Di Letizia Cugnetto
Sostenibilità è la parola chiave di un’attività estiva, che ha permesso a chi è diverso di trascorrere un’estate uguale agli altri ed è inoltre un progetto che fa onore alla città di Lamezia Terme, da sempre attenta a chi soffre. Nonostante le notizie negative sulla stagione balneare calabrese, che da ormai diversi anni è ricordata per il mare sporco, per l’inquinamento e per le proteste dei bagnanti, sul litorale lametino è possibile segnalare una nota positiva.
Si tratta di “Diversamente a mare”, un’iniziativa di turismo accessibile, realizzata per il secondo anno consecutivo, dal Comune in collaborazione con una cooperativa sociale, anch’essa lametina, che ha offerto la possibilità ai diversamente abili ed agli anziani di un servizio in spiaggia di qualità. Sono state create tre postazioni, in diverse località, a pochi chilometri l’una dall’altra, in cui degli operatori, adeguatamente formati, offrivano aiuto a tutti coloro che venivano a trascorrere una piacevole giornata al mare, dal 17 Luglio al 31 Agosto! Gli operatori erano muniti di una carrozzina speciale, che camminava sulla sabbia e consentiva, dunque, agli utenti di giungere sulla battigia senza difficoltà e, inoltre, di avere sempre a propria disposizione, dalle 9 del mattino fino alle 19, una persona per ogni personale esigenza. Gli utenti del litorale lametino hanno risposto favorevolmente all’iniziativa, in tutti e tre i lidi creati, affermando che li sceglievano proprio per il servizio offerto, che consentiva anche alle persone anziane di fruire di un valido accompagnamento e aiuto. Con l’occasione, inoltre, gli operatori cercavano di sensibilizzare i bagnanti, riguardo all’importanza di mantenere la spiaggia pulita, distribuendo materiale didattico – informativo, sulla raccolta differenziata e realizzando attività di animazione per i più piccoli. Il binomio turismo sostenibile – turismo accessibile ha funzionato, portando la spiaggia lametina ad assimilarsi a quelle romagnole e toscane, dove già da tempo sono previste iniziative del genere. Essere diverso non significa dover trascorrere un’estate diversa e per una volta, la seconda volta, in Calabria, è stato possibile. Tale progetto virtuoso deve essere un esempio per altre località balneari della regione, affinchè turismo di qualità significhi turismo per tutti.
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