mercoledì 30 giugno 2010

Unesco: Siviglia fuori dai Patrimoni?

Entro l'anno a Siviglia, in Spagna, sarà ultimata la Torre Cajasol, un grattacielo di 43 piani alto 178 metri, che cambierà completamente lo skyline della città andalusa  (GUARDA LE FOTO). Ed è per questo motivo che l'Unesco  sta pensando seriamente di togliere Siviglia dalla lista dei patrimoni dell'umanità, nella quale è iscritta dal 1987 per i suoi spettacolari monumenti, come la Cattedrale, la Giralda (la torre campanaria della Cattedrale), l'Alcazar  (il palazzo reale, ex forte dei Mori) e l'Archivio delle Indie  (un deposito di documenti molto antichi e molto importanti). Il grattacielo è stato progettato dall'architetto internazionale César Pelli, lo stesso che ha ideato l'area di Porta Nuova a Milano, pronta per il 2015, anno dell'Expo.

Se siete stati a Siviglia, sicuramente vi sarete innamorati di questa splendida città. E, in effetti, rovinare il paesaggio è un peccato. E' anche vero, però, che dall'Esposizione universale che si è tenuta a Siviglia nel 1992 di nuovi edifici, anche moderni, ne sono stati costruiti parecchi, basti pensare al Ponte dell'Alamillo che collega la città all'Isola di Certosa, che è ormai divenuto il simbolo di Siviglia. Voi cosa ne pensate? Ha ragione l'Unesco o è giusto seguire il progresso?

martedì 29 giugno 2010

Le nuove guide del turismo globale

Insolite, letterarie, sensoriali, misteriose, hi-tech. Pensate per fughe da pionieri, ma progettate anche per l´ultimo modello di smartphone. Le guide turistiche mutano insieme ai loro viaggiatori, e non presentano più solo le classiche destinazioni, ma modi di essere, esperienze e sogni da inseguire. Perché anche per chi ha visto tutto c´è unultima tentazione.


I viaggi cambiano: aumentano week end e spostamenti brevi, si cercano sempre di più vacanze su misura, pensate in base alle proprie irrinunciabili vocazioni. Ecco allora le guide fare da specchio a questo viaggiatore individualista e mutante, con titoli affascinanti e bizzarri. «Whaiwhai» è una guida alle città d´arte pensata come una caccia al tesoro con file via via scaricabili da Internet. «Scappo via» invita alla fuga i lettori che vogliono una «vita flessibile», fornisce tutte le informazioni utili per chi vuole lasciare l´Italia e aprire un´attività all´estero o vivere con mille euro al mese in posti belli ed esotici. «Lux» (pronte a settembre) danno consigli su tutto ciò che è «glam» e «fashion», concepite già come oggetti di lusso, sono utili a chi non ha problemi di carta di credito e può comprare, da Dubai a Pechino, tutto quello che vuole.

E poi ecco le guide romantiche per viaggi di nozze, naturaliste per gli amanti del birdwatching, letterarie per i fans della Stoccolma di Stieg Larsson o la Venezia di Corto Maltese, golose per gli amanti della cucina, sportive per chi va in bicicletta. Ecco il catalogo degli alberghi insoliti e quello per dormire low cost. «Anche se le guide alle mete classiche - New York, Parigi, Londra - fanno il maggior numero di vendite come singoli titoli, tutti gli altri turismi stanno diventando sempre meno di nicchia», spiega Alberto Dragone, direttore editoriale di Touring Editore. «C´è un turismo che si sta consolidando, che non si può più chiamare alternativo, lento e sostenibile. Così come avanza il piano editoriale digitale, le guide di Milano e Roma sull´I-phone sono già state presentate alla passata Bit e una parte del nostro catalogo è già pronto per essere utilizzato sugli smartphone».


E nonostante la crisi il mercato continua a tenere. «Anche di questi tempi il mercato delle guide è abbastanza stabile», spiega Antonella Faccendetti, buyer del settore turismo della Feltrinelli. «Piuttosto si fanno i prestiti ma non si rinuncia ad un piccolo viaggio. C´è anche chi compra una guida per imparare o come sogno da tenere nel cassetto in attesa di tempi migliori». Le novità? «Riguardano molto le guide da week end, per viaggi brevi, manuali pratici e veloci per un turismo mordi e fuggi». Come le "Wallpaper city guides", disponbili sull´I-phone nella versione inglese. O anche le "Lonely Planet", pensate per viaggiatori fai-da-te, che continuano ad occupare il 30 per cento del mercato italiano.

«Sono dieci anni che sentiamo parlare dell´impatto delle nuove tecnologie ma può essere solo un modo per integrare le informazioni, per non parlare poi dei costi di connessione. Per chi fa un viaggio indipendente, "sulla strada", il libro è molto più affidabile», dice Angelo Pittro, direttore marketing di Edt, la casa editrice partner della Lonely Planet. «Vanno bene le novità ma il ruolo di una guida è quello di dare un contesto al viaggiatore e il libro ha il pregio che non si scaricano mai le pile». Fedele e affidabile, così dicono i viaggiatori è la guida perfetta. Anche se Raymond Chabaud, che di guide ne ha lette, scritte e vendute, fondatore di Astrolabe, una libreria parigina specializzata nel settore, ama ricordare che la migliore è sempre la prossima.

lunedì 28 giugno 2010

Le 8 spiagge più incontaminate

Se pensate che le spiagge delle Maldive, delle Laccadive  o delle isole della Polinesia  siano paradisi terrestri, non avete ancora visto nulla. Al mondo esistono spiagge ancora più incontaminate, luoghi meravigliosi, accessibili solo a pochi. Il sito Mother nature network ha selezionato otto spiagge considerate le più incontaminate della Terra.
Otto litorali sparsi per il mondo (tre solo negli Stati Uniti) dove non c'è traccia di inquinamento  e dove arrivano pochissimi turisti. Ecco il podio. Al primo posto c'è Whitehaven Beach, sull'isola di Whitsunday, in Australia, il cui accesso è limitato e controllato dall'autorità che gestisce la Grande Barriera Corallina. Al secondo posto c'è Playa Matapalo, Costa Rica, rifugio per le tartarughe marine. Al terzo posto c'è la Hanauma Bay, sull'isola di Oahu, alle Hawaii: da qualche anno, l'accesso ai turisti è a numero chiuso.

