martedì 5 aprile 2011

Due passi su… “La Scala dei Turchi”!

Di Letizia Cugnetto
Gli appassionati lettori di Camilleri, nella saga de “Il Commissario Montalbano”, l’avranno sentita citare. È la Scala dei Turchi, un immenso scoglio di marna, una roccia calcarea ed argillosa, di colore bianco purissimo, visibile ed imponente, per coloro che raggiungono la Sicilia, dal mare del Sud. Un luogo incantevole che turisti d’ogni parte “scalano”, proprio perché la scogliera è uguale ad una grande scalinata, con una forma particolare che la rende abbastanza agevole e scelta, appunto, dai Turchi perché la ritenevano un approdo sicuro.
Dalla cima è possibile godere fino all’orizzonte dell’azzurro intenso, che caratterizza il mare di Sicilia e lo sguardo abbraccia tutta la costa agrigentina fino a Capo Rossello. Si erge, infatti, lungo la costa di Realmonte, poco lontana da Porto Empedocle, patria del sopracitato scrittore. La Scala dei Turchi, che dal 2007 è stata inserita nella lista ufficiale, per diventare patrimonio dell’UNESCO, è meta degli appassionati di archeologia, che non possono nel loro viaggio attraverso l’antico, dimenticarsi di Agrigento, in greco Aκράγας, e della sua famosissima Valle dei Templi. Quest’ultima è un’area vastissima, di circa 1300 ettari, ritenuta il parco archeologico più esteso del mondo, dal 1997 nominato patrimonio dell’umanità. Comprende i resti di dieci templi di ordine dorico, oltre a tre necropoli ed altri resti di notevole importanza, che richiamano ogni anno circa seicentomila persone. Gli abitanti consigliano di scoprirla e visitarla dopo il tramonto, sia perché la temperatura, come in tutta la Sicilia, è caldissima, ma soprattutto per godere dello spettacolo che si presenta davanti ai propri occhi. La luce soffusa esalta ancora di più la bellezza e la magnificenza delle antiche rovine. Immancabile in questo itinerario suggestivo, un tuffo in mare dalla dorata e soffice spiaggia di San Leone, che accompagnerà la “movida” notturna dei turisti.

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