mercoledì 21 luglio 2010

Formentera: l'ecoturismo abita qui

formentera, ecoturismo
Nella più piccola delle Baleari le iniziative turistiche si fanno con il contagocce. Per preservare questo paradiso di 25 chilometri, scoperto dagli hippy negli anni Sessanta e raggiungibile solo in barca, le autorità locali puntano tutto sull'ecologia e fare di Formentera una  destinazione verde. La natura aiuta: l'isola è un concentrato di scogliere mozzafiato, spiagge bianche dal sapore tropicale e mare cristallino, in cui convivono il passato rurale, il nuovo stile hippy-chic e i trend di turismo sostenibile. Un mix di cui Formentera va orgogliosa: non ha mai ceduto alla tentazione di hotel super lusso e macrodiscoteche che scandiscono il ritmo delle notti, come a Ibiza. La filosofia è quella del "let it be" e del "take it easy", perché qui il massimo dell'azione è cercare una nuova cala dove fare immersioni.

Per l'estate 2010, il progetto più interessante è il Formentera Birding (www.formenterabirding.com), un insieme di proposte per i turisti ornitologici e gli amanti del birdwatching, tra riserve e oasi naturali. Altra novità interessante, che si aggiunge alle attività sportive tradizionali - vela, immersioni, windsurf -, sono venti itinerari da percorrere a piedi e in bicicletta e le escursioni di nordic walking (disciplina originaria dei Paesi nordici che consiste nel camminare con l’aiuto di appositi bastoncini), in mezzo a dune, scogliere e spiagge. Ma non è tutto: l’Ufficio del Turismo ha anche creato delle audioguide in formato Mp4 e complete di immagini che illustrano la storia dell’isola e le sue risorse culturali, architettoniche e naturali. Si potranno presto scaricare dal nuovo sito di Formentera (www.turismoformentera.com) o noleggiare all’Ufficio del Turismo di Savina (il porto dove arrivano i ferries), insieme a un riproduttore iPod di ultima generazione.

Con l’aiuto delle nuove tecnologie sarà ancora più facile raggiungere lo storico faro del Cap de Barbaria, a soli 7 chilometri da Sant Francesc, una meraviglia in una cornice silvestre, ideale per ammirare il tramonto e punto di partenza di numerosi itinerari. L’ultimo edificio prima del promontorio è l’hotel Cap de Barbaria, agriturismo romantico circondato dai vigneti, dove trascorrere qualche giorno senza televisione, telefono né Internet, ma bevendo l’ottimo vino prodotto secondo tecniche tradizionali. È un albergo caro, anche se nel prezzo della doppia sono compresi non solo una luculliana colazione servita in veranda, ma anche le consumazioni nel minibar, due mountain bike, una Nissan Micra e il trasferimento da e per il porto (www.capdebarbaria.com, doppia b&b 465 €). Meno caro, e perfetto per chi ama vivere con i piedi nella sabbia, il Gecko Beach Club: 27 stanze con terrazza e vista mare, chaise-longue, sessioni di yoga e una raffinata gastronomia etnomediterranea (www.geckobeachclub.com, doppia b&b da 135 €). L’hotel è sulla spiaggia di Mitjorn, la più lunga dell’isola, dove secondo la leggenda i Pink Floyd composero The Dark Side of the Moon.

Scorci spettacolari e vista imperdibile anche verso la punta sud, lungo i sentieri che portano al Faro della Mola, a precipizio su una scogliera di 192 metri. Da non perdere nelle vicinanze, il mercoledì e la domenica (fino alle 22) durante la stagione estiva, il mercatino hippy del villaggio di El Pilar de la Mola, con tanti banchetti, personaggi stravaganti, ma anche negozietti e piccole boutique di abbigliamento, artigianato e oggetti di design. A pochi chilometri, la Platja de Tramuntana, dove il bianco della sabbia contrasta con il turchese del mare, davanti a una manciata di case che formano un minuscolo villaggio di pescatori, lungo la strada che risale il promontorio della Mola. Dopo una giornata di mare, El Mirador è perfetto per gustare specialità di pesce e piatti tradizionali davanti a un panorama indimenticabile (avinguda de la Mola km 16,
Tornando verso il centro dell’isola, nella riserva naturalistica dell’Estany Pudent si ergono i dolmen di Ca Na Costa, il sepolcro megalitico più spettacolare delle Baleari. S'impara invece ad andare sott'acqua con gli eccellenti maestri dell' Escuela de Buceo Vellmarí (www.vellmari.com), l'indirizzo giusto per prendere il brevetto in meno di una settimana, mentre si esplorano i fondali più belli del Mediterraneo spagnolo. Sulla spiaggia de Llevant, una delle più tranquille, che una sottile striscia di terra separa da quella di Illetes sul versante opposto, si trova uno dei chiringuiti storici, il bar ristorante Tanga, specializzato in paella, frutti di mare e caldereta de langosta, un'aragosta stufata con vari ingredienti, tra cui pomodoro e cioccolato (al km 3, tel. 0034.971.18.79.05, www.restaurantetanga.com). Tra Illetes e La Savina gli yacht che gettano l’ancora al largo della piccola spiaggia del Tiburón, ombreggiata dai pini, mentre i loro proprietari raggiungono con gli zodiac il ristorante omonimo. Caro (l’estate scorsa si spendeva una quarantina di euro), ma eccellente.

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