lunedì 28 febbraio 2011

Diario di un viaggiatore: Rincorrendo gli Dèi

Eccoci di nuovo insieme, avete preparato la valigia? Oggi faremo un viaggio alla ricerca degli Dèi, nella meravigliosa terra di Circe, di Eòlo e di Jocastro. Stiamo parlando di una delle terre più affascinanti della nostra regione Calabra, parliamo di Reggio Calabria.

La sua storia si fonde con meraviglie che richiamano allo splendore Classico, alla magnificenza Romana e alle prime colonizzazioni del XI secolo. Molte di queste egemoniche potenze hanno saputo lasciare impronte profonde, concretizzate nelle opere che ci si parano davanti, lasciandoci increduli e stupiti.
Oggi continuiamo a chiederci come mai una terra così maltrattata, in epoche passate riuscì a raggiungere una immensità ed una importanza tale da essere considerata quasi una potenza senza pari, ma osservandola più da vicino notiamo che la sua è una di quelle bellezza particolari, che vale la pena studiare a fondo, diffondendone la cultura facendola conoscere. Passeggiando sul viale marino, tra le opere post moderne della grande via, verso il Duomo, osservandone le imponenti strutture architettoniche che ne fanno simbolo di devozione totale.
Ville, mura antiche e museo, comprovano la grandezza secolare che non smette di stupire e meravigliare, ma ogni parola che scaturisce dal diario di un viaggiatore su questa calda terra fatta di sapori forti come le convinzioni secolari di un popolo, non sapranno mai descrivere a pieno la bellezza di uno sguardo che scruta davvero.
Il viaggio si conclude con la consapevolezza di ritornare a rivedere lo splendore dei secoli andati, magari ripensando alla leggenda degli Dèi, ad una Circe che vaga ancora fra le acque cristalline, ad Eolo che vaga come brezza leggera e indisturbata e allo “sguardo di Morgana” che si perde come i delicati colori del suo tramonto che chiudono le giornate ancora una volta nel vociare sommesso e canzonato che non ha mai voglia di andare a dormire.
Di Antonella Barbieri

giovedì 24 febbraio 2011

Salisburgo

salisburgo
La città natale del grande compositore Wolfgang Amadeus Mozart, doveva necessariamente diventare la capitale della musica e dell’armonia. Salisburgo, dominata dalla fortezza dell’Hohensalzburg, è la seconda città austriaca per importanza. Vanta un centro storico ancora integro in cui le facciate degli imponenti palazzi, nascondono angoli intimi, tutti da scoprire. Come la casetta del Flauto magico, Zauberflö te Hä uschen, ricostruita nel giardino del Mozarteum, dove Mozart trovava l’ispirazione per le sue composizioni. O anche il Museo dei giocattoli e degli strumenti musicali storici, ospitato nell’ex ospedale civico.

Storia e spettacolo si fondono anche nei giardini all’italiana del Castello di Hellbrunn, un vero gioiello rinascimentale all’ingresso della città, in cui sono state ambientate alcune scene del famoso film americano, Tutti insieme appassionatamente, che assicurò a Julie Andrews, un posto nell’Olimpo delle star. Gli appassionati del genere, possono seguire un itinerario che mostra le suggestive location della fortunata pellicola.
Sulla strada che riconduce al centro, la Morzger Strasse, si trova, il Gwandhaus, che è insieme negozio di abiti tradizionali, museo dell’abbigliamento e raffinato ristorante.
Altra sosta obbligata è al Cafè Sacher, luogo romantico, da cui si gode di un panorama mozzafiato e si assaporano diverse golosità, tra cui la famosa sacher torte, di cui bisogna ordinare una fetta! Le calorie si possono smaltire in una romantica passeggiata nel vicino giardino di Mirabell.
Da qui si passa nella Getreidegasse, la famosa via dello shopping, disseminata di caratteristiche insegne in ferro battuto, riccamente decorate, che introducono ai negozietti e alle botteghe degli artigiani. È considerata il più bel centro commerciale dell’Austria, conserva un aspetto intatto, e affascina per i portali di gran pregio artistico, le facciate delle case e i bei cortili incorniciati dalle arcate, sotto le quali si svolge la vivace attività commerciale di questa caratteristica via, famosa anche perché al numero 9, si trova la casa natale di Mozart. I patiti della moda, qui troveranno tutte le griffe internazionali, oltre a negozi di antiquariato, ristorantini e locali dove assaggiare le specialità gastronomiche e riposarsi dalle fatiche dello shopping.
Tante le offerte voli low cost per Salisburgo, anche per i viaggi last minute,   per andare alla scoperta di questa città, che offre ambienti ideali per romantiche passeggiate, escursioni in bici, o giri in carrozza, come faceva l’amata Principessa Sissi.

mercoledì 23 febbraio 2011

Rimini: la notte rosa 2011, il capodanno d'estate

notte rosa 2011
La Notte Rosa, il Capodanno dell'estate 110 chilometri di costa in festa. La Notte Rosa è la grande festa dell'estate, il capodanno estivo in Riviera.
Una notte unica, indimenticabile, una notte per tutti. Tutta la costa si tinge di rosa, dal tramonto all'alba i 110 chilometri della Riviera Adriatica dell'Emilia Romagna sono un'esplosione di luci, suoni, immagini, colori, 110 chilometri di concerti, performance teatrali, reading, installazioni, convegni, mostre, spettacoli, magiche scenografie.


Ogni località interpreta il tema in modo creativo ed unico per regalare al pubblico una notte di intense emozioni, una notte in cui la Riviera diventa un grande palcoscenico dove tutti sono protagonisti del rito collettivo più originale dell'estate ma dove il protagonista principale è il divertimento sano e "la vita dolce".

Perché rosa? Il rosa è un colore che racconta la Riviera come luogo di incontro, dell'ospitalità, della gentilezza, delle relazioni, dei sentimenti, un luogo dove ancora è forte il senso di appartenenza ad una comunità capace di accogliere.

La Notte Rosa è un evento unico, irripetibile altrove: tutto il sistema dell'accoglienza e dell'ospitalità si mette in gioco per offrire una notte indimenticabile e un'immagine autentica della Riviera, viva, positiva e dinamica

Quali sono le spiagge per nudisti in Spagna?

La Spagna è molto tollerante con i nudisti, non è contro la legge svestirsi a condizione di rispettare gli altri. Le migliori spiagge per nudisti in spiaggia sono:

Vera Playa
Un vero paradiso per nudisti situato in Almeria, sulla costa sudorientale della Spagna. All’interno della zona naturista si può circolare per le strade, andare al supermercato o al bar completamente nudi. Ci sono 2 km di spiaggia dedicata ufficialmente ai naturisti, qui e là circondata da urbanizzazioni naturiste. All’estremità nord della spiaggia c’è l’Hotel Vera Playa Club, l’unico hotel naturista in Spagna. Gli ospiti sono liberi di lasciare i loro vestiti in camera in qualunque ora del giorno, ad eccezione delle ore pasti e durante la sera. L’albergo è formato da quattro ali che circondano la splendida piscina esterna con vasca idromassaggio. nell’area della piscina è in vigore un codice di abbigliamento: gli ospiti non possono indossare costumi da bagno!

Costa Natura, Costa Del Sol
Un resort naturista andaluso dove girare nudi è la normalità. È stato ufficialmente il primo resort per nudisti nella Spagna peninsulare e conta circa 200 appartamenti. Il centro turistico ha la sua spiaggia privata una piscina, vasche idromassaggio e campi da tennis. È immerso in un giardino tropicale di piante lussureggianti e di palme. Se togliete i vestiti all’arrivo, potreste non averne più bisogno fino alla partenza. Anche se qualcuno si veste almeno per andare a cena!

Baie isolate
L’Andalusia ha una costa variegata di oltre 800 km. Tra grotte, acqua cristallina e scogliere vulcaniche, è intersecata da molte piccole baie isolate facilmente raggiungibili in auto. Alcune sono interamente riservate ai naturisti. In qualsiasi spiaggia della Spagna è comunque permesso nuotare e prendere il sole nudi.
Per trovare la vostra baia isolata, percorrete le strade costiere e fermatevi quando vedrete quella che vi ispira!
Per alcuni posti dovrete lasciare l’auto in cima alla scogliera e scendere verso il mare a piedi, cosa che talvolta può risultare anche piacevole. In altri punti, è addirittura possibile arrivare con l’auto quasi fino alla spiaggia.

martedì 22 febbraio 2011

La Spagna low cost

La Spagna è sempre più vicina grazie alle compagnie aree low cost per raggiungere le principali città del Paese a prezzi estremamente convenienti.
Partendo dai principali aeroporti italiani (non solo Milano e Roma, quindi, ma anche Bologna, Verona, Cagliari, Torino, Napoli ecc), in poche ore di volo si raggiungono non soltanto le classiche mete come Madrid o Barcellona, ma anche destinazioni alternative.


Città classiche
Bilbao ospita il famoso museo Guggenheim (vai allo speciale su Bilbao), Valencia è all'ultima moda, con il suo centro storico e gli edifici modernissimi ideati da Santiago Calatrava (leggi il reportage su Valencia), Siviglia, Cordoba, Granada, nel cuore pulsante della Spagna con i loro costumi e le loro tradizioni (leggi lo speciale sull’Andalusia) sono tra le mete più turistiche della Spagna.

Tempo di mare
La stagione è già ottima per raggiungere le località di mare spagnole, come le isole Canarie, con le spiagge tropicali di Tenerife, Lanzarote e Fuerteventura proprio davanti alle coste africane (leggi lo speciale sulle Canarie) o le isole Baleari, Maiorca, Minorca e soprattutto le modaiole Ibiza e Formentera (vai all’articolo su Ibiza e le Baleari). Ma anche la Costa Brava, con le sue calette nascoste, e la Costa del Sol con Malaga, che d’estate è affollatissima (basti pensare al caos di Torremolinos) ma in questo periodo si può apprezzare con tutta calma (guarda le foto). Le compagnie no frills atterrano anche ad Alicante, splendida cittadina affacciata sul Mediterraneo famosa per la vita notturna (sfoglia la gallery).