La classifica segue con le spiagge di: Koh Libong, in Thailandia; Las Islas Cies, in Spagna; Sancho Bay, sull'isola di Fernando de Noronha, in Brasile (anche qui l'accesso ai turisti è limitato a un certo numero giornaliero); Short Sands Beach, nello Stato dell'Oregon, e Goosewing Beach, nel Rhode Island, entrambe negli Stati Uniti.

giovedì 24 giugno 2010

Colosseo: Visitabili da agosto i settori sotto l'arena off limits da quarant'anni.

Il Colosseo come non si è mai visto. L’appuntamento è per agosto, riaprono i settori off limits del grande Anfiteatro Flavio chiusi da sempre e finalmente restaurati per consentire ai visitatori di andare oltre il giro canonico dei primi due ordini lasciando da parte sotterranei e parti alte del grande monumento. Corriere.it ha visitato in anteprima l'itinerario, che propone in un video sul sito.

L’evento è reso possibile dai primi quattro cantieri di restauro avviati dal commissario all’area archeologica Roberto Cecchi, finanziati con 1,7 milioni di euro. Imminente l’apertura di altri tre nuovi cantieri finanziati con ulteriori 760 mila euro. Ma la scommessa decisiva è affidata a un piano ancora da finanziare, con 23 milioni di euro, col quale ripulire l’intero monumento, dotarlo di una nuova recinzione e di impianti più moderni.

NUOVA VITA TRA GLI IPOGEI - Intanto il Colosseo si avvia verso una nuova vita. Riaprono dunque entro agosto parti consistenti degli ambienti ipogei (che furono visitabili per un breve periodo soltanto negli Anni '70), il settore più affascinante e nascosto, e nella parte superiore, sopra il secondo ordine, la galleria di raccordo col terzo ordine e il terzo ordine stesso (l'area era chiusa dagli Anni '30) che consentirà una visione spettacolare dell’impianto.
Nelle sezioni coinvolte la parte che viene messa a disposizione dei visitatori è circa un terzo del totale della superficie, ma già così è un vero evento. «Una vera novità – sottolinea Rossella Rea della sovrintendenza archeologica, direttore del monumento, che con Barbara Nazzaro tiene a battesimo il rinnovamento -. Sono al Colosseo dal 1985 e purtroppo finora non eravamo mai riusciti ad allargare il giro delle visite».

SOTTO L'ARENA DELLE BELVE - Gli ambienti ipogei sono certamente il nucleo più affascinante della visita. Sotto il piano dell’arena c’è infatti una parte delle strutture in cui si preparavano le scenografie. In questi ambienti ci sono ancora i resti dei montacarichi, circa ottanta alloggiamenti che permettevano di far salire nell' arena i macchinari o gli animali impiegati nei giochi.
Restano, mirabili, parecchie basi in bronzo, insieme a pavimenti in piccoli laterizi di «opus spicatum», capitelli, statue di marmo, sarcofagi. Da là sotto è uscito di tutto un po': dadi, lucerne, epigrafi, ossa animali, ceramiche, un fornelletto, spilloni, colonne, cornici.

LA DARSENA ALLAGATA - Poco oltre c’è la darsena che usava due corridoi che venivano allagati. Di grande impatto poi sul retro del monumento l’ingresso sotterraneo con la galleria collegata con il «ludus magnus». Il passaggio, che è stato riscoperto alla fine dell' 800, è sovrastato da quattro enormi architravi massicci a secco con enormi blocchi di travertino incastrati l'uno dentro l'altro e rimasti sopra le teste a mostrare l'altissima creatività dei costruttori romani.

ELEFANTI E RINOCERONTI - Da lì passavano gli elefanti e i rinoceronti. Perchè negli ipogei vivevano gli altri animali feroci : almeno 80 a giudicare dal numero di montacarichi ritrovati. Nelle parti superiori che riapriranno in agosto, i visitatori verranno accolti dalla Galleria di raccordo col terzo ordine, una struttura coperta, l’unica dell’anfiteatro e la più ben conservata. Da lì si salirà al terzo ordine, il più alto del Colosseo.
Si trova subito sopra l’Attico, in cui sono in corso lavori di restauro e che non è visitabile. Ma già dal terzo ordine l’effetto è stupefacente. Con grande soddisfazione dei sei milioni di visitatori che ogni anno entrano nel monumento.

martedì 22 giugno 2010

Il Devon o Riviera Inglese

Il glorioso Devon è una destinazione che offre cattedrali e città marittime, castelli e circoli di pietre preistoriche che uniscono autori famosi e di avventure marinare. Ci sono percorsi per passeggiate e piste ciclabili, rigogliosa campagna punteggiata da tanti paesi, i borghi e casali a scatola di cioccolatini. Poi c'è la magnificenza d'Inghilterra il primo sito del Patrimonio Mondiale - la Jurassic Coast, con 95 miglia da vedere con i suoi  185 milioni di anni. L'aspra bellezza di Dartmoor prega di essere esplorata.


