martedì 6 luglio 2010
Turismo gay, Versilia batte Grecia
Più Italia e meno Spagna, molta Grecia ma soprattutto Torre del Lago. Cresce il numero di giovani viaggiatori ma permane, almeno per quanto riguarda l'Italia, un'arretratezza strutturale e organizzativa. Stiamo parlando dei “turismi omosessuali”, una fetta emergente del terziario che è stata fotografata in un sondaggio somministrato dal portale Gay.it: migliaia di utenti al giorno per una community rilevante nel mondo lgbt che per cinque giorni ha risposto a domande su destinazioni e modalità di viaggio per l'estate 2010.
Tra i risultati una conferma: il popolo omosessuale ama viaggiare. Anzi, rispetto ai coetanei eterosessuali spende nonostante la crisi quasi il doppio in viaggi e si muove il doppio con il treno e il triplo con l'aereo. Ma non solo. Cambia il trend della tipologia di vacanza e aumentano i viaggiatori che scelgono di partire in coppia. In media il 33% di gay e lesbiche viaggia con il partner, il 32% preferisce partire con un amico, il 32% si muove da solo e meno del 5 % si fa accompagnare da un familiare. Quanto basta per spingere gli esperti del settore a coniare il termine di “turismi gay”, una declinazione al plurale che definisce meglio le tante sfumature assunte dal genere.
Si va quindi dai viaggi di coppia ai viaggi enogastronomici, dalle rotte sportive a quelle di gruppo. L'Italia rimane la meta preferita soprattutto nei fine settimana: regina incontrastata del settore, grazie al primo consorzio gay friendly dedicato al turismo è Torre del Lago. Il 21% degli intervistati la sceglie anche per vacanze di più di cinque giorni. Segue la Riviera romagnola, visitata dal 10%, ed entrano in classifica anche Gallipoli e il Salento che, nonostante l'assenza di un'offerta turistica specifica, registrano il 16% delle preferenze. Per quanto riguarda le mete europee il 2010 registra un'inversione di tendenza: perde terreno la Spagna che, forte dell'effetto “Zapatero”, per più di cinque anni era stata una delle destinazioni preferite dei turisti glbt. Dal 39% delle preferenze registrate un anno fa, la Spagna oggi è poco sopra il 31%, cifra ottenuta sommando i dati di ben 4 destinazioni (Ibizia, Barcellona/Sitges, Gran Canaria e Madrid). A favore della Grecia, in particolare Mikonos, e della Costa Azzurra, che cresce del 5%.
In aumento anche le destinazione extra europee, in particolare si registra un vero boom del Sud America. Brasile e Argentina le preferite anche grazie alle politiche a favore del riconoscimento dei diritti. Gli Stati Uniti si confermano amati nonostante la crisi, mentre perde visite l'Oriente. L'Italia piace anche ai visitatori stranieri e grazie a Torre del Lago entra nella top five delle mete estive. Qui dal 1999 opera il consorzio Friendly Versilia che ha contribuito a trasformare la località toscana in una meta nota internazionalmente, con una sua offerta strutturata e sostenuta anche dalle istituzioni locali, nonostante un'amministrazione comunale centro-destra del comune.
Il 7 luglio, a Viareggio il turismo omosessuale sarà al centro di un dibattito organizzato proprio da Friendly Versilia al quale parteciperanno, tra gli altri, John Tanzella, presidente dell'Associazione di turismo gay e lesbico internazionale, e Andrea Giannetti, presidente nazionale di Confindustria Assotravel. “Basta aprire una qualsiasi guida Lonely Planet per capire come il turismo omosessuale sia diventato una realtà – spiega Alessio De Giorgi, direttore di Gay.it – nelle principali destinazioni occidentali c'è un capitolo dedicato alle proposte per gay e lesbiche”. E poi aggiunge: “Per offerta turistica specifica intendiamo destinazioni attrezzate con locali e luoghi di incontro e socializzazione, come saune, discoteche, librerie e associazioni. In Italia Roma è la città più fornita ma non raggiunge il livello europeo: per esempio mancano ancora quartieri gay, come Chueca a Madrid o Le Marais a Parigi”.
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