Mete alternative
Tra le nuove destinazioni facilmente raggiungibili c’è anche Saragozza. Se siete alla ricerca di una città giovane (è sede di una delle più importanti università di Spagna) questa è la meta giusta per voi (guarda le foto). Se avete già visto tutto di questo meraviglioso Paese, forse non conoscete ancora Santander vicina a Oviedo splendida città barocca e tappa del cammino di Santiago de Compostela. Anche Santiago, meta di turismo religioso internazionale, è raggiungibile con voli low cost. Una bella notizia per chi desidera compiere il pellegrinaggio lungo il cammino (patrimonio Unesco) ma anche per chi ha semplicemente voglia visitare la città e il suo santuario

sabato 19 febbraio 2011

Il carnevale di Fano: carri, dolci e grandi baci

carnevale-fano
Nato nel 1347, è il più antico d'Italia. E il più goloso: per il ""getto" , come a Fano viene chiamato il tradizionale lancio di dolci e caramelle dai carri che sfilano nelle domeniche di Carnevale. Al quale quest'anno si aggiungono la Cittadella del cioccolato, nel centro storico dal 24 al 27 febbraio, con tentazioni di ogni titpo e persino intere sculture di cacao, e il Villaggio delle tipicità dove il 20 febbraio e il 6 marzo si potranno degustare bontà marchigiane e prodotti a km zero approdati dalle colline di Fano.

Ma non solo peccati di gola. Fra gli eventi più attesi, La notte del bacio più grande, il 5 marzo: una festa in maschera con musica, balli, scherzi, spettacoli, banchetti, menu a tema e, naturalmente, una gara di baci appassionati.

Info: appuntamento per le sfilate dei carri allegorici il 20, 27 febbraio e 6 marzo;

giovedì 17 febbraio 2011

Diario di un viaggiatore: un giorno a Veipo

museo vibo valentia
E’ probabile che un articolo che cominci con la parola “storia” rimanga quasi sempre il meno letto.
La storia non deve essere vista come il peggiore degli argomenti, ma quello della quale intendo parlare non ha nulla a che vedere con le innumerevoli e sole date trascritte qua e là. La storia migliore è quella toccata con mano. La Calabria sa riscoprire i luoghi persi nelle ere, essa ci permette di intraprendere un viaggio, uno di quelli indimenticabili, quindi chiudete gli occhi e seguitemi, il viaggio comincia.
Sulle desolate terre Calabre, immaginate di sentire la brezza leggera del mare, siete al centro di una storia durata millenni, cosa vedete? Semplicemente agglomerati di costruzioni, come noi le antiche civiltà possedevano l’intelletto per ritrovarsi e riunirsi in centri urbani di grande rilievo, adesso, insieme attraversiamo questi centri, restiamo sbalorditi dalle innumerevoli meraviglie che una cultura ci insegna.
Ci troviamo nel pieno di un centro abitato chiamato Veipo, risalente alla seconda metà del VII secolo a.C, legato al disegno egemonico della città madre Locri, questi pochi indizi cominciano a creare un immenso punto interrogativo sulla testa di ignari viaggiatori, stiamo semplicemente parlando di Vibo Valentia. Il visibile sollievo ricomparso sui visi di ognuno di voi ci da la possibilità di proseguire il viaggio, l’importanza della colonia di Veipo rimane quella di controllo della Calabria centrale e del golfo di Lamezia. Ogni singolo reperto che ci ritroviamo a osservare è custodito nel museo archeologico “Vito Capialbi”, semplici opere, che richiamano a culti di grande, immensa portata.
museo vibo
L’archeologia ci insegna a non tralasciare nessuna strada, a non abbandonare nessun frammento lungo di essa, la storia si costruisce attraverso minuscoli dettagli, un oggetto, come per esempio la “laminetta aurea” custodita gelosamente nel museo archeologico di Vibo Valentia, ne è testimonianza, essa risale al III secolo a.C, recante un testo completo di natura Orfica, l’Orfismo non fu altro che il culto misterico per eccellenza da ricondurre probabilmente alla Grecia e non solo, il culti misterici che affondavano le proprie radici nell’antico Egitto e molto prima nella Mesopotamia. La cultura racchiusa in un testo Orfico, racconta della necessità dell’anima di trasmigrare, si parla dei “fiumi dell’Ade”, l’anima che cerca di espiare la propria colpa compiendo un ultimo viaggio che è quello della morte.
Quello che ci da l’opportunità di comprendere, forse in parte la storia di questo culto che molti ricondussero a Dioniso, così simile all’uomo e ai suoi patimenti, alle emozioni e alla morte ingiustificata che colpisce, il più delle volte, senza una ragione ben precisa.
La complessa descrizione del mondo oltre la vita, non ha una sua spiegazione precisa, nè un’età perfettamente databile da poterla ricondurre ad una civiltà egemone, si è solo a conoscenza di un culto che si rivela attraverso la maestria di oggetti devozionali.
Ecco la storia, che riaffiora nelle leggende, nelle cose che tocchiamo, nelle terre che attraversiamo, ogni singolo oggetto del mondo rivela una sua importanza, l’archeologia ci insegna a non tralasciare nulla poiché è nella storia del passato che troviamo le risposte del futuro

Di Antonella Barbieri

mercoledì 16 febbraio 2011

Ciock'n' Roll: l'altro Festival di Sanremo

ciccolata festival sanremo
Debutta proprio nei giorni più caldi dell’anno, quando a Sanremo arriva la “carovana” di vip per il Festival della canzone italiana. Si chiama Ciock’n’ Roll, il nuovissimo evento firmato Eurochocolate (quello di Perugia, per intendersi) che, insieme alla musica, ci mette pure il gusto. Dal 12 al 20 febbraio, appuntamenti in tutta la città per intrattenere chi resta fuori dall’Ariston.

Si parte proprio dal celebre teatro dove, accanto al red carpet ufficiale della 61esima edizione del Festival, è impossibile non notare la cornice di 400 chili di cioccolato fondente. Giusto il tempo di una foto ricordo, per dire “io c’ero”, e poi si mangiano tavolette a volontà. In piazza Colombo, nei bazar del cacao, peccati di gola preparati da maitre chocolatier di fama internazionale. Puntata d’obbligo anche al Casinò, gioiello in stile liberty e cuore della vita mondana sanremese (oggi come ai tempi della Belle époque). Per chi non intende spendere, si gioca con i soldi di cioccolato al ChocoCasinò.

A fare da colonna sonora ci pensa l'artista berlinese Peter Lardong. Musica e dj-set con i suoi 45 giri gustosi, ovvero dischi di cioccolato. Sono tre i brani scelti per essere incisi, suonati (e mangiati) nel fondente: Fatti mandare dalla mamma, omaggio a Gianni Morandi; Fratelli d'Italia, per i 150 anni dell'Unità e, Felici e Fondenti, l'inno di Eurochocolate per Sanremo. Performance musicali (sempre con dischi di cioccolato) anche in via Mameli, con il dj Disk Chockey; mentre in Corso Matteotti, il 14 febbraio, si srotola una pergamena lunga 200 metri dove scrivere pensieri d'amore. L'idea è dei Baci Perugina. Per inguaribili romantici.

Dopo tante dolcezze, la notte è ancora giovane. Ore piccole al Gohà, la discoteca più vicina all'Ariston che, in occasione del Festival, diventa l'indirizzo più gettonato della città (corso G. Matteotti 178, tel. 0184.54.651). Atmosfere russe e cocktail a tema al Pravda Cafè: da provare il Communist Martini, il Bolshevik Bellini e Lenin's Kryptonite; in tavola i piatti della tradizione sovietica, come il filetto Stroganoff e la Ribny Salad, con merluzzo e aringhe marinate (p.zza San Siro 16, tel. 0184.59.18.29). Sicuri di non sbagliare anche al Victory Morgana Bay, tra il porto Vecchio e porto Sole. Attenzione alle feste che questo Yachting Cafè & Restaurant organizza per i grandi eventi (corso Trento e Trieste 16). Pare che le celebrities si diano appuntamento proprio qua.

martedì 15 febbraio 2011

Quali sono le feste di Carnevale nel mondo?