Anche se il Devon ha coste su 2 lati, il nord ospita luoghi di villeggiatura come Minehead, Clovelly e Ilfracombe, il nostro obiettivo sara` la dorata English Riviera e le sue città marittima di Paignton, Brixham e Torquay, sede del Grand Hotel.

Ventidue chilometri di costa Azzurra alcune delle più belle spiagge della contea e Torbay è la patria delle migliori attrazioni come Paignton Zoo e The Living Coste, Kent Caverns, Cockington Old Village and Country Park, l'Agatha Christie Mile e la replica della nave di Sir Francis Drake e The Golden Hind. Nelle vicinanze si trova Dartmouth con il suo unico College  navale. In realtà, questa costa è disseminato di cittadine di mare incantevole e villaggi come Salcombe, Beer  e Sidmouth - che sono tutti facilmente raggiungibili in auto per uan gita fuori porta. Torquay si ha un bel sentire continentale intorno alla zona del porto, con abbondanza di posti a sedere, gustare un drink o un boccone da mangiare e guardare l'attività nel porto turistico.

Per gli amanti dello shopping, se la selezione di negozi e boutiques che si trovano a Torquay non bastano la città di Exeter con la sua bellissima cattedrale si trova lungo la strada. Non molto di più lontano c`è Plymouth. In realtà Plymouth non offre solo shopping nel suo complesso urbanistico di nuova concezione, il suo Aquarium merita una visita cosi come Plymouth Hoe e la zona del porto, con siti storici come il luogo da dove i pellegrini partirono per l'America con la  Mayflower alla ricerca di una nuova vita.

Con le sue colline verdi e fertili vallate, Devon è un po 'un paradiso per i "buongustai". La zona non e` conosciuta solo per le sue caramelle alla crema ma la contea ha alcuni ristoranti favolosi e gastropub, alcuni dei quali sono molto nascosto ma facilmente trovato dai buongustai!

Molte persone nel corso degli anni hanno trovato il fascino della Devon irresistibile oppure sono cresciuti nel Devon come Sir Francis Chichester, Sir Walter Raleigh, Sir Francis Drake, il poeta Samuel Taylor Coleridge, Agatha Christie, comici Tommy Cooper e Peter Cook, Sue Barker e Coldplay Chris Martin. Scrittori, marinai, poeti, musicisti e simili hanno trovato ispirazione nel Devon.

lunedì 21 giugno 2010

La cornovalgia

coronovaglia
La semplice menzione di Cornovaglia provoca pensieri suggestivi: spettacolare scenario della costa, spiagge di sabbia in abbondanza, il clima mite, pasticcini e panna! Tutto molto preciso come si addice a una delle contee più amati del Regno Unito. Ogni visitatore che è stato in Cornovaglia ha bei ricordi.
Tuttavia va notato che c'è molto di più nella contea che va scoperta, la Cornovaglia ha un patrimonio ricco e vibrante, arte e culturali collegati tra loro. E non si deve dimenticare la sua lunga lista di giardini gloriosi, mirabilmente guidati dal progetto Eden.
Se si cerca il lato aspro della contea che ha un po 'di umore e di atteggiamento nella sua bellezza ed è meglio conosciuta per gli sport d'acqua - in particolare il surf, e dei suoi frutti di mare, poi in Padstow è la scelta ideale.

La città di Padstow, con il suo porto e un serie di negozi, gallerie e ristoranti (i frutti di mare sono una caratteristica su tutti i menu) sprizza vitalita` nel corso degli anni. Da qui è facile accedere a 7 spiagge diverse, alcune delle quali offrono condizioni di navigazione ideale, e percorsi in bicicletta e a piedi, in particolare lungo la pittoresca Camel Trail che segue l'estuario intorno alla città mercato di Wadebridge (dove potresti vendere tua moglie per meno di un biglietto da cinque)! Per i più abili, il percorso lungo la rupe di  St Agnes o Bedruthan e` impressionanti. Le case storiche di Prideaux Place and Landydrock House and Gardens, la meta preferita dei giovani Royal of Rock (una breve e suggestiva gita in battello), i vigneti di Camel Valley, Bodmin Moor e il suo punto più alto Roughtor, il surf di Newquay e e le spiagge per lo sport estremo di Fistral e Watergate Bay - solo alcuni delle tante cose "che devi fare" alle porte di Padstow.

Se tu ami le gare nautiche e le grandi barche dalle linee perfette non guardare oltre il porto di Falmouth popolare dove si trova l'hotel Falmouth, con il castello di Pendennis e l`orizzonte infinito del mare come sfondo. Qui puoi trovare barche di ogni dimensione ormeggiati  nei porti turistici sparsi per Helford Fal e le  foci dei fiumi che abbracciano la costa intorno a Falmouth e la gloriosa Tall Ships sono porti visitati regolarmente. Dopo tutto, questo e` il porto dove Dame Ellen MacArthur ha attraccato quando ha completato il giro del mondo facendo il suo record, in solitario. Falmouth da una splendida sensazione mediterranea con strade di palme e un clima piacevole che consente ai meravigliosi e variegati Giardini di Cornovaglia di prosperare. Ci sono un sacco di attività e di cose interessanti che  accadono in tutto il paese e intorno al porto e gli amanti delle ostriche dovrebbe prendere atto del Falmouth Oyster Festival, che si tiene ogni ottobre! A parte la miriade di insenature nascoste e punti vendita da esplorare lungo la Helford e degli estuari Fal, il robusto Lizard Penisola è solo una breve distanza in auto. In realtà tutta la Cornovaglia occidentale e molto di più è facilmente accessibile da Falmouth.

