venerdì 30 aprile 2010

Calcio, mondiale 2010: Campagna contro il turismo sessuale

Una campagna contro il turismo sessuale è stata lanciata dalle autorità comunali di Mangaung, che ospiterà alcune partite del mondiale di calcio. In un comunicato ufficiale si sottolinea che in eventi importanti, come appunto il Mondiale, "si registra un aumento di attività illecite, di cui sono vittime soprattutto donne e bambini". Nella stessa nota si avverte che le prostitute "sono soggetti ad alto rischio di contagio di HIV/Aids in Sud Africa". Per tutta la durata della grande manifestazione sportiva le autorità comunali di Mangaung faranno allestire stand in cui sarà possibile avere materiale informativo, sottoporsi al test dell'HIV, rifornirsi di profilattici.

lunedì 26 aprile 2010

Mare e relax in Basilicata: alla Masseria Macchia & Relais San Pio

Il mare è a due passi. E c'è anche una spiaggia privata per stendersi al primo sole. Intorno ci sono solo il verde e il silenzio della campagna lucana: meta di rilassanti passeggiate, ma anche divertenti gite in mountain bike.
Non c'è bisogno di portarsi fin qui le biciclette: sono gìà a disposizione alla Masseria Macchia & Relais San Pio. Una fattoria di fine Ottocento appartata sulla costa jonica della Basilicata, dove gli ospiti sono accolti in camere e appartamenti ideali per famiglie con bambini, nascosti tra giganteschi eucalipti, acacie, oleandri e bouganville. Le aree comuni sono in antiche strutture: dalla hall, in un granaio restaurato, si accede al centro benessere, con piscina coperta, idromassaggio, sauna, bagno turco, docce tropicali aromatizzate, trattamenti viso e corpo con prodotti rigorosamente naturali, come i massaggi al miele di agrumi o all'olio di oliva biologico. Dagli orti della Masseria, frutta e verdure bio arrivano anche in cucina: alla Locanda delle Giare, il ristorante nell'agrumaia con tavoli all'aperto in una bellissima veranda, si gustano piatti mediterranei e antiche ricette lucane.

Oasi di charme e relax, ma anche comodo punto di partenza per gite culturali alla scoperta di alcune delle più famose attrazioni della Basilicata. Matera, con i suoi Sassi e le chiese rupestri patrimonio dell'Unesco, è a mezzora di auto dalla Masseria. Mentre l'area archeologica di Metaponto, a 5 km, si raggiunge comodamente in mountain bike. Tra le rovine dell'antica città della Magna Grecia spiccano quelle del tempio dorico dedicato ad Hera, note come “Tavole Palatine”. Ma ci sono anche i resti di altri edifici sacri, dell’agorà dedicata a Zeus, di un teatro del IV secolo a.C. e della lunga galleria a portici del Castro Romano. Oltre al Parco, è da visitare anche il Museo Archeologico, con manufatti, corredi funerari, ornamenti, anfore e ceramiche, dall'età preistorica al periodo tardoantico.

I ponti di primavera sono un'ottima occasione per un long weekend in Basilicata a prezzi vantaggiosi: dal 30 aprile al 2 maggio e dal 30 maggio al 2 giugno, la Masseria Macchia & Relais San Pio propone soggiorni relax di 2 notti con pensione completa; frutta fresca e drink di benvenuto in camera; accesso gratuito al centro benessere (massaggi e trattamenti esclusi); possibilità di late check-out (entro le 17), da 185 € a persona.

Info: Masseria Macchia & Relais San Pio Borgo rurale e SPA, C/da Macchia - Marina di Pisticci (MT), tel. 0835.58.21.93, www.naturgest.it. Prezzi: da 55 € a persona in doppia con pensione completa.

A Berlino per il Gallery Weekend

Oltre 170 istituzioni, tra musei e gallerie d'arte. Collezioni fra le più importanti al mondo, come quella del polacco Christian Boros che a Berlino ha ristrutturato un bunker antiaereo per accogliere lavori, fra gli altri, di Damien Hirst e Olafur Eliasson.
E record di visitatori: 14 milioni nei soli 17 musei statali nel 2009, più del doppio rispetto al decennio precedente. È il fermento artistico il vero motore di Berlino, una Montmartre del terzo millennio, dove si respira voglia di nuovo e di sperimentazione come nella Parigi d'inizio Novecento. Grazie ai numerosi voli low cost dalle principali città d’Italia (con Easyjet da 21,99 € a tratta, con Ryanair da 14,99 a tratta), l’occasione per scoprire la città può essere il Gallery Weekend Berlin, appuntamento clou della stagione, dal 30 aprile al 2 maggio, quando si inaugurano ben 40 mostre in altrettante gallerie cittadine (www.gallery-weekend-berlin.de).

Si può partire da Checkpoint Charlie, luogo simbolo della Guerra fredda, che fino alla caduta del Muro separava il quartiere sovietico di Mitte dall’americano Kreuzberg. Oggi in quest’area si trovano una sessantina di gallerie: Barbara Weiss (www.galeriebarbaraweiss.de) rappresenta autori noti come i maestri canadesi dell’arte multimediale Janet Cardiff e George Bures Miller, e per la rassegna ospita la doppia personale di John Miller e Mary Heilmann, lui scultore in odore di concettuale, lei pittrice di imprecise e colorate geometrie astratte. All’angolo tra Kochstrasse e Friedrichstrasse si trova invece la galleria di Gregor Podnar (tel. 0049.30.25.93.46. 51). Qui c’è grande attenzione per i talenti emergenti dell’ex Cortina di ferro, come lo sloveno Tobias Putrih. Per la Gallery Weekend Berlin, Podnar espone il giovane Ariel Schlesinger, classe 1980, dedito all’assemblage e all’objet trouvé. Al numero 68-71 di Charlottenstrasse c’è poi la Galerie Ulrich Fiedler (www.ulrichfiedler.com), specializzata negli autori del Bauhaus, dove acquistare arredi degli anni Trenta, grafiche, fotografie, libri.