carnevale-giamaica-2011
A via i festeggiamenti di Carnevale. Da Rio de Janeiro a Venezia, da Nizza a Viareggio, da Québec City a Milano è tutto un tripudio di musica e colori. Maschere, carri allegorici, sfilate e battaglie di fiori e frutta ed eventi della tradizione locale. Ecco dove e quando si svolgono le principali feste di carnevale, in Italia e nel mondo.
In Italia
Nel nostro Paese si contano circa 200 feste di carnevale. Il primo a partire è il carnevale di Cento (13, 20, 27 febbraio e dal 6 al 13 marzo) gemellato don il carnevale di Rio. Ogni anno partecipano alcuni testimonial: quest'anno è la volta di Anna Falchi, Elenoire Casalegno e, secondo indiscrezioni, Ruby Bubacuori e le ragazze dell'Olgettina! A Viareggio, il Carnevale è una vera istituzione e, dal 1873, incendia la Versilia. I maestri della cartapesta fanno sfilare sui viali del lungomare i tradizionali carri allegorici dedicati ai politici e, ogni weekend, si balla e si mangia a ritmo di musica in un diverso rione. La “Rio de Janeiro” della Toscana quest’anno incanta gli ospiti il 20 e il 27 febbraio, il 6, l’8 e il 13 marzo. Il tema del carnevale di Venezia, che si tiene i giorni 19, 20, 25-28 febbraio e dall’1 all’8 marzo, quest’anno è “Ottocento, da sesso a Sissi”, dedicato alle donne. Immancabile il tradizionale volo dell’angelo (ancora top secret) che si calerà dalla torre del Campanile la domenica 27/02, il Festival delle rievocazioni storiche, la Festa delle Marie e la premiazione della maschera più bella. Da non perdere, anche il carnevale di Putignano (20, 27 febbraio e 6, 8 marzo), quello di Acireale, in Sicilia, i giorni 19, 20, 26 e 27 febbraio e dal 2 all’8 marzo, e di Ivrea (19, 20, 27/02 e dal 3 al 9/03) con la celebre battaglia delle arance. Eventi e sfilate anche per il carnevale romano (dal 26 febbraio all’8 marzo). Il carnevale Ambrosiano che si festeggia a Milano è sempre l’ultimo e, quest’anno, si svolge dal 5 al 12 marzo.
Nel mondo
Il carnevale di Rio de Janeiro è forse il più famoso del mondo o se non altro, il più sexy. Si festeggia dal 4 all’8 marzo, con sfilate di carri e scuole di samba all’interno del sambodromo. Il Carnevale di Nizza si celebra dal 18 febbraio all’8 marzo. Quest’anno è dedicato al Re del Mediterraneo, con 20 carri allegorici e 1000 tra musicisti e ballerini che sfilano da Place Masséna lungo la celebre Promenade des Anglais. Imperdibile, la battaglia dei fiori. Il carnevale prende il via con l’arrivo di Re Carnevale e termina con splendidi fuochi d’artificio.
A Valencia, in Spagna, si festeggiano Las Fallas. Dal 9 al 15 marzo si svolgono le mascletàs, spettacoli pirotecnici e carri di cartapesta a cui l’ultimo giorno viene dato fuoco.
Il carnevale in Giamaica è uno dei carnevali più giovani (è approdato nel 1990 sull’isola) ma ha invaso in pochissimi anni tutte le zone del Paese, conquistando i turisti con il suo stile personalizzato: balli a ritmo di reggae, calypso e soca (acronimo di Sounds of Caribbean and Africa). Il clou del Bacchanal giamaicano si svolge a Kingston, dal 18 febbraio fino al 1° maggio! Anche in Perù si festeggia il carnevale. Dal 18 febbraio al 13 marzo, danze e sfilate di carri accompagnano Re Momo. La festa culmina con la tradizionale yunza o taglio dell’albero. Ma le feste di carnevale si svolgono tra la metà di febbraio e l’inizio di marzo anche a Lucerna, in Svizzera (3-8 marzo), a Villach, in Austria (5 e 6 marzo).

Quali sono le feste di Carnevale nel mondo?

carnevale-giamaica-2011
A via i festeggiamenti di Carnevale. Da Rio de Janeiro a Venezia, da Nizza a Viareggio, da Québec City a Milano è tutto un tripudio di musica e colori. Maschere, carri allegorici, sfilate e battaglie di fiori e frutta ed eventi della tradizione locale. Ecco dove e quando si svolgono le principali feste di carnevale, in Italia e nel mondo.
In Italia
Nel nostro Paese si contano circa 200 feste di carnevale. Il primo a partire è il carnevale di Cento (13, 20, 27 febbraio e dal 6 al 13 marzo) gemellato don il carnevale di Rio. Ogni anno partecipano alcuni testimonial: quest'anno è la volta di Anna Falchi, Elenoire Casalegno e, secondo indiscrezioni, Ruby Bubacuori e le ragazze dell'Olgettina! A Viareggio, il Carnevale è una vera istituzione e, dal 1873, incendia la Versilia. I maestri della cartapesta fanno sfilare sui viali del lungomare i tradizionali carri allegorici dedicati ai politici e, ogni weekend, si balla e si mangia a ritmo di musica in un diverso rione. La “Rio de Janeiro” della Toscana quest’anno incanta gli ospiti il 20 e il 27 febbraio, il 6, l’8 e il 13 marzo. Il tema del carnevale di Venezia, che si tiene i giorni 19, 20, 25-28 febbraio e dall’1 all’8 marzo, quest’anno è “Ottocento, da sesso a Sissi”, dedicato alle donne. Immancabile il tradizionale volo dell’angelo (ancora top secret) che si calerà dalla torre del Campanile la domenica 27/02, il Festival delle rievocazioni storiche, la Festa delle Marie e la premiazione della maschera più bella. Da non perdere, anche il carnevale di Putignano (20, 27 febbraio e 6, 8 marzo), quello di Acireale, in Sicilia, i giorni 19, 20, 26 e 27 febbraio e dal 2 all’8 marzo, e di Ivrea (19, 20, 27/02 e dal 3 al 9/03) con la celebre battaglia delle arance. Eventi e sfilate anche per il carnevale romano (dal 26 febbraio all’8 marzo). Il carnevale Ambrosiano che si festeggia a Milano è sempre l’ultimo e, quest’anno, si svolge dal 5 al 12 marzo.
Nel mondo
Il carnevale di Rio de Janeiro è forse il più famoso del mondo o se non altro, il più sexy. Si festeggia dal 4 all’8 marzo, con sfilate di carri e scuole di samba all’interno del sambodromo. Il Carnevale di Nizza si celebra dal 18 febbraio all’8 marzo. Quest’anno è dedicato al Re del Mediterraneo, con 20 carri allegorici e 1000 tra musicisti e ballerini che sfilano da Place Masséna lungo la celebre Promenade des Anglais. Imperdibile, la battaglia dei fiori. Il carnevale prende il via con l’arrivo di Re Carnevale e termina con splendidi fuochi d’artificio.
A Valencia, in Spagna, si festeggiano Las Fallas. Dal 9 al 15 marzo si svolgono le mascletàs, spettacoli pirotecnici e carri di cartapesta a cui l’ultimo giorno viene dato fuoco.
Il carnevale in Giamaica è uno dei carnevali più giovani (è approdato nel 1990 sull’isola) ma ha invaso in pochissimi anni tutte le zone del Paese, conquistando i turisti con il suo stile personalizzato: balli a ritmo di reggae, calypso e soca (acronimo di Sounds of Caribbean and Africa). Il clou del Bacchanal giamaicano si svolge a Kingston, dal 18 febbraio fino al 1° maggio! Anche in Perù si festeggia il carnevale. Dal 18 febbraio al 13 marzo, danze e sfilate di carri accompagnano Re Momo. La festa culmina con la tradizionale yunza o taglio dell’albero. Ma le feste di carnevale si svolgono tra la metà di febbraio e l’inizio di marzo anche a Lucerna, in Svizzera (3-8 marzo), a Villach, in Austria (5 e 6 marzo).

lunedì 14 febbraio 2011

Perugia: più sei magro più paghi poco la stanza dell'hotel

perugia
Ecco la nuova promozione del “Jazz and Wine Hotel” e del “Chocohotel”di Perugia: due anni fa si pagavano per una camera,tanti euro quanto il numero di scarpe,l’anno scorso la somma delle singole cifre dell’anno di nascita.
Quest’anno ogni giorno c’è una camera a disposizione per ogni albergo e si paga il corrispondente in euro della metà del peso del più leggero della coppia.Infatti la promozione si chiama “Diamo peso alla coppia” si paga la metà della dolce metà
Gli hotels sono bellissimi e se decidete di andarci (meglio dopo una dieta)qui nel blog ci sono altri post con altre indicazioni sulla città, vedete le offerte su: www.hotelgio.it

venerdì 11 febbraio 2011

Quali sono le hostess più belle del mondo?

hostess-virgin
Le hostess più belle del mondo? Sono le "bellezze rosse" della compagnia aerea britannica Virgin Atlantic. Un sondaggio del Business Travel and Meeting Show le ha messe sul podio con il 53% dei voti. Al secondo posto, con il 18%, le bellezze orientali della Singapore Airlines, seguite dalle assistenti di volo della Etihad, compagnia di Abu Dhabi, votate dal 12% degli intervistati. In quarta posizione le hostess della Emirates e ultime classificate, con il 6% dei voti, sono gli "angeli del cielo" dell'irlandese Aer Lingus.
Le hostess dalla divisa rossa della Virgin Atlanitc sono le più belle, sexy e desiderabili del mondo. E sono perfettamente in linea con l'idea che l'aerolinea britannica di Sir Richard Branson ha voluto dare della sua compagnia. Questa filosofia è stata criticata perché definita "strumentale" nei confronti delle hostess, considerandole delle affascinanti bambole volanti. Ma le assistenti di volo non hanno mai protestato per questo. E anche l'inchiesta condotta tra mille persone, considerato l'inequivocabile e travolgente primato, pare non avere avuto dubbi.