Particolarmente accessibile è il villaggio di pescatori di St Mawes, situato sulla punta della penisola Roseland (AONB) proprio di fronte Falmouth e dove e` posizionato  The Rocks Idle hotel. Questa è la posizione perfetta per chi cerca relax a pace e tranquillità.

St Mawes segna l'inizio del tratto costiero denominato Cornish Riviera. St Mawes è un paese delizioso con un porticciolo turistico. Da qui è facile esplorare la costa circostante a piedi, in auto o in acqua.

C'è il battello per Falmouth, taxi d'acqua e gite in barca per esplorare le insenature circostanti e negli estuari e il King Harry Ferry – e` stato votato il traghetto più bello della Gran Bretagna, che fornisce un facile accesso a Truro e ovest di Cornovaglia.

Alcuni dei migliori prodotti della contea crescono nelle verdi, terre fertili della Roseland - il tè viene coltivato anche qui! Le strade di campagna, portano ad alcuni graziosi villaggi, spiagge e insenature tra le round house di Veryan, Carne Beach, il castello di Caerhays, i giardini di Lamorran e due vigneti. Questa area di Cornovaglia è immagine perfetta, incontaminata e ben merita di una visita.

All'altra estremità della costa della Cornovaglia Riviera c’ è la famosa cittadina di Fowey, sede dell'hotel Fowey. Questa zona e` stata votata una delle aree più desiderabili del Regno Unito. Fowey è noto soprattutto per due grandi eventi - Il Daphne DuMaurier Festival letterario che si svolge ogni anno a maggio e Fowey Royal Regatta Week che si tiene ogni agosto. Naturalmente non è solo quegli eventi che creano un fermento per la citta` - c'è sempre un ronzio in Fowey. L'estuario è sempre vivace, con il traffico navale – la citta` offre per il tempo libero o per il business un meraviglioso mix di negozi e gallerie e un negozio di specialità gastronomiche eccellenti! Non è raro individuare un volto famoso o due godersi l'ambiente. Chiunque sia mai stato a Fowey è incantato con essa! Una volta che i dintorni immediati di Fowey sono stati esplorati ci sono un sacco di luoghi fantastici da visitare nelle vicinanze – l`antica “capitale” della Cornovaglia,  Lostwithie, è proprio lungo la strada, così come l'Eden Project, Charlestown, il porto di pescatori di Mevagissey, Lost Gardens of Heligan, St Austell's China Clay Museum e l’antica capitale della contea Bodmin e la sua drammatico brughiera.

venerdì 18 giugno 2010

Coldiretti, il turismo enogastronomico cresce e vale 5miliardi di euro

La moda non si arresta. Se negli ultimi dieci anni il numero degli agriturismi è praticamente raddoppiato (+90%),per il 2010 le vacanze in campagna continueranno a crescere, alimentando il motore del turismo enogastronomico che, con 5 miliardi di fatturato stimato, è l'unico segmento in costante e continua crescita nel comparto vacanziero.
E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti, divulgata in occasione della firma della convenzione per valorizzare e promuovere sistema agroalimentare e turistico nazionale, da parte del ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan, e del ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
L'Italia, si legge nell'analisi, è l'unico paese al mondo che offre ai visitatori una grande varietà di percorsi turistici legati all'enogastronomia, grazie a 142 'strade' di vini e sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità territoriali. Inoltre, gli oltre 18mila agriturismi 'aperti al pubblico' contribuiscono a diffondere la 'cultura' del cibo, permettendo a turisti e visitatori di acquistare prodotti 'home made'.

Il Belpaese, secondo la Coldiretti, può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici, con ben 206 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini a denominazione di origine controllata, controllata e garantita e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt).

La crescita della vacanza in campagna è dovuta anche al fatto che sempre più spesso, continua la Coldiretti, gli agriturismi offrono programmi ricreativi come equitazione, tiro con l'arco, trekking, senza contare attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici.

Per scegliere la vacanza in agriturismo è possibile consultare le guide specializzate come 'Agriturismo', edito dall'Istituto geografico De Agostani, o il sito internet www.campagnamica.it, che seleziona quasi millecinquecento agriturismi.

VIBO V./PROVINCIA: 5 MLN PER UN LOGO TURISTICO

''Un logo turistico e uno slogan che possano identificare e promuovere l'immagine vibonese''. E' questo l'obiettivo del concorso di idee, indetto dall'assessorato provinciale al Turismo della Provincia di Vibo Valentia, guidato da Gianluca Callipo , che punta cosi' ad incrementare la visibilita' del territorio nei contesti piu' vari, dalle manifestazioni ufficiali ai patrocini di iniziative esterne, dalla pubblicazione di materiale informativo alla cartellonistica stradale.


Per il concorso, e' previsto un premio di 5mila euro, che verra' assegnato ad un unico vincitore.

Nel bando predisposto dall'assessorato si legge che attraverso questo concorso ''si intende adottare il marchio piu' rappresentativo'' delle peculiarita' del territorio. Il logo potra' essere realizzato con qualsiasi tecnica grafica e dovra' essere composto sia da immagini che da testo originale dell'autore, riportando comunque la dicitura ''Provincia di Vibo Valentia''. Ovviamente dovra' essere inedito, ne' potra' contenere materiale coperto da copyright.

Alla gara possono partecipare gratuitamente sia concorrenti singoli che in forma associata (in questo caso dovra' essere indicato un responsabile del progetto). Una volta realizzato il logo e il relativo slogan, il plico con il materiale (riportato sia su formato cartaceo che su Cd Rom) dovra' pervenire all'Amministrazione provinciale entro il termine ultimo del 12 luglio 2010.

