martedì 20 aprile 2010

Gozo: paradisi fuori grotta

Sopra, sotto e intorno al mare, una girandola di emozioni. Un tuffo nel blu, nella storia, nella natura; ma anche nello sport. Dove? Nella piccola Gozo, nel cuore del Mediterraneo. Sorella di mare di Malta, l’isola dell’arcipelago maltese (cui si unisce la minuscola e disabitata Comino), sta diventando sempre più la meta d’elezione per chi cerca un’acqua da sogno, cultura, tranquillità, e, per i più dinamici, la possibilità di effettuare attività sportive in scenari integri.
Il tutto, senza lunghi spostamenti, vista la considerevole vicinanza con le coste siciliane. Inoltre negli ultimi anni l’hôtellerie gozitana si è rinnovata. Con piccoli hotel di charme, eleganti farmhouse e spa attrezzate negli hotel più lussuosi, Gozo è oggi un’isola per intenditori, che svela il suo volto più intrigante fra spiagge incantevoli, giardini fioriti, antichi villaggi e un verde entroterra collinare.

In estate è il mare la maggiore attrattiva, sia per praticare lo snorkeling, sia per le immersioni di cui l’isola è famosa. Nei pressi di Dwejra, sulla costa occidentale, si apre la suggestiva Finestra Azzurra, scultura naturale rocciosa ad arco che si erge fra terra e acqua, divenuta il simbolo dell’isola. Questo è un luogo strategico per gli amanti del diving: nel giro di pochi metri si trovano i più noti punti d’immersione di Gozo. Il Blue Hole, piscina naturale profonda una ventina di metri, considerato da Jacques Cousteau fra le dieci mete di immersioni preferite nel mondo; il Fungus Rock, blocco di roccia calcarea che si eleva dall’acqua per una cinquantina di metri (sulla sommità crescono rare specie protette di funghi) e incanta per la varietà dei fondali; e il vicino Mare Interno, una laguna collegata al mare aperto da un passaggio-tunnel nella roccia, originata dal crollo della volta di una grande caverna sprofondata per centinaia di metri.

Meravigliosi monumenti naturali che sono alla portata anche di chi non s’immerge, meta di brevi escursioni a bordo delle barche dei pescatori (circa 3.50 € a persona). Per chi vuole solo stendersi al sole c’è l’imbarazzo della scelta. La spiaggia più grande e famosa è a Ramla Bay, una vasta spianata di sabbia rossa, un tempo rifugio delle tartarughe marine, che qui arrivavano a deporre le uova. Oggi è la preferita dalle famiglie con bambini per l’acqua bassa a riva, mentre è più intima la piccola San Blas, anch’essa rossa e racchiusa fra rocce. Altrettanto suggestive sono le spiagge di Mondoq Rummien, Dahlet Qorrot, e il fiordo di Mgarr ix-Xini, protetto da alte falesie. Ai lidi più solitari si contrappongono le spiagge delle cittadine balneari. Ricche di bar, ristoranti e alberghi, come la popolare e affollata Marsalforn, con il brioso lungomare zeppo di tavolini all’aperto, che invitano a provare i saporiti piatti dell’arcipelago. Gustosa fusion fra la cucina siciliana e italiana, africana, mediterranea e inglese, dove predominano pesce, coniglio, pasta, zuppe e verdure. Sono qui vicino le saline di Xwejni, risalenti al Settecento.

Più intimo e raccolto è Xlendi, villaggio d’antan di pescatori e porto naturale utilizzato anche dagli antichi Romani, che ha mantenuto un’atmosfera genuina. Meta perfetta per gli sportivi, Gozo, lunga circa 14 chilometri e larga meno di 8, raggiungibile in 30 minuti di traghetto da Malta (dal terminal di Cirkewwa), non offre solo attività legate al mare, come immersioni, snorkeling, vela, windsurf, ma anche sport sulla terra ferma. Per la sua particolare conformazione, infatti, si possono praticare rock climbing (sulle numerose scogliere a strapiombo), tour in bicicletta nella campagna, trekking sui colli, come il San Lawrenz Walk, che parte dall’omonima cittadina e arriva sulla vetta del Ta’ Dbiegi, il punto più alto dell’isola (meno di 200 metri), che regala una splendida vista a 360° gradi.

Se la natura è generosa, non è da meno il ricco patrimonio storico-culturale-artistico lasciato nel corso dei secoli dalle varie dominazioni, soprattutto quella araba. A iniziare da Victoria, la capitale, nel centro dell’isola. L’antica Rabat è una vivace cittadina dominata dall’alto dalla mole della Cittadella, cinta dalle possenti mura del XVI-XVII secolo, che offrono un suggestivo camminamento sui bastioni. Da lì si gode una vista spettacolare, che nelle giornate più terse si allunga fino a Comino e alla punta settentrionale di Malta. Nella Cittadella, sviluppata dai Fenici e dai Romani, spiccano l’imponente Cattedrale barocca, i Palazzi del Vescovo e di Giustizia, il Museo di Gozo e quello del Folklore. Sotto la Cittadella, Victoria si anima soprattutto in It-Tokk, la piazza principale che ospita ogni mattina un allegro mercato e in via della Repubblica, piena di negozi, bar e ristoranti. Da non perdere una sosta nei giardini pubblici Rundle Gardens (Il-Mall) che ospitano varietà autoctone ed esotiche. Creati nel 1910, sono un’oasi di pace, e di fresco nelle ore più assolate.

Nell’entroterra, il grande santuario dedicato alla Madonna di Ta’ Pinu, che custodisce un’enorme collezione di ex voto, testimonia del profondo sentimento religioso dei gozitani. Gozo, però, è anche l’isola del mito. Secondo la leggenda, era la dimora di Calipso, la ninfa che nell’Odissea amò Ulisse e lo trattenne con sè per 7 anni. Abitava in una grotta vicino al mare, alta sulla spiaggia rossa di Ramla, che è diventata negli anni una frequentata meta turistica. Leggenda a parte, rimane una certezza: come Ulisse, chi approda a Gozo ne viene affascinato. Infatti, quando si parte si pensa già a ritornare.

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