Quali sono gli hotel più romantici?

hotel-romantico
Se volete trascorrere un San Valentino indimenticabile il modo migliore è scegliere un nido d'amore idilliaco. il sito CheapFlights.com ha stilato la classifica dei dieci hotel più romantici del mondo. Strutture extralusso, in località paradisiache, fatte apposta per riaccendere la fiamma dell'amore. Ai Caraibi, meta ideale per le fughe d'amore, c'è il Viceroy Anguilla, con ville private affacciate sull'oceano. Sull'isola di Krabi, in Thailandia, c'è il Rayavadee Resort immerso nella foresta tropicale. A Kangaroo Island, in Australia, c'è il Southern Ocean Lodge con vista mozzafiato. Alle Hawaii c'è il Fairmont Orchid, tra cascate e lagune da sogno. Sulla Riviera Maya, in Messico, c'è il Rosewood Mayakoba, con spiagge chilometriche semideserte. Sull'isola di Sentosa, a Singapore, c'è il Capella Singapore, circondato da prati all'inglese e pavoni.
Se non volete andare molto lontano, in Italia l'hotel più romantico è Villa Bordoni, tra le colline del Chianti. Vicino alla modaiola St Tropez si trova La Réserve, con ville elegantissime dalle pareti di vetro affacciate sul Mar Mediterraneo. Se il Nord America è la vostra passione, a New York City l'hotel ideale per le coppiette innamorate è l'Hotel on Rivington con vista su Manhattan, mentre in Canada c'è un hotel che è Patrimonio dell'Umanità: è il Fairmont di Fontenac, nello Stato del Québec, un vero castello da fiaba.

giovedì 10 febbraio 2011

Fuori Bit Milano 2011

fuori bit
Dal 17 al 19 febbraio ci saranno ambienti nordici alla Rotonda della Besana grazie alla Svezia, che per l'occasione proporra' una originale, quanto insolita ricostruzione, della foresta di Sleipnir. I colori e le atmosfere della Spagna saranno interpreti di una serata sivigliana nel cortile di Palazzo Isimbardi (18 febbraio), mentre scatti d'autori milanesi racconteranno la Giordania a Palazzo Morando. I sapori della Francia saranno in mostra il 18 febbraio alla Pinacoteca Ambrosiana, dove il foie gras incontrera' il Panettone Brand Milano. Lo stesso giorno l'Olanda sara' alla Triennale per un confronto tra design e creativita', mentre l'Africa sara' presente al Fuori Bit grazie al Gambia che festeggera' la sua festa nazionale in zona Tortona, sempre qui si riproporra' l'eterna sfida Italia-Germania con un confronto inedito tra le piu' apprezzate birre artigianali. La manifestazione avra' una "festa d'aperitivo" che investe il quartiere Isola animato per l'occasione dai suoni e dall'allegra presenza di Croazia e Slovenia. Un altro evento di impatto visivo e' "Il Safari by Night" organizzato dal Sudafrica: dal 17 al 19 febbraio il centro di Milano si trasformera' in un grande parco naturale sudafricano. Dalle 18 alle 24, si potranno avvistare i famosi Big Five (elefanti, leoni, rinoceronti, leopardi, bufali) proiettati su alcuni dei piu' importanti edifici storici della citta'. Fuori Bit sara' anche un viaggio nel gusto con "Restaurant tour in Milan", sei giovani chef che venerdi' 18 apriranno le porte dei loro ristoranti, rivisitando piatti della tradizione culinaria di Scozia, Grecia, Thailandia, Francia, Giappone e Marocco e, per chiudere nel segno della tradizione piu' autentica, sabato 19, la Cascina Cuccagna proporra' visite guidate e degustazioni di prodotti a km zero.
  Questi sono solo alcuni dei numerosi eventi in programma che accenderanno Milano, dal centro alla periferia. Location particolari, fuori dai canoni tradizionali, per un Fuori Bit all'insegna del divertimento, della cultura e del confronto, grazie anche all'attiva partecipazione delle principali Associazioni del progetto Erasmus delle universita' cittadine.
  Il calendario completo degli eventi e' consultabile su: www.turismo.milano.it e www.fuoribit.it

Fuori Bit Milano 2011

fuori bit
Dal 17 al 19 febbraio ci saranno ambienti nordici alla Rotonda della Besana grazie alla Svezia, che per l'occasione proporra' una originale, quanto insolita ricostruzione, della foresta di Sleipnir. I colori e le atmosfere della Spagna saranno interpreti di una serata sivigliana nel cortile di Palazzo Isimbardi (18 febbraio), mentre scatti d'autori milanesi racconteranno la Giordania a Palazzo Morando. I sapori della Francia saranno in mostra il 18 febbraio alla Pinacoteca Ambrosiana, dove il foie gras incontrera' il Panettone Brand Milano. Lo stesso giorno l'Olanda sara' alla Triennale per un confronto tra design e creativita', mentre l'Africa sara' presente al Fuori Bit grazie al Gambia che festeggera' la sua festa nazionale in zona Tortona, sempre qui si riproporra' l'eterna sfida Italia-Germania con un confronto inedito tra le piu' apprezzate birre artigianali. La manifestazione avra' una "festa d'aperitivo" che investe il quartiere Isola animato per l'occasione dai suoni e dall'allegra presenza di Croazia e Slovenia. Un altro evento di impatto visivo e' "Il Safari by Night" organizzato dal Sudafrica: dal 17 al 19 febbraio il centro di Milano si trasformera' in un grande parco naturale sudafricano. Dalle 18 alle 24, si potranno avvistare i famosi Big Five (elefanti, leoni, rinoceronti, leopardi, bufali) proiettati su alcuni dei piu' importanti edifici storici della citta'. Fuori Bit sara' anche un viaggio nel gusto con "Restaurant tour in Milan", sei giovani chef che venerdi' 18 apriranno le porte dei loro ristoranti, rivisitando piatti della tradizione culinaria di Scozia, Grecia, Thailandia, Francia, Giappone e Marocco e, per chiudere nel segno della tradizione piu' autentica, sabato 19, la Cascina Cuccagna proporra' visite guidate e degustazioni di prodotti a km zero.
  Questi sono solo alcuni dei numerosi eventi in programma che accenderanno Milano, dal centro alla periferia. Location particolari, fuori dai canoni tradizionali, per un Fuori Bit all'insegna del divertimento, della cultura e del confronto, grazie anche all'attiva partecipazione delle principali Associazioni del progetto Erasmus delle universita' cittadine.
  Il calendario completo degli eventi e' consultabile su: www.turismo.milano.it e www.fuoribit.it

mercoledì 9 febbraio 2011

Alla scoperta dell'isola di Dino

isola di dino
L’isola si Dino è la più grande isola calabrese: si estende per circa 50 ettari ad ha un’altezza massima di 100 metri con strapiombi alti oltre 80 metri. Sorge di fronte al Capo dell’Arena a sud di Praia a Mare (CS), ha un perimetro di circa 4000 metri lungo i quali, sia sopra che sotto il livello del mare, sono presenti numerose grotte, tra cui la grotta del Monaco, la grotta delle Sardine e quella delle Cascate; le grotte più visitate e conosciute sono la grotta del Leone e la fantastica grotta Azzurra che ricorda quella di Capri,
ma è diversa per i colori dell’acqua che vanno dal verde azzurro verde rame in contrasto con l'azzurro pastoso e intenso dei bordi interni della grotta; per i subacquei esperti la grotta più interessante è la grotta Gargiulo che si estende nelle profondità dell’isola per alcune decine di metri;
il nome “Dino” dato all’isola sin dall’antichità, è presumibilmente derivato dal nome “Aedine”, tempio dedicato alla dea Venere che si presuppone si trovasse sulla sommità dell’isola; c’è chi invece collega il suo nome al greco “dina”, vortice, tempesta dato che un tempo le acque nei pressi del Frontone erano molto pericolose per i naviganti.

STORIA
L’isola fu testimone di lotte e battaglie, incursioni piratesche, assalti, difese disperate. Vascelli mussulmani vi fecero tappa in più occasioni nel corso delle loro spedizioni militai nel nostro paese: nel IX secolo dopo Cristo, nel XV e nel XVI.
Nel 1806 l’isola divenne base delle operazioni della flotta anglo borbonica, agli ordini dell’ammiraglio Sidney Smith, che tentava di opporsi alla penetrazione dell’esercito napoleonico in Calabria. Nel 1812 Gioacchino Murat elimina la feudalità. Il Demanio reale sottrasse l’isola al Marchese di Aieta, nella cui giurisdizione la stessa ricadeva e la concesse al Comune di Aieta.
Successivamente l’isola passa ai borbonici. Nei pressi dell’isola, durante la notte di Santo Stefano del 1917, un sommergibile tedesco affondò piroscafo inglese “Umballa” che trasportava derrate alimentari. Dopo la tragedia che costò la perdita di molte vite umane, la campana della nave venne donata al Santuario della Madonna della Grotta. Fu fissata sul campanile dopo essere stata ribattezzata “Santa Maria della Vittoria”. Nel 1928 l’isola diventa proprietà del Comune di Praia a Mare, quando lo stesso diventa autonomo.
Nel 1956 l’isola viene data in concessione per 99 anni e Nel 1962 l’isola viene venduta per 50 milioni alla società amministrata dal comm. Bottani e Gianni Agnelli. Era prevista sull’isola un’edificabilità pari allo 0,20, con costruzioni alte metri 6,90. È stato effettuato lo sminamento dell’isola, ed è stata costruita una strada di 1700 metri che collega il pontile di attracco con la parte alta dell’isola, dove sono stati costruiti dei cottages. La proprietà dell’isola è poi passata ad un gruppo di imprenditori che per motivi amministrativi hanno abbandonato il bene a se stesso.
Sull'Isola attualmente è in corso un lungo processo di valorizzazione portato avanti dall’Isola di Dino Club S.r.l, che ha il fine di bonificarla da uno stato di degrado assoluto e valorizzarla per portarla agli antichi splendori.
Inoltre l’isola Dino rientra nel Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri insieme all’isola di Cirella (Diamante) e allo Scoglio della Regina (Acquappesa).

FAUNA
La fauna di Dino comprende molte specie di uccelli migratori: un tempo vi nidificava il falco pellegrino ma tutt’oggi è ancora possibile osservarlo così come i più diffusi uccelli di mare, come gabbiani reali e sterne di più specie. Completano la popolazione piccoli roditori e diverse specie di rettili. Ben più variegato è l'habitat sommerso. Già a pochi centimetri di profondità si incontrano sterminate praterie di Poseidonia, regno del Cavalluccio marino e di altri piccoli crostacei. Scendendo nelle profondità ci si imbatte dapprima nelle numerose e allegre Castagnole, nella Murena, nei simpatici Polpi e ormai tra i 20/30 metri di profondità dove regna il silenzio e l'oscurità i colori si fanno magicamente più vivi con gli splendidi rami di Gorgonie (Paramuricea clavata) che superano il metro di altezza e si estendono in praterie per alcune centinaia di metri. A queste profondità vivono numerosi esemplari di Cernia e Ricciola.

