domenica 21 marzo 2010

Miami nice. La città della Florida oggi è colta, viva e mondana tutto l'anno.

Tutto è cominciato con Art Basel Miami Beach (www.artbaselmiamibeach.com), la prestigiosissima fiera di arte contemporanea (definita dal Miami Herald “il Dom Pérignon degli eventi d’arte”) che da otto anni, a dicembre, attira in Florida il top delle gallerie internazionali e più di 2000 creativi. È la punta di diamante della Miami Renaissance, che ha trasformato quello che per anni era considerato il paradiso tropicale per ricchi pensionati, o nostalgici di Miami Vice stile Eighties, nella nuova capitale culturale, una Firenze a stelle e strisce, puntando su arte, design e architettura.


Aprirà nel 2010 la nuova, super-tecnologica sede che Frank Gehry ( il grande architetto canadese del Guggenheim di Bilbao) ha progettato per la New World Symphony Orchestra (www.nws.edu), accademia musicale di fama internazionale finora ospitata in un edificio Decò, lungo la pedonale Lincoln Road Mall. Sempre nel cuore dell’Art Deco District, oltre 70.000 pezzi sono esposti a rotazione nel Wolfsonian Museum (www.wolfsonian.org), punto di riferimento per gli appassionati di design. Mentre al MoCA (a Miami Nord, www.mocanomi.org) si visitano, oltre a una collezione permanente con opere di artisti come Roy Lichtenstein e Jasper Johns, interessanti mostre d’arte contemporanea: dall’11 marzo al 6 maggio, laprima personale in un museo di Cory Arcangel, giovane statunitense che si muove tra arte, musica e tecnologia, intitolata The Sharper Image.

Ma Miami piace agli italiani (ultimamente sempre di più, grazie al favorevole cambio euro-dollaro) anche per l’estate che dura 12 mesi, le sette miglia di spiaggia, l'atmosfera vibrante e glamour che invita a godersi i piaceri della vita. Il cibo, appena celebrato Al South Beach Wine & Food Festival (www.sobewineandfoodfest.com), è protagonista tutto l'anno, tra cene, degustazioni e chef superstar che si esibiscono in ristoranti di tendenza e nuovi hotel. Come il W South Beach (tel. 001.305.93.83.000, www.whotels.com), aperto a luglio in Collins Avenue, sede di molti eventi di Art Basel Miami: atmosfera contemporanea e sofisticata, arredi in lacca nera, opere di David Hockney e le delizie cinesi di Nick Jinson Du, chef del ristorante Mr. Chow, che a New York e Los Angeles conta su habitué come George Clooney, Gwyneth Paltrow e Sean Penn (www.mrchow.com). Ambiente Far East - chic al Mandarin Oriental (tel. 001.305.91.38.288, www.mandarinoriental.com, ) hotel culto su Biscayne Bay, dove il pluripremiato chef Clay Conley è di scena al ristorante Azul.

Ha riaperto dopo un grande restyling il Fontainbleu Hotel (tel. 001.305.53.82.000, www.fontainebleau.com), icona ad alto tasso di mondanità, dove la popstar Lady GaGa ha festeggiato il Capodanno. Altri hotel freschi di restauro o inaugurati da poco sono il Betsy (tel. 001.305.50.34.400, www.thebetsyhotel.com) su Ocean Drive e il Viceroy, downtown e non vicino al mare, ma con arredi della designer Kelly Wearstler e prezzi interessanti (tel. 001.305.50.34.400, www.viceroymiami.com, doppia da 130 $, circa 86 €).

Sembra una villa mediterranea Casa Tua (tel. 001.305.67.30.973, www.casatualifestyle.com): ristorante e boutique hotel di Michele Grendene, che qui organizza anche mostre d’arte ed espone la sua collezione privata, con foto di Olivo Barbieri, Erwin Penn e Horst P. Horst. I nostalgici di cucina italiana si incontrano da Quattro (tel. 001.305.53.24.833, www.quattromiami.com), trattoria chic e modaiola con arredi di design e lampadari di Murano (tel. 001.305.75.92.001, www.michysmiami.com). Ma nella lunga notte di Miami il luogo più divertente oggi è il Cozy Bar (tel. 001.305.53.22.699, www.thecozybar.com): tapas e musica dal vivo, il venerdì sera dei Gipsy King.

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