Se si vuol restare nell’ambito delle arti applicate, bisogna spingersi un poco a est e raggiungere la galleria di Isabella Bortolozzi (www.bortolozzi.com), che ospita una raffinata mostra di tappeti disegnati da artisti affermati sulla scena mondiale, come Albert Oehlen e David Hammons, ma anche da emergenti come Sergej Jensen e Danh Vo. A due passi da Isabella Bortolozzi si apre lo spazio di Klosterfelde (www.klosterfelde.de), dove espone il canadese Michael Snow, ex musicista, poi dedicatosi al film sperimentale. La galleria rappresenta autori molto apprezzati dal mercato, come Rivane Neuenschwander e Vibeke Tandberg, oltre agli italiani Armin Linke e Liliana Moro.

Tocca poi esplorare il Mitte. Un vasto spazio degli anni Sessanta è dal 2008 la sede congiunta di Gisela Capitain e Friedrich Petzel (Karl-Marx-Allee 45), che in scuderia vantano autori come Kelly Walker, Monika Sosnowska o Seth Price. In occasione della rassegna berlinese si visita la personale dello statunitense Troy Brauntuch, virtuoso del pastello conte (grafite e argilla). Più a est, al numero 13 di Philippstrasse, c’è l’ameno giardinetto sul quale si affaccia il primo dei due spazi della Galleria Neu (www.galerieneu.net): in Germania rappresenta Francesco Vezzoli, ma lancia anche giovani under 30 come il newyorkese Nick Mauss, autore di ambiziose installazioni e di più agili opere bidimensionali. Un breve tratto a piedi e si entra all’Hamburger Bahnhof (Invalidenstrasse 50-51), ex stazione dei treni convertita nel 1996 all’arte contemporanea. Con i suoi 13mila metri quadri di superficie, è uno dei musei più grandi al mondo. Per una pausa c’è il ristorante gestito da Sarah Wiener (tel. 0049.30.70.71.36.50; menu da 25 €), nota in città per le schnitzel e la sachertorte.

La capitale stupisce anche sul fronte della gastronomia, persino nei ristoranti tradizionali come Borchardt (Französische Strasse 47, tel. 0049.30. 20.38.71.10) e Gambrinus (Linienstrasse 133, tel. 0049.30.28.26.043). Cucina etnica e ambiente informale al frequentatissimo vietnamita Monsieur Vuong (Alte Schönhauser Strasse 46, tel. 0049.30.99.29.69.24), mentre chi ha il gusto della sperimentazione può cenare al Margaux di Michael Hoffmann (Unter den Linden 78, tel. 0049.30.22.65.26.11). Per dormire in un ambiente adatto al clima d’avanguardia si sceglie l’Hotel Q! (Knesebeckstrasse 67, tel. 0049.30.81.00.660; doppia da 150 €) o l’Hotel Ku’ Damm 101, con una bella terrazza (Kurfürstendamm 101, tel. 0049.30.52.00.550; doppia da 90 €). Recente e con tariffe low cost l’Adagio City Aparthotel Berlin Kurfürstendamm, un confortevole 3 stelle dal décor contemporaneo (Lietzenburger Strasse 89, tel. 0049.30.81.82.58.49; doppia da 85 €).

domenica 25 aprile 2010

Il museo del Martinitt: tra memoria e multimedia.

di Letizia Cugnetto
“La memoria non è ciò che ricordiamo ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare”, così la definì Octavio Paz, il messicano premio Nobel per la letteratura nel 1990.
Poco più di un anno fa, esattamente il 19 Gennaio del 2009, ha aperto le porte al pubblico il Museo Martinitt e Stelline, un luogo ricco di memoria e di vita per la città di Milano.

Con il nome Martinitt e Stelline si indicavano gli orfani, rispettivamente, maschi e femmine, che dal 1528 avevano abitato quel luogo: infatti, per cinque secoli questo museo della memoria, è stato un orfanotrofio, al quale si poteva essere ammessi solo se si possedevano particolari requisiti e dopo essere stati sottoposti ad un esame scrupoloso da parte della direzione; un edificio, che rivestì un ruolo sociale fondamentale per l’epoca passata e per la città meneghina.
L’importanza di questo posto è duplice, poiché, oltre ad essere custode di un tempo che non c’è più, a raccontare la storia della gioventù di allora, del suo quotidiano, dallo studio alle attività professionali, è un esempio virtuoso di utilizzo delle nuove tecnologie nelle strutture museali.
I visitatori, infatti, sono coinvolti in prima persona, hanno l’occasione di interagire a pieno col museo, avendo la possibilità di sfogliare i documenti dell’epoca, leggere i brani che venivano proposti ai bambini, ascoltare le loro emozioni e le richieste contenute nelle lettere indirizzate ai parenti o al direttore, in una società altamente gerarchizzata, come quella ottocentesca.
Il tutto in un percorso accattivante, in cui è possibile immedesimarsi completamente, sedendosi tra i banchi di scuola, diventando di nuovo scolari e rispondendo alle domande di geografia, storia ed italiano ai tempi dell’Unità d’Italia.
Il fascino rivestito dal Martinitt sta proprio nell’aver ricercato un linguaggio semplice e particolare, per diffondere il patrimonio culturale e creare un rapporto stimolante tra visitatore e museo, attraverso le nuove tecnologia, grazie ai numerosi video e ai pannelli touch screen.
Ma per capire a fondo cosa sia questo luogo e come parli al cuore dell’individuo, è necessario visitarlo per scoprire i segreti racchiusi tra le sue mura.
Aperto da martedì a sabato
Dalle 10.30 alle18. 30
Corso Magenta, 57 Milano
info@museomartinittestelline.it

giovedì 22 aprile 2010

Ancora sul turismo del Vino: Tra Sogno e Bisogno

 di Antonio Oliva
LA MIA PERSONALE esperienza nel collaborare all’organizzazione di CANTINE APERTE 2010 
 IN TOSCANA

