posti diversi 73 per cento; perché in questo modo si risparmia 71 per cento. C'è chi si abbandona a un momento romantico con il marito o fidanzato 26 per cento, magari lasciando a qualcuno i figli o semplicemente se la spassa con amici e/o colleghi 29 per cento.

L'eclissi del ponte nel 2011, però, non colpisce solo un modello di comportamento. Il ponte non è solo l'esaltazione della civiltà italiana dell'arrangiarsi, dell'antica arte del massimo risultato più giorni di vacanza con il minimo sforzo un giorno di ferie. Non è solo il deleterio sistema per lavorare di meno. No, è anche qualcosa di diverso. Discende dall'antico lunario delle nostre feste, dalla tradizione delle ricorrenze religiose o laiche che fossero che riunivano le famiglie e spesso coincidevano con grandi tavolate di piatti tipici del periodo. O altre usanze. In Liguria, con l'arrivo della primavera, il 25 aprile e il primo maggio, si saliva in collina a raccogliere i narcisi. Più avanti il ponte è diventato il simbolo dell'industrializzazione del nostro Paese, dell'auto, del boom, della gita fuori porta, della casa al mare, al lago, in montagna, della breve ma intensa vacanza figlia di un benessere conquistato con molti sacrifici. E ora mentre la crisi non ci lascia, un anno avaro e disparo ce li riduce all'osso, quasi suggerendoci, se non ce ne fossimo già accorti, che non c'è più nulla per cui divertirsi. E invece no, ribelliamoci: sfruttiamo al massimo i ponti disponibili, facciamo finta di partire, anche se non ci muoviamo, stiamo a casa ma come se andassimo fuori città: scopriamo chi ci vive accanto e di cui magari ignoriamo l'esistenza, diventiamo turisti nelle nostre strade. Insomma, facciamo il ponte anche se non c'è. Inganniamo il 2011, tanto dura solo un anno. Poi arriverà il 2012 e sarà di nuovo sciambola speriamo.