Entro i 30 giorni successivi, poi, un'apposita Commissione tecnica valutera' gli elaborati (rigorosamente anonimi) in base ai criteri previsto dal bando.

giovedì 17 giugno 2010

Le Cicladi: culla dell’antico mito e tempio del divertimento moderno!

di Letizia Cugnetto
Tempo di vacanze e di mare: che ne direste di una bella isola? O magari di più di un’isola!!
Una meta perfetta sono le Cicladi, arcipelago di 220 isole a sud est della Grecia, così chiamate per la loro disposizione a cerchio intorno a Delo, irradiandosi a raggiera, nel mar Egeo e divise per convenzione in Piccole e Grandi Cicladi.

Culla dell'antichissima civiltà cicladica, risalente a 3000 anni prima di Cristo, le Cicladi sono un luogo ricco di storia e con ammirevoli architetture. Alcuni studiosi sostengono che qui si trovasse la mitica Atlandide, scomparsa dalla terra in seguito ad una catastrofe naturale.
Almeno i più giovani conoscono due delle principali isole che costituiscono l’arcipelago, Mykonos e Santorini, meta di moltissimi studenti dopo la maturità, imitatori dei loro coetanei raccontati nel film di Muccino “Che ne sarà di noi”.
Un luogo davvero emozionante che, grazie alla tendenza degli ultimi anni, ha visto giungere sulle proprie coste, migliaia di italiani.
Caratteristica principale di queste isole sono i colori: il bianco delle case, delle chiese e degli antichi mulini a vento,  tutte le tonalità del blu e del verde per i tetti delle abitazioni e per il mare.
Ma per chi volesse trascorrere un soggiorno meno affollato, ci sono Paro, patria del poeta Archiloco, che scrisse numerosi componimenti sull’amore: un posto incantevole, quindi, per tutti gli innamorati, che possono dare libero sfogo alla loro vena romantica, ispirati come lo fu lui, nel tempo passato.
Poi ci sono  Amorgos,  Ios e Kea, meno estese, ma ugualmente apprezzabili sia a livello naturalistico, che storico, giacchè anch’esse sono state argomento dei più grandi lirici greci, stimolati nella stesura delle proprie opere da un contesto così suggestivo.
Delos importante luogo di culto nell’antichità, che vide la nascita di Apollo e della sua gemella Artemide (Diana per i Romani) e attualmente sito archeologico, patrimonio dell’Unesco, che richiama appassionati e studiosi da tutto il mondo all’artistico Pirgos, sull’isola di Tinos, villaggio  pieno di laboratori artigiani specializzati in pittura, marmi e lavorazione del legno.
Nasso, invece, la più grande delle Cicladi, oltre ad essere molto fertile e ricca di spiagge, è anche sede di diversi siti archeologici, testimoni dell’evoluzione della civiltà originaria. La famosa espressione “piantare in asso, o più correttamente piantare in Nasso”, trae origine proprio da questa isola. La famosa leggenda narra infatti che Arianna, figlia di Minosse e di Pasifae, dopo aver aiutato con il suo filo l’eroe ateniese Teseo a sconfiggere il Minotauro e ad uscire dal labirinto di Cnosso, fugge insieme agli ateniesi, ma viene abbandonata, per l’appunto piantata, da Teseo sull’isola di Nasso. In italiano, poi, con l’evoluzione della lingua il toponimo Nasso si sarebbe trasformato nel più comune asso.
Una vacanza in cui unire il relax marino alle risorse artistiche, non solo quindi divertimento, ma anche spazio alla cultura: località affascinanti a pochi passi da casa nostra, a prezzi convenienti!

domenica 13 giugno 2010

RIMINI,"LA NOTTE ROSA" LUNGA 3 NOTTI CAPODANNO D'ESTATE

rimini, notte rosa
La "Notte rosa", festa che segna il Capodanno d'estate sulla Riviera romagnola, anticipa al 2 luglio. Dura tre notti e cambia 'pelle', in linea con quanto e' emerso dalla ricerca "Dal distretto del piacere alla Notte Rosa: l'evento dolce per una nuova comunita' artificiale", realizzata dal Consorzio Aaster (Associazione Agenti per lo Sviluppo del Territorio e presentata stamane a Rimini.

  Un lungo "weekend rosa", dunque, che coinvolga, oltre ai 110 chilometri di riviera romagnola, anche le localita' dell'entroterra, sviluppato nella forma di un vero e proprio prodotto turistico tout court, in grado di attrarre, attraverso una ricca offerta di pacchetti soggiorno, flussi di ospiti stranieri, aggiuntivi rispetto alle normali presenze alberghiere del fine settimana.
  Alla boa del quinquennio, allora, la 'Notte Rosa' si guarda indietro e fa un primo bilancio per capire che veste avra' nel prossimo futuro. Grazie a questo evento, che vede lo sforzo congiunto e sinergico di 12 comuni, 4 province, e degli imprenditori turistici della Riviera, e alla vastissima eco mediatica che ha saputo produrre negli anni, la Riviera si e' oggi imposta come il luogo del divertimento sano, dell'amicizia, della convivialita' e dello stare insieme. L'indagine, condotta nel 2009 da un gruppo di ricerca diretto da Aldo Bonomi (sociologo fondatore e direttore del Consorzio Aaster), e' stata realizzata interpellando i principali attori coinvolti nell'organizzazione dell'evento (figure istituzionali, albergatori ed imprenditori turistici in genere), nonche' raccogliendo oltre 540 questionari tra i partecipanti ai diversi appuntamenti dell'edizione 2009, che hanno permesso di definire, a grandi linee, l'ospite tipo della Notte Rosa. Proprio questa quinta edizione della Notte Rosa, che lo scorso anno ha accolto oltre 1,5 milioni di turisti, con un giro d'affari stimato in oltre 100 milioni di euro, porta con se' gia' uno dei principali 'suggerimenti' dell'Indagine, ovvero l'estensione da un giorno solo, il sabato, ad un intero weekend, con inizio venerdi' 2 luglio ed un ricchissimo e prestigioso programma di appuntamenti

venerdì 11 giugno 2010

Guida blu: le più belle spiagge d'Italia

Pubblicata la Guida blu 2010 delle migliori spiagge italiane, la classifica di Legambiente e Touring Club Italiano - giunta al decimo anniversario - che assegna il massimo riconoscimento, le cinque vele, alle spiagge più blu d'Italia: in pole position la Sardegna, seguono Puglia e Toscana, bene anche Campania e Sicilia. Il Trentino Alto Adige sale sul podio per le località lacustri.