Vi voglio rendervi partecipi dell’evento più rappresentativo,a cui partecipo e collaboro per l’edizione 2010, si tratta di Cantine Aperte è un evento che coinvolge migliaia di appassionati in tutta Italia, dove il protagonista in assoluto è il vino, con i suoi produttori e i suoi territori.
Nell’ultima domenica di maggio, le cantine vinicole socie del Movimento Turismo del Vino accolgono i loro eno-turisti, favorendo un contatto diretto con appassionati e semplici curiosi.
Questa tradizione è molto solida e sentita in Toscana e ritengo che la partecipazione degli eno-curiosi sarà altissima…
Vi esorto a viverla!
(www.movimentoturismodelvino.it)

Pronti, partenza, Expo: vacanze a Shanghai

Da Mao al lusso. È questa la profonda mutazione della città in vista dell’Expo 2010 lungo il fiume Huangpu. Il 30 aprile Plácido Domingo e il Cirque du Soleil, con altri artisti internazionali, inaugurano la manifestazione, aperta al pubblico dall’1/5 al 31/10.
Il padiglione italiano, progettato dall’architetto Giampaolo Imbrighi, con la pianta quadrata di 3600 mq, per un’altezza di 18 metri, rende omaggio alla città di Shanghai, ma anche al famoso gioco che prende il suo nome, con la struttura di uno speciale cemento che fa filtrare la luce.

Con il cambio favorevole (1 € = 9/10 yuan) la Cina smart e chic è ancora più vicina. Sul Bund, il maestoso lungofiume, palazzi neoclassici e déco perfettamente ristrutturati ospitano locali e ritrovi di tendenza, come M on the Bund (The Bund 5, tel. 0086.21.63.50.99.88), ristorante con cucina fusion al settimo piano e vista sullo skyline, futuribile e colorato come un videogioco. È Lujiazui, cuore pulsante di Pudong, dove in pochi anni sono spuntati dal nulla i più famosi grattacieli dell’Asia. C’è lo Shanghai World Finance Center (492 metri), chiamato il cavatappi per la sua forma, dove si può salire fino al 97° e al 100° piano, per avere la città sotto i piedi (Century Avenue, Pudong New District, tel. 0086.21.68.77.78.78, www.swfc-observatory.com). Altissima anche la Jin Mao Tower: dai tavoli accanto alle vetrate del ristorante The Grill del Grand Hyatt Hotel, al 33° piano, fra aragoste e pesce cucinato a vista sulla griglia, si gode un panorama spettacolare (tel. 0086.21.50.47.12.34, www.shanghai.grand.hyatt.com).

Nel quartiere della Concessione Francese, grandi viali alberati e atmosfera branché, l’indirizzo giusto per memorabilia, d’epoca o moderne, del regime comunista, con la faccia di Mao e i manifesti di propaganda che spuntano su magliette, grembiuli per cucina, mug o quaderni, è Madame Mao’s Dowry (FuMin Lu 207, tel. 0086.21.54.03.35.51, www.madamemaosdowry.com). Fra i locali, lo Zen Café è ideale per una tazza di tè o un dolce goloso preparato al momento (Dong Ping Road 7-1, tel. 0086.21.64.37.73.90); per una cena informale c’è il ristorante vietnamita Pho Real, con le ceste appese al soffitto (FuMin Lu 166, tel. 0086.21.54.03.81.10). Sempre nella Concessione, un appartamento, nascosto in un palazzo che ricorda le atmosfere di film come Addio mia concubina, ospita la galleria d’arte 140sqm Gallery (1331 Fuxing Zhong Lu, appartamento n. 28, www.140sqm.com), dove l’elegante gallerista Liu Ying Mei seleziona installazioni di artisti emergenti.

Si dorme all’Urbn Hotel, 26 camere di design tra i 35 e gli 80 metri quadri (doppia b&b da 160 €, Jiao Zhou Lu 183, tel. 0086.21.51.53.46.00, www.urbnhotels.com), oppure al Jia Shanghai, appena inaugurato, tra accenni orientali e tocchi décor (doppia b&b da 120 €, West Nanjing Road 931 ang. Taixing Road, tel. 0086.21.62.17.90.00, www.jiashanghai.com). Da non perdere una passeggiata vicino al fiume, a Moganshan Road, tra gallerie fotografiche e d’arte all’ultimo grido, in edifici ex industriali perfettamente recuperati e, dopo la maratona negli atelier, un coffee break da Bandu Cabin (Moganshan Road 50, Block 11, tel. 0086.21.62.76.82.67, www.bandumusic.com), tra mobili in rattan e legno: nel weekend, dalle 20 in poi , si tengono anche concerti con antichi strumenti cinesi.

