lunedì 20 giugno 2011

Il Festival dei Libri sulle Mafie

Si svolgerà a Lamezia Terme, dal 22 al 26 giugno 2011, il Festival dei Libri sulle Mafie, un evento che è al suo debutto in Italia e che è stato anche presentato al XXIV Salone Internazionale del Libro di Torino. Ala, l’associazione anti-racket della città ospiterà, gratuitamente, una settantina di giovani, provenienti da tutta Italia, che si sono iscritti per partecipare e che si sono distinti particolarmente, per il loro curriculum studiorum e per il loro impegno civile.
La manifestazione si svolgerà su tre sedi principali: Palazzo Panariti, luogo delle Arti e della Creatività, ristrutturato ed  inaugurato a febbraio per ospitare e a dare spazio alla cultura:dalla musica al teatro, dal cinema alla letteratura; Palazzo Nicotera, un tempo tribunale cittadino, oggi sede della Biblioteca Comunale, frequentata assiduamente dai giovani e già spazio per convegni, spettacoli ed eventi culturali; infine, il Corso Numistrano, che diventerà area pedonale per ospitare gli stand delle diverse associazioni, il bookshop, - dove acquistare i titoli presenti, tra cui “Cose di Cosa Nostra” di Giovanni Falcone - e i produttori di vini locali.
La rassegna organizzata dal comune di Lamezia Terme e dall’Assessore alla Cultura, Tano Grasso, in collaborazione con Ala e con AIE, l’Associazione Italiana Editori, presenterà tutte le principali pubblicazioni sul tema delle mafie, inoltre offrirà un confronto tra autori, cittadini, autorità politiche su un tema particolarmente caldo, in una città come quella di Lamezia terme, che è stata spesso teatro di episodi gravi, ma che si impegna per un riscatto, denunciando ciò che accade e risvegliando le coscienze dei cittadini.
Vedrà Partecipanti illustri, tra scrittori e magistrati: molto importante la presenza di Nando Dalla Chiesa, autore di “Come si diventa Camorristi” e Giancarlo Caselli, spesso intervenuto in città, in occasione di precedenti incontri.
Per Lamezia e per i suoi giovani, questa è sicuramente un’occasione da non perdere, perché la cultura, l’informazione e la conoscenza sono gli strumenti di riscatto per dare coscienza e consapevolezza, che un mondo diverso possiamo crearlo noi stessi, se lo vogliamo attraverso i mezzi a nostra disposizione. Giovanni Falcone diceva: - Gli uomini muoiono, ma le loro idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini!

di Letizia Cugnetto

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