Le 14 località dove sventolano le cinque vele sono: Pollica (SA), al primo posto; le Cinque Terre (SP), al secondo posto; Ostuni (BR), al terzo posto; Capalbio (GR), al quarto posto; Castiglione della Pescaia (GR), al quinto posto; Nardò (LE), al sesto posto; l'Isola di Capraia (LI), al settimo posto; l'Isola di Salina (ME), all'ottavo posto; San Vito lo Capo (TP), al nono posto; Bosa (OR), al decimo posto; Baunei (OG), all'undicesimo posto; Noto (SR), al 12° posto; Posada (NU), al 13° posto e Otranto (LE), al 14° posto. Sono ben 42, invece, le località in cui sventolano quattro bandiere.

Sono cinque le località di lago che hanno conquistato le cinque vele, tre di esse sono trentine: Appiano sulla Strada del vino (BZ), sul Lago di Monticolo, e Fiè allo Sciliar (BZ) sul Lago di Fiè in Alto Adige, Molveno (TN), sull'omonimo Lago in Trentino, Bellagio (CO), sul lago di Como, e Massa Marittima (GR), in Toscana, sul Lago dell'Accesa.

La novità dell'edizione 2010 è la nuova sezione dedicata alla nautica da diporto, fatta in collaborazione con l'Unione nazionale dei cantieri e delle industrie nautiche e affini (Ucina), che propone 14 bellissimi itinerari.

Nell'insieme, la guida elenca 354 spiagge, 364 località costiere di mare e lago, 14 itinerari in barca per diportisti, 50 grotte marine e 403 strutture ricettive, con l'elenco aggiornato degli alberghi 'green'.

Le vele vengono assegnate a tutte quelle località che sono state capaci di  coniugare l'offerta turistica con il rispetto dell'ambiente.
Cosa ne pensi di questa classifica? Sceglierai una di queste località per le tue vacanze al mare? Dì' la tua.

WORKSHOP A COSENZA DI PROMUOVITALIA

Promuovi Italia (www.promuovitalia.it) è l’Agenzia di Assistenza Tecnica che opera alle dipendenze del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo (Presidenza del Consiglio dei Ministri), e che fornisce supporto agli interventi per lo sviluppo delle attività economiche ed occupazionali della filiera dell’industria turistica, culturale ed ambientale e dei settori merceologici ad essa collegati. L’Agenzia partecipa, quindi, all’attuazione dei programmi di sviluppo della competitività italiana, nell’ambito delle politiche di indirizzo fornite dalle Amministrazioni centrali e regionali committenti.

Con l’obiettivo di offrire ai giovani la possibilità di entrare nel mondo del lavoro, Promuovi Italia sta organizzando, quindi - con particolare attenzione alle Regioni del Sud - incontri tra gli studenti delle Facoltà di settore e le realtà imprenditoriali di eccellenza presenti sul territorio, al fine di raccontare loro come è possibile fare impresa e costruirsi una carriera attraverso l’impegno e la ricerca della qualità.
In quest’ottica è per noi fondamentale avere anche il contributo del mondo accademico; mi permetto di suggerire un tema che, se ritiene valido, potrà affrontare, e cioè come il sistema universitario affronta e risolve due questioni a volte contrapposte: da un lato, la richiesta, da parte del mercato, di “tecnici” e figure operative più che di manager; dall’altro la necessità, da parte della stessa istituzione, di fare comunque “ricerca”, di sperimentare, di innovare, proponendo strategie che anticipano il futuro, e non semplicemente seguire quanto il mercato oggi richiede (è un altro aspetto dell’ ”innovazione” presente nel titolo del workshop).

mercoledì 9 giugno 2010

Elegante e raffinata El Jadida

El Jadida è un'elegante e raffinata città del Marocco, dichiarata dall'UNESCO nel 2004 patrimonio dell'Umanità. El Jadida è l'antica città di Mazagan: furono i portoghesi, durante il periodo della loro dominazione dal 1506 fino al 1769, ad edificare questa città fortificata inizialmente dotata di cinque bastioni. Oggi ne rimangono solo quattro: il bastione dell'Angelo, da cui si gode una splendida vista sulla città, il bastione San Sebastiano che conserva un'inquietante cappella dell'Inquisizione.


Grazie alle sue splendide spiagge, l'antica Mazagan si presta al relax e alla dolce vita. Le spiagge intorno alla città sono imperdibili: da segnalare a nord El Haouzia dove si trova un relitto a circa 200 m dalla battigia. Poco distante si trova la bella cittadina di Azemmour con una bella Kasbah fortificata. Un'altra notevole spiaggia si trova ad ovest del centro, dopo una serie di piane tidali rocciose. A 3km a sud, la spiaggia dell'elegante stazione balneare di Sidi-Bouzid è magnifica: in estate risulta molto frequentata, particolarmente fresca per la corrente proveniente dalle Canarie.