Si fa shopping griffato nel distretto di Xintiandi, sorta di Manhattan orientale zeppa di boutique appena inaugurate, dove comprare una borsa o una sciarpa glam da Shanghai Tang (Xintiandi Plaza, Xintiandi North Block 15, Lane 181 Tai Cang Road, tel. 0086.21.63.84.16.01) o una tracolla di stoffa da Shanghai Trio, la firma più cool per accessori di sapore orientale (Unit 4&5, Lane 181, Taicang Road, by South Huangpi Road). Una camicia a 10 euro o una giacca in cachemire a 70 euro si ordinano su misura, e si ritirano dopo poche ore, al mercato di Nan Cang Street (HuangPu Area), dove i sarti stipati in spazi angusti lavorano incessantemente.
Per una settimana a Shanghai, Chinasia Tour Operator (tel. 06.59.60.14.99, www.chinasia.it) propone il centralissimo Central Hotel, nell’isola pedonale lungo la Nanjing Road, la via dello shopping; l’hotel ha ristoranti, boutique, centro benessere, palestra (da 1200 € a persona, in doppia b&b, con voli di linea Air China a-r, trasferimenti da-per l’aeroporto).

martedì 20 aprile 2010

Gozo: paradisi fuori grotta

Sopra, sotto e intorno al mare, una girandola di emozioni. Un tuffo nel blu, nella storia, nella natura; ma anche nello sport. Dove? Nella piccola Gozo, nel cuore del Mediterraneo. Sorella di mare di Malta, l’isola dell’arcipelago maltese (cui si unisce la minuscola e disabitata Comino), sta diventando sempre più la meta d’elezione per chi cerca un’acqua da sogno, cultura, tranquillità, e, per i più dinamici, la possibilità di effettuare attività sportive in scenari integri.
Il tutto, senza lunghi spostamenti, vista la considerevole vicinanza con le coste siciliane. Inoltre negli ultimi anni l’hôtellerie gozitana si è rinnovata. Con piccoli hotel di charme, eleganti farmhouse e spa attrezzate negli hotel più lussuosi, Gozo è oggi un’isola per intenditori, che svela il suo volto più intrigante fra spiagge incantevoli, giardini fioriti, antichi villaggi e un verde entroterra collinare.

In estate è il mare la maggiore attrattiva, sia per praticare lo snorkeling, sia per le immersioni di cui l’isola è famosa. Nei pressi di Dwejra, sulla costa occidentale, si apre la suggestiva Finestra Azzurra, scultura naturale rocciosa ad arco che si erge fra terra e acqua, divenuta il simbolo dell’isola. Questo è un luogo strategico per gli amanti del diving: nel giro di pochi metri si trovano i più noti punti d’immersione di Gozo. Il Blue Hole, piscina naturale profonda una ventina di metri, considerato da Jacques Cousteau fra le dieci mete di immersioni preferite nel mondo; il Fungus Rock, blocco di roccia calcarea che si eleva dall’acqua per una cinquantina di metri (sulla sommità crescono rare specie protette di funghi) e incanta per la varietà dei fondali; e il vicino Mare Interno, una laguna collegata al mare aperto da un passaggio-tunnel nella roccia, originata dal crollo della volta di una grande caverna sprofondata per centinaia di metri.

Meravigliosi monumenti naturali che sono alla portata anche di chi non s’immerge, meta di brevi escursioni a bordo delle barche dei pescatori (circa 3.50 € a persona). Per chi vuole solo stendersi al sole c’è l’imbarazzo della scelta. La spiaggia più grande e famosa è a Ramla Bay, una vasta spianata di sabbia rossa, un tempo rifugio delle tartarughe marine, che qui arrivavano a deporre le uova. Oggi è la preferita dalle famiglie con bambini per l’acqua bassa a riva, mentre è più intima la piccola San Blas, anch’essa rossa e racchiusa fra rocce. Altrettanto suggestive sono le spiagge di Mondoq Rummien, Dahlet Qorrot, e il fiordo di Mgarr ix-Xini, protetto da alte falesie. Ai lidi più solitari si contrappongono le spiagge delle cittadine balneari. Ricche di bar, ristoranti e alberghi, come la popolare e affollata Marsalforn, con il brioso lungomare zeppo di tavolini all’aperto, che invitano a provare i saporiti piatti dell’arcipelago. Gustosa fusion fra la cucina siciliana e italiana, africana, mediterranea e inglese, dove predominano pesce, coniglio, pasta, zuppe e verdure. Sono qui vicino le saline di Xwejni, risalenti al Settecento.

Più intimo e raccolto è Xlendi, villaggio d’antan di pescatori e porto naturale utilizzato anche dagli antichi Romani, che ha mantenuto un’atmosfera genuina. Meta perfetta per gli sportivi, Gozo, lunga circa 14 chilometri e larga meno di 8, raggiungibile in 30 minuti di traghetto da Malta (dal terminal di Cirkewwa), non offre solo attività legate al mare, come immersioni, snorkeling, vela, windsurf, ma anche sport sulla terra ferma. Per la sua particolare conformazione, infatti, si possono praticare rock climbing (sulle numerose scogliere a strapiombo), tour in bicicletta nella campagna, trekking sui colli, come il San Lawrenz Walk, che parte dall’omonima cittadina e arriva sulla vetta del Ta’ Dbiegi, il punto più alto dell’isola (meno di 200 metri), che regala una splendida vista a 360° gradi.