FLORA
Oltre alla vegetazione della macchia mediterranea, si possono trovare numerose piante rare come la palma nana, il talittro calabro, il garofano delle rupi ed, in particolare, l'endemica Primula di Palinuro (Primula Palinuri), presente in alcune colonie sulle pareti calcaree esposte a nord e a nord-est. Infatti su Dino si notano frequentemente gruppi di Primula che, abbandonato il loro habitat rupestre, si spingono tra la vegetazione erbacea, fin sotto i lecci.

Il Mirto dell’Isola di Dino
Altra pianta caratteristica dell’isola di Dino è il Mirto, ben diverso dal più comune Mirtillo presente su tutto il territorio, “il Mirto dell’Isola di Dino” oltre ad essere unico nel suo genere per le sue rare e particolari proprietà è un’altra importante risorsa che l’Isola di Dino offre per la sua promozione e quella dell’intero comprensorio circostante.
Grazie all’accordo reso disponibile dall’isola di Dino club, i trasformatori locali del prodotto (tra cui la Liquoreria Italiana del Conte) sono già a lavoro per la realizzazione del liquore al mirto dell’Isola di Dino e dei biscotti ripieni di marmellata, che da quest’anno si potranno apprezzare in tutte le iniziative promosse dell’isola di Dino club che attraverso una campagna di comunicazione dedicata al comprensorio, continuerà a far conoscere questa importante risorsa con numerose degustazioni già in programma per tutto il 2011.
L’esposizione dell’Isola, le peculiarità del terreno, l’assoluta mancanza di influenza di traffico e l’assoluta assenza di trattamenti alle piante, permette alla bacca isolana una migliore resa dal punto di vista della raccolta ed una particolare grandezza e rotondità della bacca, questi sono alcuni dei tanti motivi che caratterizzano l’originalità e la purezza del frutto con un risultato assolutamente genuino; inoltre, per garantire un assoluto rispetto della pianta ed un sicuro rinnovo del frutto, la bacca è stata raccolta con metodi non intensivi ma con una paziente raccolta a mano bacca per bacca.

L’isola di Dino dunque, oltre alle sue bellezze di incommensurabile valore ambientale, attraverso la produzione di diversi prodotti particolarmente tipici e caratteristici offre la possibilità di essere protagonista con un risultato di altissima qualità e pregio.



Massimiliano Grosso Sgarrillo

Alla scoperta dell'isola di Dino

isola di dino
L’isola si Dino è la più grande isola calabrese: si estende per circa 50 ettari ad ha un’altezza massima di 100 metri con strapiombi alti oltre 80 metri. Sorge di fronte al Capo dell’Arena a sud di Praia a Mare (CS), ha un perimetro di circa 4000 metri lungo i quali, sia sopra che sotto il livello del mare, sono presenti numerose grotte, tra cui la grotta del Monaco, la grotta delle Sardine e quella delle Cascate; le grotte più visitate e conosciute sono la grotta del Leone e la fantastica grotta Azzurra che ricorda quella di Capri,
ma è diversa per i colori dell’acqua che vanno dal verde azzurro verde rame in contrasto con l'azzurro pastoso e intenso dei bordi interni della grotta; per i subacquei esperti la grotta più interessante è la grotta Gargiulo che si estende nelle profondità dell’isola per alcune decine di metri;
il nome “Dino” dato all’isola sin dall’antichità, è presumibilmente derivato dal nome “Aedine”, tempio dedicato alla dea Venere che si presuppone si trovasse sulla sommità dell’isola; c’è chi invece collega il suo nome al greco “dina”, vortice, tempesta dato che un tempo le acque nei pressi del Frontone erano molto pericolose per i naviganti.

STORIA
L’isola fu testimone di lotte e battaglie, incursioni piratesche, assalti, difese disperate. Vascelli mussulmani vi fecero tappa in più occasioni nel corso delle loro spedizioni militai nel nostro paese: nel IX secolo dopo Cristo, nel XV e nel XVI.
Nel 1806 l’isola divenne base delle operazioni della flotta anglo borbonica, agli ordini dell’ammiraglio Sidney Smith, che tentava di opporsi alla penetrazione dell’esercito napoleonico in Calabria. Nel 1812 Gioacchino Murat elimina la feudalità. Il Demanio reale sottrasse l’isola al Marchese di Aieta, nella cui giurisdizione la stessa ricadeva e la concesse al Comune di Aieta.
Successivamente l’isola passa ai borbonici. Nei pressi dell’isola, durante la notte di Santo Stefano del 1917, un sommergibile tedesco affondò piroscafo inglese “Umballa” che trasportava derrate alimentari. Dopo la tragedia che costò la perdita di molte vite umane, la campana della nave venne donata al Santuario della Madonna della Grotta. Fu fissata sul campanile dopo essere stata ribattezzata “Santa Maria della Vittoria”. Nel 1928 l’isola diventa proprietà del Comune di Praia a Mare, quando lo stesso diventa autonomo.
Nel 1956 l’isola viene data in concessione per 99 anni e Nel 1962 l’isola viene venduta per 50 milioni alla società amministrata dal comm. Bottani e Gianni Agnelli. Era prevista sull’isola un’edificabilità pari allo 0,20, con costruzioni alte metri 6,90. È stato effettuato lo sminamento dell’isola, ed è stata costruita una strada di 1700 metri che collega il pontile di attracco con la parte alta dell’isola, dove sono stati costruiti dei cottages. La proprietà dell’isola è poi passata ad un gruppo di imprenditori che per motivi amministrativi hanno abbandonato il bene a se stesso.
Sull'Isola attualmente è in corso un lungo processo di valorizzazione portato avanti dall’Isola di Dino Club S.r.l, che ha il fine di bonificarla da uno stato di degrado assoluto e valorizzarla per portarla agli antichi splendori.
Inoltre l’isola Dino rientra nel Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri insieme all’isola di Cirella (Diamante) e allo Scoglio della Regina (Acquappesa).

FAUNA
La fauna di Dino comprende molte specie di uccelli migratori: un tempo vi nidificava il falco pellegrino ma tutt’oggi è ancora possibile osservarlo così come i più diffusi uccelli di mare, come gabbiani reali e sterne di più specie. Completano la popolazione piccoli roditori e diverse specie di rettili. Ben più variegato è l'habitat sommerso. Già a pochi centimetri di profondità si incontrano sterminate praterie di Poseidonia, regno del Cavalluccio marino e di altri piccoli crostacei. Scendendo nelle profondità ci si imbatte dapprima nelle numerose e allegre Castagnole, nella Murena, nei simpatici Polpi e ormai tra i 20/30 metri di profondità dove regna il silenzio e l'oscurità i colori si fanno magicamente più vivi con gli splendidi rami di Gorgonie (Paramuricea clavata) che superano il metro di altezza e si estendono in praterie per alcune centinaia di metri. A queste profondità vivono numerosi esemplari di Cernia e Ricciola.

FLORA
Oltre alla vegetazione della macchia mediterranea, si possono trovare numerose piante rare come la palma nana, il talittro calabro, il garofano delle rupi ed, in particolare, l'endemica Primula di Palinuro (Primula Palinuri), presente in alcune colonie sulle pareti calcaree esposte a nord e a nord-est. Infatti su Dino si notano frequentemente gruppi di Primula che, abbandonato il loro habitat rupestre, si spingono tra la vegetazione erbacea, fin sotto i lecci.

Il Mirto dell’Isola di Dino
Altra pianta caratteristica dell’isola di Dino è il Mirto, ben diverso dal più comune Mirtillo presente su tutto il territorio, “il Mirto dell’Isola di Dino” oltre ad essere unico nel suo genere per le sue rare e particolari proprietà è un’altra importante risorsa che l’Isola di Dino offre per la sua promozione e quella dell’intero comprensorio circostante.
Grazie all’accordo reso disponibile dall’isola di Dino club, i trasformatori locali del prodotto (tra cui la Liquoreria Italiana del Conte) sono già a lavoro per la realizzazione del liquore al mirto dell’Isola di Dino e dei biscotti ripieni di marmellata, che da quest’anno si potranno apprezzare in tutte le iniziative promosse dell’isola di Dino club che attraverso una campagna di comunicazione dedicata al comprensorio, continuerà a far conoscere questa importante risorsa con numerose degustazioni già in programma per tutto il 2011.
L’esposizione dell’Isola, le peculiarità del terreno, l’assoluta mancanza di influenza di traffico e l’assoluta assenza di trattamenti alle piante, permette alla bacca isolana una migliore resa dal punto di vista della raccolta ed una particolare grandezza e rotondità della bacca, questi sono alcuni dei tanti motivi che caratterizzano l’originalità e la purezza del frutto con un risultato assolutamente genuino; inoltre, per garantire un assoluto rispetto della pianta ed un sicuro rinnovo del frutto, la bacca è stata raccolta con metodi non intensivi ma con una paziente raccolta a mano bacca per bacca.

L’isola di Dino dunque, oltre alle sue bellezze di incommensurabile valore ambientale, attraverso la produzione di diversi prodotti particolarmente tipici e caratteristici offre la possibilità di essere protagonista con un risultato di altissima qualità e pregio.



Massimiliano Grosso Sgarrillo

lunedì 7 febbraio 2011

Presi per la gola da Genova!

genova
“Sono stato triste da morire tre giorni, dopo aver lasciato Genova. Una città tutta di marmo con dei giardini colmi di rose. Una bellezza che strazia l’anima”. Così scriveva Gustave Flaubert, dopo essere stato a Genova, una città nota ai più, per le descrizioni di Fabrizio De Andrè nelle sue canzoni e per aver dato i natali a Cristoforo Colombo, da tutti studiato tra i banchi di scuola per la prodigiosa scoperta dell’America, nel 1492.