Di fronte al bastione dell'Angelo, sul porto di El Jadida o lungo il boulevard de Suez, numerosi ristoranti vi permetteranno di gustare i loro prodotti. Se i locali sono semplici, la loro cucina è deliziosa: ricci di mare, sardine e fritture varie. Più a sud (76 km), è d'obbligo una visita a Oualidia. Questa simpatica stazione balneare è famosa per le sue ostriche da gustare sulla terrazza di un ristorante o direttamente nei parchi della laguna in cui vengono pescate.

Risalendo la via principale di El Jadida si trova la cisterna portoghese. Caduta nell'oblio, fu riscoperta per caso nel 1916. Costruita nel 1514 dai Portoghesi, questa sala sotterranea è forse servita da arsenale o da magazzino prima di essere trasformata in cisterna per resistere agli assedi.

Nei dintorni di El Jaida si trova Moulay-Abdallah è un villaggio di pescatori (a 12 km a sud di El Jadida) che ospita nel mese di agosto uno dei più grandi moussems del Marocco, allo stesso tempo feste religiose e fiere commerciali. Oltre 200.000 persone accorrono per partecipare alla festa e gli spettacoli di Fantasia riuniscono fino a 15.000 cavalli. In ultimo, lungo la Strada Regionale 315 si erge l'imponente casbah rettangolare di Boulâouane costruita nel 1710 da Moulay Ismail, presenta sette bastioni, mura di cinta merlate e un'alta torre quadrata.

venerdì 4 giugno 2010

St Michael's Mount o Mont Saint-Michel. Stesso nome ma posti diversi

Trovandomi in Inghilterra per lavoro, cercavo un posto dove potevo andare a trascorrere uno dei tanti week-end che avrò a disposizione fino ad Agosto. E leggendo su una rivista scopro che esistono due isole con lo stesso nome e con una vaga somiglianza tra di loro.
Il Mont Saint-Michel (letteralmente "Monte San Michele") è un isolotto roccioso situato presso la costa settentrionale della Francia, dove sfocia il fiume Couesnon.


Sull'isolotto venne costruito un santuario in onore di San Michele Arcangelo, il cui nome originario era Mons Sancti Michaeli in periculo mari (in latino) o Mont Saint-Michel au péril de la mer (in francese: in italiano, letteralmente, "Monte San Michele al pericolo del mare").

Attualmente il Mont Saint-Michel costituisce il centro naturale del comune di Le Mont-Saint-Michel (dipartimento della Manica, regione amministrativa della Bassa Normandia appartenente al comune di Pontorson). Un trattino permette di differenziare tra il comune e l'isolotto: secondo la nomenclatura ufficiale dell'INSEE l'unità amministrativa si chiama (Le) Mont-Saint-Michel, mentre l'isolotto è chiamato Mont Saint-Michel.

La notevole architettura del santuario e la baia nel quale l'isolotto sorge con le sue maree ne fanno il sito turistico più frequentato della Normandia e uno dei primi dell'intera Francia, con circa 3.200.000 visitatori ogni anno. Numerosi immobili che vi sorgono sono individualmente classificati come monumenti storici e l'intero sito è nel suo insieme classificato come tale dal 1862. Dal 1979 fa parte dei Patrimoni mondiali dell'umanità dell'UNESCO.

Mentre l'altra isola St Michael's Mount (in lingua cornica: Karrek Loos y'n Koos; 0,23 kmq) è un'isola tidale situata nella cosiddetta Mount's Bay, nell'estremità occidentale della Cornovaglia  (Inghilterra  sud-occidentale), di fronte a Land's End. Dal punto di vista amministrativo, si tratta di una parrocchia civile del distretto di Penwith. L'isola  è famosa per la sua vaga somiglianza (non solo nel nome) con il Mont Saint-Michel della Normandia  (Francia). La somiglianza non è per nulla casuale: anche questo luogo è infatti dedicato all'arcangelo  Michele, che secondo la leggenda  vi sarebbe apparso nel 495[2]  e al quale dei Benedettini, provenienti proprio da Mont Saint-Michel, vollero dedicare un'abazia in loco, abazia (della quale rimangono solo il refettorio  e la chiesa) sostituita poi nel corso del XVI secolo dalla fortezza che si può tuttora ammirare.

L'isola è collegata da un traghetto (oltre che da una lingua di terra durante la bassa marea) alla città di Marazion.

giovedì 3 giugno 2010

Sex & the city 2: in Marocco con Carrie e compagne

Prima ancora di vederlo, si sapeva già tutto. E ora che finalmente è arrivato anche nei cinema italiani - campione d'incassi nel primo weekend di proiezione - il nuovo, e criticatissimo, Sex & the city 2  non ha più segreti. Carrie Bradshaw e compagne sono tornate, griffate più che mai, in un colossal (146 minuti di film) che gli internauti più spietati hanno ribattezzato “Il signore degli anelli in tacchi a spillo”.
Gli ingredienti sono i soliti, con un po’ meno sex e molta meno city. New York è la grande assente: le "girls" questa volta fanno i bagagli e se ne vanno in Medio Oriente a godersi una vacanza da nababbe ad Abu Dhabi. E qui scatta la finzione cinematografica perché, in realtà, le riprese non sono state fatte negli Emirati Arabi (il governo non ha gradito i contenuti troppo espliciti delle emancipate newyorkesi in trasferta), ma in Marocco.

