martedì 31 maggio 2011

A volo d'angelo in Basilicata

volo d'angelo basilicata
Chi non ha mai desiderato un superpotere? Diventare invisibile, possedere il dono del teletrasporto, saper parlare tutte le lingue del mondo, correre alla velocità della luce...
Per coloro che almeno una volta nella vita hanno immaginato di poter volare senza stare seduti su un aeroplano, il sogno - incredibile a dirsi - può diventare realtà.
Il volo dell'angelo sulle Dolomiti Lucane
L'adrenalina si sposa con la natura nel cuore della Basilicata, in provincia di Potenza. Tra le vette di due paesi, Pietrapertosa e Castelmezzano (entrambi inseriti nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia), un cavo d'acciaio sospeso sulla vallata permette di lanciarsi come angeli per circa un chilometro e mezzo, agganciati in tutta sicurezza tramite un'apposita imbracatura.
Due le linee “di volo”, una per l'andata e una per il ritorno: da Pietrapertosa parte la linea di San Martino, 118 metri di dislivello per 1415 metri di lancio fino a Castelmezzano e una velocità massima di 110 chilometri orari; in senso opposto, da Castelmezzano a Pietrapertosa, la linea Peschiere ha un dislivello di 130 metri e arriva a toccare i 120 chilometri all'ora.
Unici requisiti: 16 anni compiuti e un peso tra i 35 e i 120 kg. Il resto è un'emozione unica in un contesto paesaggistico estremamente suggestivo. I punti di lancio sono infatti lontani dai centri abitati e prevedono, dopo un primo tratto in navetta, brevi passeggiate immersi nella natura (10 minuti per la partenza da Pietrapertosa e 20 minuti per quella da Castelmezzano).

La natura circostante
La zona fa parte del Parco Regionale di Gallipoli Cognato, oltre 27mila ettari tra le province di Matera e di Potenza dominati da boschi e foreste, rocce di arenaria e dai resti dell'antica città lucana di Croccia Cognato (IV secolo a.C.), di cui restano le rovine delle mura difensive sulla sommità del Monte Croccia, a 149 metri di altezza.
Uno dei tratti più affascinanti sono le vette dolomitiche, a ridosso dei comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano, che si stagliano imponenti e si distaccano dalle forme armoniose delle vallate e delle montagne circostanti. Le guglie, con le loro sagome particolari, hanno nomi fantasiosi (aquila reale, incudine, grande madre e civetta) e negli anfratti nascosti tra le rocce nidificano il nibbio reale, il gheppio e il falco pellegrino, che non è difficile vedersi stagliare nei cieli lucani.

Nel parco: escursioni, orienteering e bouldering
Per scoprire a fondo il Parco di Gallipoli Cognato è possibile scegliere uno dei numerosi sentieri che lo percorrono, con diversi livelli di difficoltà per soddisfare sia gli escursionisti più esperti che coloro che vogliano semplicemente godere del paesaggio durante una rilassante passeggiata all'aria aperta (informazioni sugli itinerari sul sito e nei centri visita di Palazzo, Pian di Gilio, Calciano e Oliveto Lucano).
Oltre a trekking, escursioni a cavallo e percorsi in mountain bike e bicicletta, tra le nuove proposte del parco si segnalano le attività di orienteering e bouldering.
L'orienteering è uno sport di origine scandinava che negli ultimi anni si sta diffondendo anche in Italia e consiste in gare di orientamento, armati di cartina topografica molto particolareggiata e bussola, da un punto di partenza a un punto di arrivo, toccando una serie di tappe intermedie e scegliendo di volta in volta il percorso più veloce e indicato. Le aree interessate sono: località Palazzo con il vicino tratto di bosco e Castelmezzano.
Il bouldering è una sorta di “arrampicata in miniatura” sul boulder, un masso di altezza ridotta e accessi piuttosto semplici, molto apprezzato dai climbers per affinare la tecnica e la forza fisica e divenuto negli ultimi anni un vero e proprio sport, con competizioni a livello nazionale e internazionale. Nell'area circostante al parco è operativo il campo Pietra del Toro (nel territorio compreso tra i comuni di Accettura, Campomaggiore, Castelmezzano e Pietrapertosa), uno dei migliori siti di boufdering al mondo sia per l'alta concentrazione di massi che per la qualità della roccia.

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