
Di Lucia Saccà
Il Territorio italiano è ricco di tradizioni gastronomiche che si diversificano a seconda dei posti da Nord a Sud, dal mare alla collina e alla montagna. Un nazione con una spiccata vocazione vitivinicola che negli ultimi anni sta conoscendo una grande stagione di crescita, uno sviluppo e un crescente successo adeguati alle sue immense potenzialità. Un territorio che ha una quantità enorme di prodotti tipici e tradizionali, soprattutto l’olio extravergine di oliva, le paste artigianali e le paste aromatizzate, le tante e diverse salse; piatti locali e una buona carta di vini rossi, bianchi e rosati.
I crescenti volumi delle esportazioni dei prodotti tipici e tradizionali italiani e l’accoglienza favorevole in molti paesi esteri, sta a significare il grande momento per il comparto Enogastronomico Italiano, favorito dal cambiamento culturale dei consumatori esteri, dalle modifiche dei loro gusti e della loro cucina sempre più vicina a quella mediterranea.
C’è una forte richiesta di prodotti enogastronomici italiani di qualità nel mondo, una richiesta ogni anno più crescente.
Purtroppo, solo poche regioni italiane stanno avendo successo nei mercati esteri, e non perché detentrici di prodotti tipici e tradizionali migliori di quelli di altre regioni o provincie, bensì per la capacità degli imprenditori e delle loro organizzazioni (Consorzi, Cooperative, ecc.) di definire precise strategie di export, piani di marketing completi ed efficaci. In realtà, la maggior parte delle province delle regioni italiane si sono “accontentate” di avere visibilità nel territorio di residenza, di creare azioni di promozione e di valorizzazione di respiro locale, che poco ha portato in termini di profittabilità, vista la densità dei produttori sparsi nel territorio italiano. È giunto il momento di allargare la propria visione del mercato.
Competere con i “vicini di casa” risulterebbe una scelta strategicamente poco saggia e poco remunerativa. Le grandi opportunità vanno ricercate nei mercati esteri (Svezia, Danimarca, Norvegia, Germania, Inghilterra, Australia, in India, Cina, Giappone, Canada), perché da questi paesi viene la forte domanda verso i nostri “gioielli” agro-alimentari e enogastronomici. Le imprese e i loro Consorzi devono cogliere questa opportunità e non trincerarsi nei propri confini provinciali. Devono prendere coscienza che il mercato più interessante, più profittevole per la loro crescita è quello estero; e qui ci sono gli spazi dove collocare le diverse categorie di prodotti. Ma c’è chi ha già pensato a promuovere e vendere i propri prodotti agro-alimentari ed enogastronomici all’estero: un imprenditore calabrese un bel giorno decide di aprire un centro di degustazione di prodotti tipici calabresi a Losanna in Svizzera col desiderio di creare un “marchio” per avere una unica e forte immagine all’estero. Peperoncino Pic SARL è una Società di Capitale svizzera e calabrese socia dell’Accademia italiana del peperoncino sede di Diamante (CS).
Si propone come un’iniziativa imprenditoriale che ha la finalità di promuovere in Svizzera la cultura gastronomica calabrese.
L’obiettivo primario di questa società è quello di promuovere il marchio Calabria, con l’intento pratico di far conoscere ai buongustai elvetici il meglio dei prodotti tipici calabresi attraverso attività di promozione e vendita di prodotti agro-alimentari ed enogastronomici. Ancora creare servizio alle imprese calabresi attraverso una piattaforma logistica e operativa, e un ufficio marketing che operi sull’intero territorio del centro Europa, tenuto conto la strategica posizione geografica della città di Losanna.
Creare una rete (in franchising) di centri di degustazione calabresi in altre città del centro Europa e non solo; promuovere l’associazionismo calabrese operante nei settori della cultura, del turismo e delle professioni. Tale iniziativa imprenditoriale ha richiesto un impegno notevole di energie e di risorse finanziarie, che è stata possibile realizzare grazie anche alla collaborazione delle più prestigiose aziende calabresi del settore agro-alimentare. Cantine attrezzate con tavoli di degustazione, tavoli e scaffali con mille leccornie, cipolle rosse di Tropea, prosciutto di suino nero, formaggio pecorino di Crotone, frutta al cioccolato, fichi secchi farciti di mandorle e noci e tanto peperoncino. Espositori di legno con oli e salse, angoli bar, salotti per discussioni e spazi per dibattiti e convegni.
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