Se la natura è generosa, non è da meno il ricco patrimonio storico-culturale-artistico lasciato nel corso dei secoli dalle varie dominazioni, soprattutto quella araba. A iniziare da Victoria, la capitale, nel centro dell’isola. L’antica Rabat è una vivace cittadina dominata dall’alto dalla mole della Cittadella, cinta dalle possenti mura del XVI-XVII secolo, che offrono un suggestivo camminamento sui bastioni. Da lì si gode una vista spettacolare, che nelle giornate più terse si allunga fino a Comino e alla punta settentrionale di Malta. Nella Cittadella, sviluppata dai Fenici e dai Romani, spiccano l’imponente Cattedrale barocca, i Palazzi del Vescovo e di Giustizia, il Museo di Gozo e quello del Folklore. Sotto la Cittadella, Victoria si anima soprattutto in It-Tokk, la piazza principale che ospita ogni mattina un allegro mercato e in via della Repubblica, piena di negozi, bar e ristoranti. Da non perdere una sosta nei giardini pubblici Rundle Gardens (Il-Mall) che ospitano varietà autoctone ed esotiche. Creati nel 1910, sono un’oasi di pace, e di fresco nelle ore più assolate.

Nell’entroterra, il grande santuario dedicato alla Madonna di Ta’ Pinu, che custodisce un’enorme collezione di ex voto, testimonia del profondo sentimento religioso dei gozitani. Gozo, però, è anche l’isola del mito. Secondo la leggenda, era la dimora di Calipso, la ninfa che nell’Odissea amò Ulisse e lo trattenne con sè per 7 anni. Abitava in una grotta vicino al mare, alta sulla spiaggia rossa di Ramla, che è diventata negli anni una frequentata meta turistica. Leggenda a parte, rimane una certezza: come Ulisse, chi approda a Gozo ne viene affascinato. Infatti, quando si parte si pensa già a ritornare.

sabato 17 aprile 2010

Cosenza per il turismo a "Ecotur" di Chieti dal 24 al 26 aprile

La Provincia di Cosenza sarà presente a Ecotur 2010, evento tra i più importanti nella promozione del turismo Verdeblu, naturale e sostenibile, comparto legato sia al mare che alla montagna, ai centri storici e alle aree rurali, in programma a Chieti dal 24 al 26 Aprile prossimi.
La presenza a Ecotur, manifestazione che coniuga il momento espositivo e di promozione con quello della commercializzazione del Turismo Natura, si inserisce nella politica di sviluppo che l'Assessorato al Turismo della Provincia di Cosenza, retto da Pietro Lecce, sta intraprendendo per promuovere in modo condiviso e consapevole tutto il territorio.

In quest’ottica, la Provincia ospiterà nel proprio spazio espositivo i due Parchi Nazionali della Sila e del Pollino, mentre saranno presenti le associazioni di categoria Confindustria, Confcommercio e Confesercenti, le quali potranno, attraverso gli associati, proporre i propri pacchetti turistici.
In Ecotur la Provincia avrà dunque una vetrina importante e prestigiosa, considerate le sue potenzialità territoriali come grandi opportunità di crescita e sviluppo turistico. Opportunità che saranno al centro di un incontro con la partecipazione prevista di tour operator e giornalisti di testate nazionali ed estere, in programma per Domenica 25 Aprile.
“ Continua il lavoro che si sta producendo in maniera sinergica con tutti i soggetti istituzionali e privati al fine di promuovere il nostro territorio, utilizzando, in maniera mirata, i grandi appuntamenti di incontri e scambi relativi al settore turistico” spiega l’assessore Pietro Lecce a riguardo della partecipazione della Provincia di Cosenza ad Ecotur.
“ E’ il caso dell’evento di Chieti- dice ancora l’assessore provinciale al Turismo- appuntamento ventennale che ha acquistato sempre maggiore spazio rispetto ad una forma particolare ed in crescita del turismo qual è quello legato alla natura; un ulteriore punto di forza, proprio della nostra provincia, per conquistare nuovi flussi turistici.”
“ Di particolare rilevanza- mette infine in luce Lecce- nella nostra partecipazione ad Ecotur, il lavoro in questi giorni sviluppato con le tre organizzazioni di categoria in direzione della presentazione e proposta di prodotti turistici ben connotati che pensiamo fortemente competitivi sul mercato.”

Agriturismo Donna Germana

Se vuoi regalarti una vacanza tra i vigneti del buon  Cirò Doc e l’azzurro intenso dell’Ionio, l’Agriturismo  "Donna Germana" è il posto ideale. Ubicato su una collinetta offre un panorama ineguagliabile. Ad est un’ampia veduta della cittadina di Cirò Marina e del suo splendido mare raggiungibile in  5 minuti, ad ovest ,in lontananza le colline sulle quali si stende il comune di Cirò e,
tutt’intorno uliveti secolari e il verde dell’aperta campagna  dove si può andare in  bicicletta, a cavallo o fare semplici percorsi da  trekking. L’Agriturismo dispone di un’accogliente e spaziosa  sala da pranzo  e di un’ampia terrazza dove gli ospiti possono gustare i piatti tipici della cucina calabrese accompagnati da un buon vino Cirò doc. Gli appartamenti sono dotati di soggiorno con divano letto, camera da letto matrimoniale, e servizi. Dopo una giornata al  mare sulla  spiaggia privata, oppure in   aperta campagna, gli amanti della  musica possono concludere al serata in discoteca, tra musica e balli. Anche gli amanti  dell’archeologia e della storia qui trovano giusta collocazione. Sul posto possono ammirare i Mercati Saraceni, antichi castelli, il museo civico e reperti dell’antica civiltà di Krimisa. A 30 Km, nella città di Isola di Caporizzuto si erge imperiosa sul mare il Tempio di Hera Lacinia e qualche km più avanti , il Castello Aragonese che si specchia nelle limpide acque del mare di le Castella dove per altro si può ammirare una splendida riserva marina.  Donna Germana aspetta quanti vorranno trascorrere una piacevole vacanza all’insegna del gusto e del buon gusto!
http://www.donnagermana.it/HomePage.htm

giovedì 15 aprile 2010

GITA A SORRENTO E CAPRI GIORNO 4/5/6 GIUGNO

4 GIUGNO
PARTENZA NEL PRIMO POMERIGGIO DA COSENZA
ARRIVO IN SERATA A SORRENTO E SISTEMAZIONE IN HOSTEL IN CAMERA DA 4 E DA 6 PERSONE
SERATA CENA IN PIZZERIA DI SORRENTO
SERATA LIBERA