Il suo primo mutamento è avvenuto proprio in occasione delle Colombiadi, per il Cinquecentenario dalla scoperta dell’America, celebrate a Genova nel 1992, una manifestazione in parallelo all’Expo di Siviglia, che ebbe luogo nello stesso periodo. L’evento diede l’avvio ad un cambiamento radicale per la città, in cui la trasformazione dell’area portuale ha creato una nuova identità urbana, a partire dalla valorizzazione delle risorse e dall'attivazione di un processo di attrattività e competitività internazionale. Poi con la nomina a Capitale Europea della Cultura nel 2004, Genova non è più una città portuale ma multiculturale, infatti, muovendosi in questa direzione, ha avviato un processo di riqualificazione, con il recupero di vecchi magazzini dismessi, la creazione di un’area pedonale, dove sono ubicati una pista di pattinaggio sul ghiaccio, cinema multisala, la Città dei Ragazzi e altre attività ludiche per tutte le età; inoltre si è assistito al recupero dei quartieri limitrofi, offrendo incentivi per la ristrutturazione delle abitazioni fatiscenti.
Il processo iniziato nel 1992, è continuato per migliorarsi ancora, nel 2004, grazie al prezioso contributo di Renzo Piano. Chi decide di passeggiare nell’area pedonale del Porto Antico, si troverà davanti una delle sue creazioni: il Bigo, un monumento moderno in metallo, con la base in acqua, che ha rubato la scena allo storico simbolo della lanterna, ma si sa che con l’andar del tempo anche i simboli ed i riferimenti di un luogo cambiano.
Per chi arriva oggi, lo scenario è davvero multiculturale. Girovagando nei carruggi – così sono chiamate le viuzze storiche di Genova –  si arriva alla Taverna degli Alabardieri, che nel Medioevo era luogo di ritrovo per i soldati, poi refettorio di un monastero, nel Settecento divenne un panificio del popolo, infine, all’inizio del Novecento, un forno. Rimasto abbandonato per tanti anni, è diventato un locale frequentatissimo, in stile medioevale, con tanto di armatura all’ingresso. Abbiamo poi la Cabotina, un locale molto rustico in cui non c’è neppure l’insegna, ma per trovarlo, basta chiedere perché lo conoscono tutti, per la sua ottima cucina tipica.
Spostandoci verso uno stile completamente diverso, c’è il Clan di Luca Bizzarri, aperto nel 2003, a due minuti a piedi da Piazza De Ferrari, nel cuore del centro storico, in cui ci si accomoda per un aperitivo per rimanere fino a  notte fonda a gustare un buon cocktail, salendo su e giù tra i diversi livelli.
Molto suggestivo è La Grotta, costruito quasi interamente sottoterra; Il Tiflis, in zona Porta Soprana, a due passi dalla casa di Colombo, è un ristorante – enoteca, curato nei minimi dettagli, in cui i soffitti alti sette metri si alternano alle luci soffuse, agli splendidi affreschi e alle vetrate a piombo. Proseguendo nella zona, troverete le Prie Rosse, con una disponibilità di una trentina di posti, è un locale caldo e accogliente, in cui gustare carne squisita accompagnata da un’ampia varietà di vini. In particolare troverete opere di artisti emergenti, dai fumetti, alle sculture, ai quadri e agli schizzi, ovviamente non troppo grandi visto lo spazio ridotto. E poi ovunque voi andiate un piatto di pasta al pesto ve lo offre chiunque.
Cosa aspettate, se fate qualche passo in più sarete in riva al mare, precisamente a Sant’Ilario alla Creuza de’ma, quella di De Andrè e rimarrete a bocca aperta per lo scenario davanti ai vostri occhi.

Di Letizia Cugnetto

Presi per la gola da Genova!

genova
“Sono stato triste da morire tre giorni, dopo aver lasciato Genova. Una città tutta di marmo con dei giardini colmi di rose. Una bellezza che strazia l’anima”. Così scriveva Gustave Flaubert, dopo essere stato a Genova, una città nota ai più, per le descrizioni di Fabrizio De Andrè nelle sue canzoni e per aver dato i natali a Cristoforo Colombo, da tutti studiato tra i banchi di scuola per la prodigiosa scoperta dell’America, nel 1492.

Il suo primo mutamento è avvenuto proprio in occasione delle Colombiadi, per il Cinquecentenario dalla scoperta dell’America, celebrate a Genova nel 1992, una manifestazione in parallelo all’Expo di Siviglia, che ebbe luogo nello stesso periodo. L’evento diede l’avvio ad un cambiamento radicale per la città, in cui la trasformazione dell’area portuale ha creato una nuova identità urbana, a partire dalla valorizzazione delle risorse e dall'attivazione di un processo di attrattività e competitività internazionale. Poi con la nomina a Capitale Europea della Cultura nel 2004, Genova non è più una città portuale ma multiculturale, infatti, muovendosi in questa direzione, ha avviato un processo di riqualificazione, con il recupero di vecchi magazzini dismessi, la creazione di un’area pedonale, dove sono ubicati una pista di pattinaggio sul ghiaccio, cinema multisala, la Città dei Ragazzi e altre attività ludiche per tutte le età; inoltre si è assistito al recupero dei quartieri limitrofi, offrendo incentivi per la ristrutturazione delle abitazioni fatiscenti.
Il processo iniziato nel 1992, è continuato per migliorarsi ancora, nel 2004, grazie al prezioso contributo di Renzo Piano. Chi decide di passeggiare nell’area pedonale del Porto Antico, si troverà davanti una delle sue creazioni: il Bigo, un monumento moderno in metallo, con la base in acqua, che ha rubato la scena allo storico simbolo della lanterna, ma si sa che con l’andar del tempo anche i simboli ed i riferimenti di un luogo cambiano.
Per chi arriva oggi, lo scenario è davvero multiculturale. Girovagando nei carruggi – così sono chiamate le viuzze storiche di Genova –  si arriva alla Taverna degli Alabardieri, che nel Medioevo era luogo di ritrovo per i soldati, poi refettorio di un monastero, nel Settecento divenne un panificio del popolo, infine, all’inizio del Novecento, un forno. Rimasto abbandonato per tanti anni, è diventato un locale frequentatissimo, in stile medioevale, con tanto di armatura all’ingresso. Abbiamo poi la Cabotina, un locale molto rustico in cui non c’è neppure l’insegna, ma per trovarlo, basta chiedere perché lo conoscono tutti, per la sua ottima cucina tipica.
Spostandoci verso uno stile completamente diverso, c’è il Clan di Luca Bizzarri, aperto nel 2003, a due minuti a piedi da Piazza De Ferrari, nel cuore del centro storico, in cui ci si accomoda per un aperitivo per rimanere fino a  notte fonda a gustare un buon cocktail, salendo su e giù tra i diversi livelli.
Molto suggestivo è La Grotta, costruito quasi interamente sottoterra; Il Tiflis, in zona Porta Soprana, a due passi dalla casa di Colombo, è un ristorante – enoteca, curato nei minimi dettagli, in cui i soffitti alti sette metri si alternano alle luci soffuse, agli splendidi affreschi e alle vetrate a piombo. Proseguendo nella zona, troverete le Prie Rosse, con una disponibilità di una trentina di posti, è un locale caldo e accogliente, in cui gustare carne squisita accompagnata da un’ampia varietà di vini. In particolare troverete opere di artisti emergenti, dai fumetti, alle sculture, ai quadri e agli schizzi, ovviamente non troppo grandi visto lo spazio ridotto. E poi ovunque voi andiate un piatto di pasta al pesto ve lo offre chiunque.
Cosa aspettate, se fate qualche passo in più sarete in riva al mare, precisamente a Sant’Ilario alla Creuza de’ma, quella di De Andrè e rimarrete a bocca aperta per lo scenario davanti ai vostri occhi.