Il tocco esotico mancava alle protagoniste di Sex & the city , ma la scelta di spostare il set in Medio Oriente/Africa ha un'altra motivazione. A spiegarla è Michael Patrick King: il bisogno di evasione in posti lontani, meglio se dorati e assolati, è per il regista del film un bisogno emergente in tempi di crisi economica. Ora che la caccia al set è cominciata, i blogger si passano già indiscrezioni su quali dune di sabbia abbiano calpestato le Manolo Blahnik di Carrie o in quali resort extra-lusso la troupe abbia alloggiato. Per i sex addicted, ecco alcune dritte per una vacanza in Marocco sulle tracce di Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda. Prima tappa: Marrakech.

Molte scene sono state girate nella piazza principale Djemma el Fnaa, cuore pulsante della Medina, la parte vecchia della città. Un labirinto di colori, profumi e suoni dove perdersi tra cantastorie, danzatori, incantatori di serpenti e venditori di datteri e uova di struzzo. Ed è nel suq - l'enorme mercato coperto a nord della piazza - che Carrie incontra Aidan, lo storico ex, anche lui a Marrakech a vendere tappeti. Primo suggerimento: shopping sfrenato nella Medina. E per portarsi a casa un tappeto originale, grande classico tra i souvenir marocchini, le boutique specializzate sono La Porte d'Or (115, souk Semmairie) e Amazonite (94 boulevard El Mansour Eddahbi).

Va bene la fuga dalla NYC, ma le “Veneri del Sahara” non hanno certo rinunciato ai lussi. L'indirizzo per sognare a occhi aperti è La Mamounia, quartier generale del cast e della troupe durante le riprese. Secondo suggerimento: un soggiorno in questo leggendario palazzo moresco del XVIII secolo, che Winston Churchill descriveva come “il luogo più incantevole del mondo intero”, è d’obbligo. Fresco di un imponente restauro, il Grand Hotel è un concentrato di splendori arabo-andalusi nel centro di Marrakech. Circondato da alte mura, l’oasi che si svela all’interno è un susseguirsi di azulejos, palmizi, fontane, giardini, specchi e mosaici. Le 136 camere, i tre riad e una spa di 2500 metri quadrati con hammam completano il quadro di questo rifugio amato dai vip e dai milionari di tutto il mondo (Avenue Bad Jdid, Marrakech, www.mamounia.com).

L’hotel dello sceicco che invece ospita nel film le quattro protagoniste è il nuovissimo Mandarin Oriental Jnan Rhama, inaugurato proprio al termine delle riprese. Un indirizzo che regala ciò che promette il nome, letteralmente "giardino dell'Eden". Circondato dai Monti Atlas (a 25 minuti di auto dalla Medina e a un'ora circa dal monte Toubkal, la vetta più alta del Marocco), il Mandarin Oriental lascia a bocca aperta: suite sfarzose, opulenti saloni dorati, affreschi e cupole in stile ottomano. Il top è la spa, la più grande di Marrakech, 3800 metri quadrati di puro benessere (www.mandarinoriental.com). Chi non se la sente di regalarsi tali lussi, a Marrakech ha un'infinità di alternative. Da mettere in agenda c'è la Casa Lalla, ottimo indirizzo per dormire a prezzi abbordabili ma immersi nella tipica atmosfera marocchina, con spa, hammam, palmeto e ristorante (www.casalalla.com, doppia da 95 €). Proposte low cost anche nel 4 stelle Dellarosa Hotel Suite & Spa o all’Atlas Targa & Resort (da 69 € e 75 € per camera a notte, prenotazioni su www.hotels.com).

Da Marrakech al deserto il passo è breve. Alcuni shot sono stati presi tra le dune del Sahara occidentale, a sud di Erfoud, appena fuori dalla cittadina di Merzouga. Le sabbie del film, in particolare quelle di Erg Chebbi, si possono esplorare in 4x4 o a dorso di cammello, come fanno le protagoniste. Unica avvertenza: il film è stato girato a novembre e andare nella sabbia rovente in agosto sarebbe una follia. Più indicate escursioni a Rabat, capitale marocchina, a un’ora di treno da Casablanca (quattro da Marrakesh); Essaouira, sulla costa atlantica, o Fez. Una chicca, per chi si allontana da Marrakech, è Chefchaouen, la città blu. Un peccato, o una fortuna, che qui Sex & the city non sia arrivato.

martedì 1 giugno 2010

Le 10 spiagge più suggestive

C'è qualcosa di incredibilmente irresistibile nelle spiagge, dove mare, cielo e terra convergono magicamente. Ecco perché, quando si parla di spiagge, tutti vanno in visibilio. Volete sapere quali sono le spiagge più suggestive del mondo?
Secondo creativefan.com, che ha stilato la classifica delle spiagge più idilliache del pianeta, vince Bohol Beach, sull'Isola di Panglao, nelle Filippine, un posto decisamente incredibile (GUARDA LE FOTO). Ma sentite questa: al secondo posto in assoluto c'è la spiaggia di Tropea, nella nostra meravigliosa Calabria. Seguono alcuni lidi inaspettati, come Mawgan, in Cornovaglia, Khezr, in Iran, Benacre, in Gran Bretagna e Llanddona, nel Galles. Nella top ten spiccano, però, anche spiagge da sogno come Port Stephens, in Australia, Kovalam Beach, nel Kerala (India), e la spiaggia di Patong, a Phuket, in Thailandia, dove molti di voi saranno anche stati.

La classifica prosegue con altre 10 spiagge suggestive e bisogna subito dire che al 14° posto c'è un'altra località italiana: Camogli, in Liguria. Le altre nove sono: Makena State Park a Maui e Hanakapiai Beach a Kauai (entrambe alle Hawaii), Downhill Beach a Castlerock, Irlanda del Nord, Anse Source D’Argent a La Digue, Seychelles, Copacabana a Rio, Le Val André in Bretagna (Francia), Aquinnah a Martha’s Vineyard (USA), Sylt in Germania e Itajai in Brasile