5 GIUGNO
PARTENZA IN MATTINATA ORE 9:15 PER CAPRI CON TRAGHETTO
GIORNATA LIBERA A CAPRI
ORE 18 RIENTRO A SORRENTO CON TRAGHETTO
SERATA CENA IN RISTORANTE A SORRENTO
SERATA LIBERA

6 GIUGNO
PARTENZE IN MATTINATA DA SORRENTO
VISITA DELLA COSTIERA AMALFITANA
PRANZO A SACCO
NEL PRIMO POMERIGGIO PARTENZA PER COSENZA

TUTTO ALL'INCREDIBILE PREZZO DI 125 EURO!!!

LA QUOTA COMPRENDE:
Viaggio a/r da Cosenza per Sorrento con Autobus
Pernottamento in hostel a Sorrento
Traghetto a/r da Sorrento a Capri
Cena in pizzeria e ristorante a Sorrento
Assicurazione Medico/Bagaglio

LA QUOTA NON COMPRENDE:
Pranzo a Sacco sulla Costiera Amalfitana
Tutto ciò non indicato nella voce la QUOTA COMPRENDE

Per info e Adesioni Contattarmi al 3295486981

Achille

lunedì 12 aprile 2010

London calling

L’anniversario non è nostalgico. Neppure ha il sapore dei revival d’obbligo. Qui, nella mitica Carnaby Street, dove 50 anni  fa si incontravano il giovanissimo Mick Jagger e centinaia di ragazzine che imitavano Twiggy (la modella icona dei Sixties), nascono ancora nuove mode e look all'avanguardia. Tantissimi i giovani in giro –
magari appena usciti dal Central Saint Martins College of Art and Design  – che hanno solo voglia di far conoscere le loro creazioni. Borse in pelle, tute-pantaloni con gamba a zampa di elefante, guanti e sciarponi lavorati a mano, che vengono accolte da boutique fresche di vernice. Il vintage è ancora un must – in molti negozi (ricchissimo Stromboli’s Circus) si trovano scarpe italiane firmate anni Ottanta – e accanto a vetrine che fanno sognare la libertà degli anni Sessanta si aprono localini alla moda e ristoranti di cucina spagnola – tapas e squisito prosciutto Pata Negra da Dehesa, dove bisogna prenotare con grande anticipo (25 Ganton Street, tel. 0044.20.74.94.41.70, tapas da 12 €).

Nella mitica strada, fra i negozi della Kingly Court, Harriet Sanders (1.2 Kingly Court, 0044.20.78.07.83.98.08) è una vetrina dei migliori talenti creativi della scena londinese: attualissime le borse del tailandese Rudi Joti e quelle in pelle nera di Gemma Johnson, i guanti in tricot di Rachel Esswood, i gemelli da polso in ceramica di Sonia Spencer. All’ora di pranzo, per un’insalata di zucchine e parmigiano si può tentare da Shampers, ambiente accogliente, con una buona selezione di bottiglie anche sotto le 20 sterline (4 Kingly Street, tel. 0044.20.74.37.16.92). Sempre affollatissimo, con atmosfere da vecchio bistrot, La Trouvaille (12a Newburgh Street, tel. 0044.20.72.87.84.88), dove ordinare foie gras e petto di piccione (due piatti da 29,50 sterline, 32 €). A pochi passi, all’11, il minuscolo Peckham Rye (www.peckhamryelondon.com, tel. 0044.20.77.73.45.181) riconcilia con cravatte e farfallini anche chi ha messo tutta la vita solo maglie a girocollo: qui tutto è realizzato in seta made in England, cravatte di ogni colore e fantasia, morbide sciarpe indossate dai gentlemen della City. Da non perdere pure Beyond the Valley (2 Newburgh Street, tel. 0044.20. 74.37.73.38), per comprare i collier in stoffa color rame e oro di Mia Morikawa, i camicioni colorati di Maria José, le scarpe scultura in plastica dei Melissa.

Come sempre, anche in questa stagione Londra offre un'ampia scelta di mostre. Alla Royal Academy of Arts (www.royalacademy.org.uk) è aperta fino al 18 aprile The Real Van Gogh: The Artist and His Letters, oltre 35 lettere originali e 65 dipinti che esprimono temi e atmosfere rintracciabili nella fragile corrispondenza del Maestro olandese. Alla Tate Britain (www.tate.org.uk) si visita fino al 16 maggio la retrospettiva di Chris Ofili: un viaggio coloratissimo attraverso il lavoro dell’artista inglese di origini nigeriane (Manchester, 1968) che scioccò, nel 1999, Rudolph Giuliani con il dipinto The Holy Virgin Mary (un'opera che appoggiava su due palle di sterco di elefante, simbolo di fertilità per l’artista). Poi i suoi quadri, diventati più decorativi ed eleganti, hanno rappresentato l'Inghileterra con successo alla Biennale di Venezia del 2003. Ma la rassegna del momento èCarnaby Street: 1960-2010 , allestita al 38 di Carnaby Street e dedicata alla storia della via. Il racconto, sotto vetro, si dipana per oltre quattro secoli, dal Seicento a oggi, narrando, per esempio, le fortune di negozi come His Clothes, aperto da John Stephen prima in Beak Street e poi in Carnaby Street, meta obbligata per i Beatles e i Rolling Stones. In occasione delle celebrazioni del cinquantennio è previsto anche un live music a giugno e una sfilata di moda a settembre. In vendita il volume, a tiratura limitata, Carnaby Street: 1960-2010 con immagini del celeberrimo fotografo degli anni Sessanta, Philip Townsend.