Di Letizia Cugnetto

giovedì 3 febbraio 2011

Dal 17 al 20 febbraio torna a Milano la Borsa Internazionale del Turismo

bit 2011
Giro di boa per la Borsa Internazionale del Turismo, BIT, di Milano che raggiunge la 31^ Edizione. Dal 17 al 20 febbraio 2011 torna, presso il Quartiere Fieristico di Rho, la Fiera dedicata al Turismo più importante d'Italia e una tra le quattro più importanti al mondo. BIT è una occasione unica di incontro e confronto diretto con tutti i protagonisti italiani del sistema turismo e con selezionati operatori internazionali.
Chi ama viaggiare, chi si occupa di turismo non può fare a meno di visitare la Borsa Internazionale del Turismo, un format multitarget pensato per rispondere alle esigenze di ogni tipo di utente con quattro giorni dedicati agli operatori e un intero weekend aperto al pubblico dei viaggiatori.
L'edizione 2010 si chiuse con una netta sensazione di ripresa del comparto turistico nonostante la crisi: oltre 5000 le realtà presenti in fiera provenienti da 130 Paesi dei cinque continenti. La nuova edizione conserva la duplice anima B2B e B2C (Business To Business-Business To Consumer) che negli anni ha reso la BIT la manifestazione di settore più importante d'Italia con un marchio forte riconosciuto dal mercato e dal pubblico. Ampliamento dell'offerta turistica internazionale, aumento della presenza delle aziende, forte valorizzazione dei workshop come strumento di approfondimento tematico, rafforzamento dell'anima consumer, consolidamento della partecipazione istituzionale: queste le parole d'ordine della imminente edizione.
BIT 2011 si preannuncia ricca di spunti e novità, tese ad incontrare, in modo sempre più puntuale, le esigenze degli espositori in tema di personalizzazione dei servizi offerti. Prima novità è la possibilità anche per gli operatori privati, e non più esclusivamente per le Regioni, di partecipare ai workshop Buy Italy, il primo workshop in assoluto per l’incontro tra domanda e offerta del prodotto Italia e il più importante nel mondo, e Buy Club, l’unico workshop internazionale dedicato al mondo dell’associazionismo. In questa direzione, inoltre, BIT metterà a disposizione di tutti gli espositori un documento di Market Overview sull’Italia: un’analisi di approfondimento del mercato italiano e su come funziona l’industria turistica in Italia. Questo per permettere ai partecipanti alla fiera di disporre di una sorta di market intelligence per muoversi più efficacemente con interlocutori mirati per il proprio business.
Saranno offerti agli espositori anche diversi servizi opzionali, in grado di arricchire e rendere maggiormente focalizzata l’esperienza fieristica: analisi di posizionamento delle diverse destinazione nella distribuzione e nei cataloghi dei tour operator italiani, analisi e valutazione della presenza dei principali competitor ed elenco dei contatti utili. Infine, il sito ufficiale di Bit sarà completamente rinnovato, arricchito di informazioni utili per espositori e visitatori, e integrerà anche il canale web 2.0 Bit Channel, per rendere ancora più fruibili i contenuti multimediali della manifestazione e dei suoi espositori.
Particolare attenzione quest'anno sarà dedicata al turismo balneare visto che, stando alle rilevazioni dell'Osservatorio Nazionale del Turismo, il mare sembra essere l'elemento naturale preferito quando gli italiani valutano la possibilità di far vacanza. Secondo l’Osservatorio Nazionale del Turismo, nel primo semestre dell’anno, infatti, gli italiani continuano ad apprezzare e preferire destinazioni in prossimità del mare (il 30,1% degli italiani che scelgono una meta all’estero): mari puliti, lunghi litoranei, spiagge soleggiate, se possibile affiancati da momenti culturali, continuano a essere elementi discriminanti per gli italiani nella scelta della meta dei propri momenti di evasione.
Allineate con questa tendenza, le proposte espositive di Bit 2011 si focalizzano fortemente sull’elemento balneare. E il colore degli oceani, a Bit 2011, guida il viaggiatore in un tour virtuale del pianeta alla scoperta di tendenze, proposte e novità: dall’Oceano Atlantico, all’Oceano Indiano, con tappa nel Mediterraneo, fino all’Oceano Pacifico, per affacciarci su destinazioni dal fascino esotico, isole calienti dal ritmo scandito e arcipelaghi infiniti di rara bellezza.
Nel corso della Fiera, si svolgerà un concorso aperto sia a chi visiterà la Fiera in veste di viaggiatore, sia agli operatori del settore. Stiamo parlando del concorso "Travel Addicted" che premierà 5 partecipanti (residenti in Italia), estratti a sorte tra coloro i quali effettueranno una registrazione al sito bit.fieramilano.it, acquisteranno un biglietto d'ingresso e quindi si recheranno personalmente in BIT 2011.?Questi premi in palio con il concorso Travel Addict di BIT 2011: Primo premio: un soggiorno di 6 giorni (5 notti) per due persone presso l'Acaya Golf Resort (LE); Secondo premio: un weekend (tutto compreso) per due persone di 4 giorni (3 notti) a Istanbul; Terzo premio: un soggiorno per due persone di 3 giorni (2 notti) presso l'Hotel Tiferno (in camera suite) a Città di Castello (PG); Quarto premio: un set di 3 trolley di CIAK Roncato (collezione Wing); Quinto premio: un cofanetto Smartbox Soggiorno Benessere.
ORARI
Espositori: da giovedì 17 a domenica 20 febbraio: dalle ore 8.30 alle ore 19.00
Operatori Professionali e Press: da giovedì 17 a domenica 20 febbraio: dalle ore 9.30 alle ore 18.30
Pubblico: da sabato 19 e domenica 20 febbraio: dalle ore 9.30 alle ore 18.30

Dal 17 al 20 febbraio torna a Milano la Borsa Internazionale del Turismo

bit 2011
Giro di boa per la Borsa Internazionale del Turismo, BIT, di Milano che raggiunge la 31^ Edizione. Dal 17 al 20 febbraio 2011 torna, presso il Quartiere Fieristico di Rho, la Fiera dedicata al Turismo più importante d'Italia e una tra le quattro più importanti al mondo. BIT è una occasione unica di incontro e confronto diretto con tutti i protagonisti italiani del sistema turismo e con selezionati operatori internazionali.
Chi ama viaggiare, chi si occupa di turismo non può fare a meno di visitare la Borsa Internazionale del Turismo, un format multitarget pensato per rispondere alle esigenze di ogni tipo di utente con quattro giorni dedicati agli operatori e un intero weekend aperto al pubblico dei viaggiatori.
L'edizione 2010 si chiuse con una netta sensazione di ripresa del comparto turistico nonostante la crisi: oltre 5000 le realtà presenti in fiera provenienti da 130 Paesi dei cinque continenti. La nuova edizione conserva la duplice anima B2B e B2C (Business To Business-Business To Consumer) che negli anni ha reso la BIT la manifestazione di settore più importante d'Italia con un marchio forte riconosciuto dal mercato e dal pubblico. Ampliamento dell'offerta turistica internazionale, aumento della presenza delle aziende, forte valorizzazione dei workshop come strumento di approfondimento tematico, rafforzamento dell'anima consumer, consolidamento della partecipazione istituzionale: queste le parole d'ordine della imminente edizione.
BIT 2011 si preannuncia ricca di spunti e novità, tese ad incontrare, in modo sempre più puntuale, le esigenze degli espositori in tema di personalizzazione dei servizi offerti. Prima novità è la possibilità anche per gli operatori privati, e non più esclusivamente per le Regioni, di partecipare ai workshop Buy Italy, il primo workshop in assoluto per l’incontro tra domanda e offerta del prodotto Italia e il più importante nel mondo, e Buy Club, l’unico workshop internazionale dedicato al mondo dell’associazionismo. In questa direzione, inoltre, BIT metterà a disposizione di tutti gli espositori un documento di Market Overview sull’Italia: un’analisi di approfondimento del mercato italiano e su come funziona l’industria turistica in Italia. Questo per permettere ai partecipanti alla fiera di disporre di una sorta di market intelligence per muoversi più efficacemente con interlocutori mirati per il proprio business.
Saranno offerti agli espositori anche diversi servizi opzionali, in grado di arricchire e rendere maggiormente focalizzata l’esperienza fieristica: analisi di posizionamento delle diverse destinazione nella distribuzione e nei cataloghi dei tour operator italiani, analisi e valutazione della presenza dei principali competitor ed elenco dei contatti utili. Infine, il sito ufficiale di Bit sarà completamente rinnovato, arricchito di informazioni utili per espositori e visitatori, e integrerà anche il canale web 2.0 Bit Channel, per rendere ancora più fruibili i contenuti multimediali della manifestazione e dei suoi espositori.
Particolare attenzione quest'anno sarà dedicata al turismo balneare visto che, stando alle rilevazioni dell'Osservatorio Nazionale del Turismo, il mare sembra essere l'elemento naturale preferito quando gli italiani valutano la possibilità di far vacanza. Secondo l’Osservatorio Nazionale del Turismo, nel primo semestre dell’anno, infatti, gli italiani continuano ad apprezzare e preferire destinazioni in prossimità del mare (il 30,1% degli italiani che scelgono una meta all’estero): mari puliti, lunghi litoranei, spiagge soleggiate, se possibile affiancati da momenti culturali, continuano a essere elementi discriminanti per gli italiani nella scelta della meta dei propri momenti di evasione.
Allineate con questa tendenza, le proposte espositive di Bit 2011 si focalizzano fortemente sull’elemento balneare. E il colore degli oceani, a Bit 2011, guida il viaggiatore in un tour virtuale del pianeta alla scoperta di tendenze, proposte e novità: dall’Oceano Atlantico, all’Oceano Indiano, con tappa nel Mediterraneo, fino all’Oceano Pacifico, per affacciarci su destinazioni dal fascino esotico, isole calienti dal ritmo scandito e arcipelaghi infiniti di rara bellezza.
Nel corso della Fiera, si svolgerà un concorso aperto sia a chi visiterà la Fiera in veste di viaggiatore, sia agli operatori del settore. Stiamo parlando del concorso "Travel Addicted" che premierà 5 partecipanti (residenti in Italia), estratti a sorte tra coloro i quali effettueranno una registrazione al sito bit.fieramilano.it, acquisteranno un biglietto d'ingresso e quindi si recheranno personalmente in BIT 2011.?Questi premi in palio con il concorso Travel Addict di BIT 2011: Primo premio: un soggiorno di 6 giorni (5 notti) per due persone presso l'Acaya Golf Resort (LE); Secondo premio: un weekend (tutto compreso) per due persone di 4 giorni (3 notti) a Istanbul; Terzo premio: un soggiorno per due persone di 3 giorni (2 notti) presso l'Hotel Tiferno (in camera suite) a Città di Castello (PG); Quarto premio: un set di 3 trolley di CIAK Roncato (collezione Wing); Quinto premio: un cofanetto Smartbox Soggiorno Benessere.
ORARI
Espositori: da giovedì 17 a domenica 20 febbraio: dalle ore 8.30 alle ore 19.00
Operatori Professionali e Press: da giovedì 17 a domenica 20 febbraio: dalle ore 9.30 alle ore 18.30
Pubblico: da sabato 19 e domenica 20 febbraio: dalle ore 9.30 alle ore 18.30