A Londra le soluzioni per un soggiorno di qualità sono infinite e prenotando in internet si possono ottenere molte tariffe vantaggiose. Anche al 54 Boutique hotel (54 Queen’s Gate, tel. 0044.20.77.61.40.00, www.epoquehotels.org), a due passi dai più importanti musei, raccolto, intimo, in un palazzo edoardiano. In alternativa, The Zetter Hotel (86-88 Clerkenwell Road, tel. 0044.20.73.24.44.44, www.epoquehotels.org, pacchetti on line), tanto design e ambienti colorati. Si segnalano, infine, due ristoranti italiani: Theo Randall (1 Hamilton Place, tel. 0044.20.73.18.87.47, www.theorandall.com; menu da 45 sterline, 50 €) e Riccardo’s (126 Fulham Road, tel. 0044.20.73.70.49.17, menu da 35 sterline, 38 €). Altre info su Londra e dintorni: www.visitbritain.it.

domenica 4 aprile 2010

Tutelare la biodiversita' del Parco Nazionale della Sila

E' questo l'obiettivo di un progetto nell'ambito del quale e' stata realizzata una ricerca sul Tritone crestato, una delle specie protette presenti nell'Oasi naturalistica del Lago Ariamacina. La realizzazione del progetto su questo anfibio e' il risultato di un'azione sinergica fra l'Ente Parco Nazionale della Sila, Universita' della Calabria, Legambiente, Regione Calabria, Enel e Federparchi. Il contributo economico e' arrivato al Parco Nazionale della Sila da Enel, che da tempo collabora con Legambiente e che all'associazione ambientalista ha affidato la gestione dell'Oasi
naturalistica del Lago di Ariamacina, individuata come sito di importanza comunitaria. ''Enel - ha detto la responsabile delle relazioni esterne dell'Enel, Rossella Sirianni - ha avviato per il terzo anno consecutivo un insieme di progetti volti a sostenere la biodiversita', favorendo il ripopolamento di alcune specie protette, nella convinzione profonda che la biodiversita' sia un patrimonio universale che appartiene a tutti. E' per questo che abbiamo affidato la gestione di sette ettari nell'Ariamacina a Legambiente ed abbiamo finanziato il progetto sul tritone''. Tutte le attivita' finalizzate a migliorare la conoscenza del Tritone crestato sono state realizzate da Legambiente con il supporto scientifico di alcuni professionisti dell'Unical, Dimitar Uzunov, Carmen Gangale ed Emilio Sperone, coordinati dal Presidente del Corso di Laurea in Scienze Naturali, Sandro Tripepi. ''Il Tritone crestato italiano e' una specie ''target'' o ''ombrello'', la cui presenza e' una chiara testimonianza dell'ottimo stato di conservazione dell'habitat del Parco della Sila. La popolazione di questo anfibio e' estremamente importante a livello eco sistemico, perche' la sua conservazione implica inevitabilmente anche la tutela di un intero ecosistema.'' - ha detto durante la conferenza Emilio Sperone, ricercatore dell'Unical, impegnato nello studio della popolazione dell'anfibio. Entusiasta dello stato di conservazione del Parco della Sila il Presidente dell'Ente Parco, Sonia Ferrari, che ha ricordato anche il recente ritrovamento di un'altra specie protetta testimone di grande qualita' ambientale, la lontra. ''Il Parco Nazionale della Sila - ha detto Ferrari - e' molto impegnato sul fronte della tutela dell'ecosistema ed i ritrovamenti di diverse specie protette, fra cui anche quella recente di un coleottero molto raro, il Cucujus Cinnaberinus, rappresentano per noi un grande risultato''. Il Responsabile Nazionale delle Aree Protette per Legambiente, Antonio Nicoletti, ha sottolineato, insieme a Giuseppe Graziano, Direttore Generale del Dipartimento delle Politiche dell'Ambiente della Regione Calabria, ed a Michele Laudati, Direttore dell'Ente Parco, l'importanza della collaborazione fra le Istituzioni nei progetti di tutela ambientale, ricordando come al compito del Parco della Sila sia necessario affiancare il supporto della ricerca. ''La missione del Parco della Sila nei confronti dell'ambiente e' evidente, ma la responsabilita' e' dell'intero sistema. Siamo soddisfatti perche' a questo tavolo oggi sono presenti tutti gli stakeholders del territorio, a testimonianza della volonta' di collaborare per il bene comune''.

sabato 3 aprile 2010

Montalto la vetta con la statua del redentore

La meta privilegiata degli escursionisti e' Montalto, la vetta piu' alta dell'Aspromonte. Il fascino dell'escursione a Montalto e' arricchito dalla presenza, sulla sua sommita', del bronzo della statua del Redentore e da quello della Rosa dei Venti.
Il sentiero si snoda prevalentemente in salita, immerso tra faggete e abetaie, e offre all'escursionista scorci panoramici unici al mondo. Con un solo sguardo, infatti, si possono osservarei fumi di tre vulcani: Etna, Vulcano e Stromboli.