Viaggiare risparmiando

In aeroporto tutto costa il doppio: cibo, parcheggi..anche le ferrovie si sono adeguate:per fare i 25 km tra la città e l’aeroporto di Fiumicino sono passate dai già eccessivi 4,5€. di due anni fa agli attuali 8.
In un forum di zingarate.com ho trovato e sperimentato questo metodo(legale )per pagare solo 2,3, euro e mi sembra il prezzo giusto, visto anche lo stato delle carrozze.
Andate sul sito delle ferrovie:  www.ferroviedellostato.it e fate due biglietti on-line. Es: se partite da Roma Trastevere fate un biglietto appunto da lì fino a Parco Leonardo,ultima fermata prima dell’aeroporto vi costerà 1,30€, poi sempre scegliendo lo stesso treno,un altro biglietto da Parco Leonardo all’aeroporto vi costa 1 euro.Per pagare pagherete la somma ma la stampa sarà su due fogli diversi. O viceversa se andate verso la città.I biglietti valgono 4 ore a partire dall’orario scelto e chiaramente non vanno obliterati. Se come è successo a me il controllore passa prima di Parco Leonardo, mostrate un foglio se passa dopo l’altro. Sono treni regionali pertanto la possibilità di fare il biglietto on-line viene data più o meno 15 giorni prima del giorno da voi prescelto
Sabato 5 marzo torna il B&B day: una notte gratis a chi soggiorna almeno 2 notti nelle strutture che aderiscono all’iniziativa. http://www.bbday.it/
Se volete per San Valentino raggiungere Verona in coppia da alcune città del nord il biglietto vi costa solo 4,5 euro a testa, è una iniziativa delle ferrovie tedesche che operano in Italia http://www.bahn.com/i/view/ITA/it/index.shtml
Questo sito sembra il definitivo per paragonare tutti i siti di prenotazioni on-line: impressionante il numero di ricerche  che riesce a fare e in effetti ho visto come ci sia anche un 20% di differenza a parità di date e di hotel scelto www.youcantravel.it

Viaggiare risparmiando

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Andate sul sito delle ferrovie:  www.ferroviedellostato.it e fate due biglietti on-line. Es: se partite da Roma Trastevere fate un biglietto appunto da lì fino a Parco Leonardo,ultima fermata prima dell’aeroporto vi costerà 1,30€, poi sempre scegliendo lo stesso treno,un altro biglietto da Parco Leonardo all’aeroporto vi costa 1 euro.Per pagare pagherete la somma ma la stampa sarà su due fogli diversi. O viceversa se andate verso la città.I biglietti valgono 4 ore a partire dall’orario scelto e chiaramente non vanno obliterati. Se come è successo a me il controllore passa prima di Parco Leonardo, mostrate un foglio se passa dopo l’altro. Sono treni regionali pertanto la possibilità di fare il biglietto on-line viene data più o meno 15 giorni prima del giorno da voi prescelto
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Se volete per San Valentino raggiungere Verona in coppia da alcune città del nord il biglietto vi costa solo 4,5 euro a testa, è una iniziativa delle ferrovie tedesche che operano in Italia http://www.bahn.com/i/view/ITA/it/index.shtml
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mercoledì 2 febbraio 2011

I 17 più celebri musei su Google Art Project

Google Art Project
Visitare 17 tra i più celebri musei del mondo attraverso il computer di casa. Da oggi è possibile grazie ad Art Project, il nuovo servizio di Google che porta la tecnologia Street View all’interno di musei come la galleria degli Uffizi o il Moma di New York.


Il servizio è stato presentato oggi a Londra alla Tate Modern. Oltre a 1061 opere in alta risoluzione gli amanti dell’arte potranno ammirare su internet 17 opere in gigapixel, una per ogni museo. Ovvero immagini a una risoluzione mai vista prima. «Gli Uffizi - ha detto Cristina Acidini, direttore del museo fiorentino - è il museo più vecchio dell’Europa moderna. Ora, grazie a Google, può essere visto ovunque nel mondo e ad ogni ora».

Le opere che fanno parte del progetto spaziano dalla “Nascita di Venere” del Botticelli, icona della Galleria degli Uffizi di Firenze, a “No Woman, No cry” di Chris Offili, ai lavori post impressionisti di Cezanne sino all’iconografia Bizantina. E ancora: i soffitti della Reggia di Versailles, i templi Egizi e una collezione mondiale che va da Whistler a Rembrandt. In totale, sono presenti opere di 486 artisti di tutto il mondo.

Opere in altissima risoluzione: ciascuno dei 17 musei che hanno aderito al progetto ha selezionato un’opera da fotografare fin nei più minimi dettagli, attraverso una tecnologia fotografica con risoluzione “gigapixel”. Ciascuna di queste immagini è composta da circa 7 miliardi di pixel, una risoluzione che permette di osservare dettagli altrimenti non visibili all’occhio umano, come i particolari delle pennellate e della patina. Elementi di solito molto difficili da esaminare diventano chiaramente visibili, come ad esempio il piccolo distico latino che compare nell’opera “Georg Gisze, un mercante tedesco” di Hans Holbein il Giovane, oppure le persone nascoste dietro l’albero nell’ “Apparizione di Cristo al popolo” di Aleksandr Ivanov. Inoltre, i musei hanno fornito immagini in alta risoluzione per un totale di oltre 1000 opere. In questo modo, gli appassionati d’arte possono scoprire particolari minuziosi dei quadri, mai visti da vicino prima d’ora, come le persone in miniatura lungo il fiume del quadro ‘Vista di Toledo” di El Greco o i singoli punti in “Grandcamp, una sera” di Georges-Pierre Seurat.

Crea la tua collezione: questa funzionalità permette agli utenti di salvare specifiche porzioni di immagine per ciascuna delle 1000 opere disponibili e di creare così una propria collezione personale. Possono essere aggiunti commenti ad ogni dipinto e l’intera collezione può essere condivisa con chi si desidera. E’ uno strumento ideale per gli studenti o gruppi di studiosi che lavorano su particolari progetti o collezioni.

Musei partner del progetto: Galleria degli Uffizi, Firenze – Italia Alte Nationalgalerie, Berlino – Germania Freer Gallery of Art Smithsonian, Washington DC - USA The Frick Collection, New York City - USA Gemäldegalerie, Berlino - Germania The Metropolitan Museum of Art, New York City - USA MoMA, The Museum of Modern Art, New York City - USA Museo Reina Sofia, Madrid - Spagna Museo Thyseen - Bornemisza, Madrid - Spagna Museum Kampa, Praga - Repubblica Ceca National Gallery, Londra – UK Château de Versailles - Francia Rijksmuseum, Amsterdam - Paesi Bassi The State Hermitage Museum, San Pietroburgo- Russia State Tretyakov Gallery, Mosca – Russia Tate Britain, Londra – UK Van Gogh Museum, Amsterdam – Paesi Bassi

I 17 più celebri musei su Google Art Project

Google Art Project
Visitare 17 tra i più celebri musei del mondo attraverso il computer di casa. Da oggi è possibile grazie ad Art Project, il nuovo servizio di Google che porta la tecnologia Street View all’interno di musei come la galleria degli Uffizi o il Moma di New York.


Il servizio è stato presentato oggi a Londra alla Tate Modern. Oltre a 1061 opere in alta risoluzione gli amanti dell’arte potranno ammirare su internet 17 opere in gigapixel, una per ogni museo. Ovvero immagini a una risoluzione mai vista prima. «Gli Uffizi - ha detto Cristina Acidini, direttore del museo fiorentino - è il museo più vecchio dell’Europa moderna. Ora, grazie a Google, può essere visto ovunque nel mondo e ad ogni ora».

Le opere che fanno parte del progetto spaziano dalla “Nascita di Venere” del Botticelli, icona della Galleria degli Uffizi di Firenze, a “No Woman, No cry” di Chris Offili, ai lavori post impressionisti di Cezanne sino all’iconografia Bizantina. E ancora: i soffitti della Reggia di Versailles, i templi Egizi e una collezione mondiale che va da Whistler a Rembrandt. In totale, sono presenti opere di 486 artisti di tutto il mondo.

Opere in altissima risoluzione: ciascuno dei 17 musei che hanno aderito al progetto ha selezionato un’opera da fotografare fin nei più minimi dettagli, attraverso una tecnologia fotografica con risoluzione “gigapixel”. Ciascuna di queste immagini è composta da circa 7 miliardi di pixel, una risoluzione che permette di osservare dettagli altrimenti non visibili all’occhio umano, come i particolari delle pennellate e della patina. Elementi di solito molto difficili da esaminare diventano chiaramente visibili, come ad esempio il piccolo distico latino che compare nell’opera “Georg Gisze, un mercante tedesco” di Hans Holbein il Giovane, oppure le persone nascoste dietro l’albero nell’ “Apparizione di Cristo al popolo” di Aleksandr Ivanov. Inoltre, i musei hanno fornito immagini in alta risoluzione per un totale di oltre 1000 opere. In questo modo, gli appassionati d’arte possono scoprire particolari minuziosi dei quadri, mai visti da vicino prima d’ora, come le persone in miniatura lungo il fiume del quadro ‘Vista di Toledo” di El Greco o i singoli punti in “Grandcamp, una sera” di Georges-Pierre Seurat.

Crea la tua collezione: questa funzionalità permette agli utenti di salvare specifiche porzioni di immagine per ciascuna delle 1000 opere disponibili e di creare così una propria collezione personale. Possono essere aggiunti commenti ad ogni dipinto e l’intera collezione può essere condivisa con chi si desidera. E’ uno strumento ideale per gli studenti o gruppi di studiosi che lavorano su particolari progetti o collezioni.

Musei partner del progetto: Galleria degli Uffizi, Firenze – Italia Alte Nationalgalerie, Berlino – Germania Freer Gallery of Art Smithsonian, Washington DC - USA The Frick Collection, New York City - USA Gemäldegalerie, Berlino - Germania The Metropolitan Museum of Art, New York City - USA MoMA, The Museum of Modern Art, New York City - USA Museo Reina Sofia, Madrid - Spagna Museo Thyseen - Bornemisza, Madrid - Spagna Museum Kampa, Praga - Repubblica Ceca National Gallery, Londra – UK Château de Versailles - Francia Rijksmuseum, Amsterdam - Paesi Bassi The State Hermitage Museum, San Pietroburgo- Russia State Tretyakov Gallery, Mosca – Russia Tate Britain, Londra – UK Van Gogh Museum, Amsterdam – Paesi Bassi