Per celebrare l'Anno Santo 1900 nacque l'idea di realizzare venti monumenti dedicati al Redentore su altrettante montagne d'Italia e Montalto fu una delle localita' prescelte. La statua del Redentore, che si ergeva su ''una base marmorea alta oltre dieci metri'', con il trascorrere degli anni fu danneggiata dalle intemperie e dal 1937 in poi e' stata ricostruita per ben due volte. Dal 20 agosto 1994, a pochi metri dalla statua del Redentore, vi e' anche una ''rosa dei venti'' in fusione di bronzo sistemata su un monoblocco di pietra di Lazzaro. Strumento di orientamento per gli escursionisti e gli appasionati di montagna, la ''rosa dei venti'' vuole anche essere il simbolo della ricerca, della ragione, della tolleranza e della fratellanza.
Montalto, con i suoi panorami, col suo silenzio, con i suoi simboli e' dunque meta privilegiata dagli escursionisti ed importante crocevia per chi percorre a piedi l'Aspromonte. Da Montalto parte il Sentiero Italia che, in cinque tappe, conduce l'escursionista a Polsi, al Lago Costantino, a San Luca, a Pietra Cappa ed a Zervo' dove si raccorda con il Sentiero del Brigante. Da Montalto parte anche il sentiero che scende a Gambarie, sede del Parco Nazionale dell'Aspromonte, per raccordarsi con il Sentiero del Brigante e gli itinerari del comprensorio. Nei pressi di Montalto passa il sentiero Bova-Delianuova. A Montalto, infine, conduce l'itinerario che parte da Samo, nel versante orientale dell'Aspromonte. Samo, l'antica Precacore, paese di origine greca a circa 200 metri sul livello del mare, e' collegato alla costa Jonica da una strada rotabile che in pochi minuti porta a Bianco. I territori montani del Comune, che si estendono fino a Montalto, sono invece raggiungibili solamente a piedi. L'unica strada rotabile si inerpica fino a poco piu' di mille metri sul livello del mare, in zone totalmente disabitate, e si perde fra boschi e dirupi. Gli innumerevoli sentieri che, per secoli sono stati le vie di comunicazione e di scambio fra il mare e la montagna e che, ancora oggi, ne garantiscono l'accesso, conservano, pertanto, tutto il loro interesse. Questi sentieri, spesso scavati nella roccia da mani rudi e sapienti, attraversano un paesaggio quasi irreale caratterizzato da dirupi ed anfratti, da picchi assolati e da boschi impenetrabili, da profonde vallate e fiumare impetuose. L'itinerario proposto, utilizzato per lo sfruttamento dei boschi e per il pascolo, era la via privilegiata, con quella che passava da Africo Vecchio e dai Campi di Bova, per l'Aspromonte Occidentale, ma era anche la via seguita dai pellegrini che numerosi si recavano al Santuario di Polsi in occasione dei festeggiamenti di settembre.

venerdì 2 aprile 2010

GAMBERO ROSSO PROMUOVE GRAPPA MOSCATO PASSITO SARACENA

La grappa di Moscato Passito di Saracena, prodotta dalle Cantine Viola, e' stata promossa, a pieni voti, dal mensile 'Gambero Rosso'.
Il coordinatore nazionale della guida 'Vini d'Italia' e giornalista de 'Il Gambero Rosso Channel', Marco Sabellico, ha infatti assegnato al nuovo prodotto del Pollino un punteggio che lo colloca tra le produzioni d'eccellenza. A confronto con 2 whisky e un brandy. Per la Citta' del Moscato Passito si tratta di un nuovo importante successo in tema di qualita'.
'Alto grado' e' il titolo dell'articolo che, nel numero di Marzo, trova spazio, nella rubrica 'A prova di Gambero Rosso', con l'ultimo nato a Saracena: la Grappa di Moscato Passito. E' 91, tra i piu' alti solitamente assegnati, il punteggio che viene conferito al prodotto delle Cantine Viola

La Calabria presente al Vinitaly di Verona

Si ripete anche quest'anno la partecipazione dell’Assessorato Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria e Unioncamere Calabria al Vinitaly, prestigioso salone internazionale delle produzioni vinicole, che si svolgerà a Verona dall’8 al 12 aprile 2010. Questa importante manifestazione, permetterà di presentare la filiera vitivinicola regionale e alcune tra le migliori etichette vinicole ad un vasto pubblico imprenditoriale ed istituzionali.

Il nuovo anno vede significative novità, poichè lo stand sarà ispirato alla Magna Grecia, culla della nostra storia e madre delle tradizioni della nostra terra, considerata l’importanza evocativa della cultura del territorio.L'esposizione è degna di nota, infatti per raccontare la leggenda secondo cui il vino di "Kremissa" veniva offerta ai vincitori dei giochi olimpici dell'antica Grecia, verrano mostrati vasi e crateri di grande prestigio in apposite teche.
Infine per esporre al massimo la cultura locale, si esibiranno i "Taranproject" di Mimmo Cavallaro, artista simbolo del recupero di tradizioni e cultura musicale calabrese. La visita agli stand di Miss Italia 2009, la calabrese Maria Perrusi, completerà la sfilata delle bellezze della Calabria. Queste le premesse accompagnate dalle enormi potenzialità offerte dalla rassegna e dalla volontà di supportare la produzione vinicola regionale e di offrire a tutte le imprese calabresi presenti sul territorio un ventaglio di proposte sempre più valide e foriere di opportunità di business.
Fonte: www.calabriaonline.com